Costante stimolo alla minzione dopo cistite
scrivo per sottoporre la mia situazione.
Una settimana e mezza fa ho scoperto di aver avuto il mio primo episodio di cistite che si è presentato allegato a fortissimi dolori in zona lombare che mi hanno portato in pronto soccorso sospettando un problema a livello renale.
In pronto soccorso mi sono state eseguite diverse analisi; sono risultata positiva al Combur test, alle analisi del sangue è stato riscontrato un elevato numero di leucociti (15000 su un massimo di 11000), pcr elevata (1, 3 su un massimo di 0, 5) e neutrofili alti con leucociti bassi.
Mi sono stati effettuati rx all'addome che non hanno riscontrato irregolarità se non coprostasi.
Inviata dall'urologo, questi ha effettuato una veloce ecografia confermando il buono stato di salute apparente dei reni.
Mi ha prescritto una cura con Monuril per 3 giorni, conclusa domenica e un integratore per il benessere delle vie urinarie, cui il mio ginecologo ha aggiunto Acidif plus.
Il dolore ai reni fortunatamente è passato con la prima dose di Monuril (assunta venerdì, dopo due giorni dall'esordio dei sintomi, risalenti a mercoledì); tuttavia rimane una sensazione di stimolo costante di dover urinare.
Il mio medico di base mi ha prescritto gli esami delle urine con urinocoltura che ho svolto giovedì, a 4 giorni dalla sospensione dell'antibiotico.
L'urinocoltura evidenzia una non significativa carica batterica, mentre gli esami delle urine evidenziano un'Urina incolore (è normale la definizione di incolore sulle prime urine del mattino?) con emoglobina a 0, 03 e leucociti a 21.
il mio quesito è il seguente: è normale che nonostante sia passato più di una settimana mi rimanga ancora questo stimolo?
I risultati delle urine sono falsati dall'antibiotico o ci sono buone possibilità che l'infezione sia stata in parte debellata?
ringrazio anticipatamente e pongo i miei saluti più cordiali
Le alterazioni agli esami effettuati in pronto soccorso sono medeste, in particoare quella della PCR, che è insignificante, questo conferma un quadro certamente non preoccupante.
Quattro giorni di attesa dopo il completamento della terapia antibiotica sono troppo pochi per ottenere un risultato attendibile dall'urocoltura. D'ogni modo, i risultati ottenuti sono compatibili con il recente episodio, in via di risoluzione.
La risoluzione dell'infezione non corrisponde sempre alla risoluzione completa dei sintomi, poiché può spesso persistere un lieve stato infiammatorio dei tessuti vescicali, destinato in genere a risolversi gradualmente nel periodo successivo. Qui può venire in aiuto l'assunzione di brevi cicli di veri anti-infiammatori, ovviamente a giudizio del medico che la segue.
Le consigliermmo infine di ripetere l'urocoltura ancora una volta tra alcune settimane ed eventualmente favorire una corretta funzione intestinale.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Anzitutto ci tengo a ringraziarla tantissimo per le informazioni.
Mi sono rivolta al mio ginecologo perché il mio medico curante mi ha detto che questi fosse competente in materia. Ho effetuato l’urinocoltura, in più, così presto perché secondo il medico di base se non è passato lo stimolo con le tre bustine di monuril non c’era altro da fare e, paradossalmente, vedendo i risultati negativi mi sono anche preoccupata che potesse esserci un ulteriore problema che non fosse l’infezione. Le ragioni alla base della mia intensa preoccupazione per questa situazione di stimolo costante giacciono nel fatto che nessuno mi ha parlato della possibilità che la cistite potesse avere qualche strascico per alcune settimane, anzi dai dottori mi è stato detto che addirittura con una sola bustina di monuril sarebbe passato tutto subito.
Ad oggi sto assumendo urogyn (d-mannosio).
Per antinfiammatori intende farmaci tipo oki?
Immagino possa essere tranquillizzata dalla ecografia negativa (a vescica piena) fatta in ps ? Avevo comunque fatto un’altra ecografia a marzo (molto prima di questo primo episodio di cistite) e non era risultato nulla se non una modesta ectasia pielica che però il dottore che ha svolto l’eco ha detto essere irrilevante.
I miei saluti più cordiali e grazie ancora
L’idea erronea che il ginecologo si interessi di infezioni delle basse vie urinarie è purtroppo un retaggio ancora abbastanza diffuso, non si stupisca.
