Cistite e ansia
Salve,
Vi scrivo per dei disturbi urinari riscontrati nell’ultimo periodo.
Circa 5 mesi fa ho avuto due attacchi di cistite (a distanza di un mese uno dall’altro); dopo il secondo attacco di cistite ho preso monuril e prenotato una visita urologica.
Sono stata dallo stesso urologo che cinque anni prima mi aveva seguito dopo un singolo caso di cistite (primo e unico fino a questo momento) che però mi aveva portato al pronto soccorso per intensità e dolore.
Dopo gli ultimi due episodi dei mesi passati, l’urologo mi ha prescritto (con uroculture negative) urovaxom e acidif pro, che prontamente ho preso.
Non si sono verificati più episodi (appunto è il quinto mese) ma avverto degli strani fastidi, come una sorta di pressione nella zona del pube.
Sotto consiglio della mia dottoressa sono andata a fare una valutazione del pavimento pelvico ed è stato riscontrato un lieve ipertono, nelle prossime settimane inizierò una terapia di riabilitazione.
Purtroppo una delle conseguenze più invalidanti è tutt’ora l’ansia che ritorni quel dolore (sono anche tuttora in cura psicologica) che mi sta facendo impazzire, ansia soprattutto di avere una malattia cronica, come può essere la cistite intersiziale.
Ho modificato di molto il mio stile di vita (dieta sana, attività fisica, biancheria in cotone bianco, vestiti larghi...) ma non riesco a tranquillizzarmi e a comprendere se il mio problema sia di natura psicologica (paura della malattia) oppure ci sia effettivamente un riscontro fisico.
Vi ringrazio per eventuali risposte
Vi scrivo per dei disturbi urinari riscontrati nell’ultimo periodo.
Circa 5 mesi fa ho avuto due attacchi di cistite (a distanza di un mese uno dall’altro); dopo il secondo attacco di cistite ho preso monuril e prenotato una visita urologica.
Sono stata dallo stesso urologo che cinque anni prima mi aveva seguito dopo un singolo caso di cistite (primo e unico fino a questo momento) che però mi aveva portato al pronto soccorso per intensità e dolore.
Dopo gli ultimi due episodi dei mesi passati, l’urologo mi ha prescritto (con uroculture negative) urovaxom e acidif pro, che prontamente ho preso.
Non si sono verificati più episodi (appunto è il quinto mese) ma avverto degli strani fastidi, come una sorta di pressione nella zona del pube.
Sotto consiglio della mia dottoressa sono andata a fare una valutazione del pavimento pelvico ed è stato riscontrato un lieve ipertono, nelle prossime settimane inizierò una terapia di riabilitazione.
Purtroppo una delle conseguenze più invalidanti è tutt’ora l’ansia che ritorni quel dolore (sono anche tuttora in cura psicologica) che mi sta facendo impazzire, ansia soprattutto di avere una malattia cronica, come può essere la cistite intersiziale.
Ho modificato di molto il mio stile di vita (dieta sana, attività fisica, biancheria in cotone bianco, vestiti larghi...) ma non riesco a tranquillizzarmi e a comprendere se il mio problema sia di natura psicologica (paura della malattia) oppure ci sia effettivamente un riscontro fisico.
Vi ringrazio per eventuali risposte
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Tutto sommato, considerata la negatività degli accertamenti di primo livello e la assenza di ulteriori recidive, molto probabilmente nella sua situazione la componente emtiva sia preponderante. Nella vita di una donna alcuni episodi di cistite distanziati nel tempo non possono stupire più di tanto e sono associati a occasionali circostanze di vita (es. fasi di stitichezza, attività sessuale, ecc.). Altra cosa è il ripresentarsi costante (es. mensile) di disturbi intensi, febbre, urocolture positive, eccetera, che meritano ovviamente maggiori attenzioni.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.6k visite dal 13/11/2021.
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