Mi scuso se ho disturbato ma le assicuro che sono entrata nel panico e forse ci sono ancora dato che mi è stato detto che i sintomi della cistite si risolvono completamente in qualche giorno.
Proprio per questo panico ho deciso di prenotare una visita urologica e sto cercando di essere razionale. Posso aspettare tranquilla la visita di venerdì? A volte cerco di rassicurarmi pensando che alla risonanza addome di luglio (fatta perché ho avuto un intervento all’addome l’anno scorso) la mia vescica stava bene, ma sa com’è appena si vaga un attimo su internet e si rimugina vengono fuori cose inquietanti. Una visita urologica classica crede che possa essere un buon punto per escludere patologie importanti?
Grazie ancora per il lavoro encomiabile che fa
aggiorno il mio consulto, con l'esito della visita urologica di oggi.
Anzitutto, premetto che stamattina, all'atto della minzione, ho notato di aver urinato sangue, il che ha destato in me non poche preoccupazioni (considerando anche che, se si cerca su internet, viene fuori subito "tumore"). In ogni caso, avevo programmato per oggi una visita da un Chirurgo specializzato anche in urologia che ha sospettato una calcolosi e mi ha fissato una ecografia con un ecografista radiologo per lunedì.
Di seguito il referto:
In passato operata in laparoscopica per cisti endometriosica ovaio sx. Riferita cistite persistente con stranguria e ematuria. Trattata con Monuril.
Organi ipocondriaci in sede. Logge renali libere. Dolenzia al punto uretrale medio-superiore dx. Sede appendicolare libera. Addome un po’ disteso. Coprostasi colica sx. All’eco vescica non particolarmente distesa e regolare. Sospetto calcolo lungo le vie urinarie di dx.
Consiglio: eco completa addome con studio particolareggiato delle vie urinarie. Bere acqua. Neofuradantin 50 mg cps per 3/4 volte die. Antidolorifici al bisogno. Urinocoltura tra due settimane.
Tornata a casa ho notato sul pavimento delle chiazzette rosa, è possibile che abbia avuto addirittura delle perdite involontarie di urina con sangue senza accorgermene? mi sembra molto strano.
in più volevo chiedere: l'urologo mi ha assicurato che Neofuradantin non sia un antibiotico e non interferisca con l'urinocolutura, mentre il MMG ha affermato essere un antibiotico. Mi sembra un po' strana questa divergenza di opinioni. Qual è l'impostazione corretta?
aggiorno la situazione dopo l'ecografia. Questa è risultate essere normale. Segnatamente, ecco il referto:
Regolare aspetti vescicale. Aorta addominale e loggia pancreatica nella norma. Assenti lesioni epatospleniche e alla colecisti. Reni con corticomidollare conservata. Non idronefrosi. Residuo post minzionale 5 ml.
Il radiologo ha detto che la situazione è perfetta, chiaramente ha evidenziato che le uniche problematiche sono quelle ad utero ed ovaie, ma questo già lo sapevo in quanto ho avuto un intervento per endometriosi e quindi ho diverse aderenze e l'ovaio adeso alla parete uterina.
Mi è stato pertanto consigliato di non preoccuparmi e di non fare altre indagini, vista la giovane età.
La sensazione di vescica piena, in assenza di residuo post minzione, è quindi da imputarsi ad una mera, vogliate scusarmi la tautologia, "sensazione" psicologica?
Mi pare doveroso ammettere che questa situazione, la paura di avere qualcosa alle vie urinarie, mi ha fatta entrare in un circolo di preoccupazioni ed ansie, che sicuramente non fanno che alimentare i sintomi.
Ultima domanda: ho trovato sullo slip una piccolissima goccia stamattina, è normale? Temo fosse una piccolissima goccia di urina.
Nell'attesa di una suo cordiale parere, colgo l'occasione per porgere i miei saluti più cordiali.
Aggiorno il mio consulto dopo alcuni giorni perché non riesco a venirne a capo e ormai anche il mio MMG si è rassegnato.
È passato ormai un mese dall’ insorgenza di questa presunta cistite e premetto che ho in programma una ulteriore urinocoltura che sono sicura risulterà negativa.
Ho finito da una settimana ormai la cura con neofuradantin ma non ho avuto risultati anche perché ad oggi l’unico sintomo rimastomi è la costante sensazione di dover urinare, tanto da faticare ad addormentarmi la sera e a concentrarmi di giorno. Il medico dice che vista la negatività dell’ecografia non c’è molto da fare, ma questo disturbo mi sta facendo impazzire. Cerco di bere due litri di acqua al giorno e mangio sano. Le urine sono trasparenti, salvo le prime del mattino.
Di notte finora non ho avuto disturbi. Secondo il mio medico il fatto di non avere disturbi forti la notte è confortante, ma io non so che fare per questa esigenza di urinare costante (anche se poi cerco di trattenermi).
Mi vengono proposti sempre antibiotici ma non ne voglio più assumere per il momento.
Cosa potrei fare? Devo preoccuparmi?
Cordialità
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
IL mio MMG mi ha alla fine prescritto una cistoscopia nel sospetto di cistite interstiziale, che purtroppo sarà ad aprile... sono piuttosto preoccupata, il medico ha detto che si tratta di una patologia un po’ antipatica e questo un po’ mi inquieta. È così terribile?
L’urinocoltura di oggi comunque era negativa
Ci tenevo ad aggiornarla.
Cordiali saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
La ringrazio molto. Devo dire che mi sono molto spaventata al pensiero di cistite interstiziale visto e considerato che soffro di un’altra patologia cronica (endometriosi) e l’idea di doverne affrontare un’altra un po’ mi getta nello sconforto.
Vado comunque in bagno molto di più di prima, cioè circa 7/8 volte al giorno, ma di notte non mi è capitato se non raramente di alzarmi per urinare.
La cistite interstiziale non dovrebbe comportare anche nicturia?
Inoltre, purtroppo causa Covid gli esami come la cistoscopia hanno tempistiche molto lunghe, è controindicato aspettare fino ad aprile o posso farlo tranquillamente?
Cordialità
Questo non vuol dire, dipende anche molto dalla profondità del sonno, che è ovviamente molto soggettiva.
Non trattandosi di patologia sospetta maligna, diremmo che non vi sia fretta eccessiva nell’eseguire gli accertamenti,
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
scrivo per aggiornarla sulla mia situazione. Ho effettuato il mio consueto controllo ginecologico per la mia patologia, ovverosia l'endometriosi. Visti i numerosi tentativi di antibiotici, che hanno tolto efficacia alla pillola estroprogestinica, la mia endometriosi si è aggravata, ma non fino al punto di giungere alla vescica. Il mio ginecologo, messo al corrente di questi miei problemi, ha ipotizzato che il clima ormonale non perfetto, in particolare la scarsa produzione di estrogeni (che sono limitati al minimo per contrastare l'endometriosi che è estrogeno-dipendente) possa aver ridotto l'elasticità dei tessuti vescicali, tanto da dare questa sensazione di stimolo. Lei pensa che sia un'ipotesi plausibile?
mi scuso se il linguaggio è assolutamente atecnico, ma studio cose diametralmente opposte alla medicina e quindi mi affido completamente a Voi.
Alcuni giorni sono stata bene comunque e ammetto che forse ultimamente ho esagerato con i liquidi e questo potrebbe aumentare il numero di minzione: oggi, alle 16, ho già bevuto 1,5 L di acqua, una tisana e comunque consumo molta frutta e verdura.
Cordialità e grazie per l'aiuto.
Noi urologi passiamo la vita a raccomandare ai pazienti di bere molta acqua, ma vi sono situazioni in cui non è il caso di sovraccaricare eccessivamente l'impianto ... In alcuni casi bere eccessivamente crea addirittura dipendenza, si sente la sete anche quando non c'é.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
questa cosa che mi riporta la sto sperimentando sulla mia pelle, nel senso che mi sono accorta di bere quasi "per noia". Difatti, sulla scrivania stamattina ho tenuto una bottiglia da un litro e dalle 9 alle 11 l'avevo finita, ma dubito che avessi effettivamente necessità di bere davvero così tanto.
La ringrazio perché finalmente vedo una luce in fondo al tunnel. Ho passato due mesi a crogiolarmi nell'ansia pensando alla cistite interstiziale, probabilmente inutilmente.Purtroppo Internet ha una miriade di informazioni, ma non tutte sono attendibili. Credo che dovrebbero essere cancellate quelle pagine in cui si dice che solo se si va da un determinato medico in un determinato ospedale si può avere la diagnosi di Cistite interstiziale e la soluzione ai problemi, perché così si instilla sfiducia nella classe medica (purtroppo, nell'ansia di questa CI, sono cascata anche io in questi brutti dubbi).
La ringrazio tantissimo !!
cordialità
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.