Laser contro turp
Egregi dottori, cercherò di essere breve ma esauriente.
Ho 71 anni, nefrectomia dx 11 anni fa per carcinoma, resezione altro piccolo carcinoma rene sx 3 anni fa. L'azotemia è normale, la creatininemia oscilla da undici anni fra 1,5 e 1,8. Gli altri valori ematochimici e urinari sono normali. Dall'epoca del primo intervento il PSA è in ascesa costante con una velocità di crescita di circa 0,5 ng/ml/anno. Attualmente è di 9,43 con un rapporto libero/totale del 28%. Le difficoltà di minzione sono aumentate progressivamente per parecchi anni, attualmente il mio punteggio International Prostate Symptom Score è 37.
Il referto della transrettale di due mesi fa é questo:
La vescica è normodistesa e dimostra pareti modestamente ispessite per una condizione di ipertrofia del detrusore. La prostata appare aumentata di dimensioni per una condizione di ipertrofia adenomatosa di tipo bilobare (diam.trasv 49 mm x diam- long 57 mm x diam. antero-post. 35 mm). In sede centrale si osserva un adenoma bilobare con diametro trasverso complessivo di circa 48 mm che determina impronta sul pavimento vescicale e vi si osserva, inoltre, una componente di "terzo lobo" che protrude in vescica per circa 13 mm determinando ipetrofia del labbro posteriore del collo vescicale.
Le scansioni per via transrettale confermano l'ipertrofia adenomatosa e dimostrano anche alcune aree fibrocalcifiche in sede periuretrale ed a livello della pseudo-capsula chirurgica. La porzione periferica è di morfologia e spessore nella norma e non presenta alterazioni nodulari. Normale la capsula propria. Normali le vescicole seminali. Dopo minzione si osserva residuo di circa 60 ml
Il mio urologo raccomanda l'intervento chirurgico perchè in un paziente monorene le conseguenze di una ritenzione urinaria possono essere più serie. Ho letto anche degli interventi con vari tipi di laser e di qualche caso di complicazioni.
Le mie domande sono, nelle mie condizioni quale è la tecnica preferibile?
Per le eventuali complicanze e emergenze non è più raccomandabile un ospedale di una clinica privata?
Quali rischi maggiori corre un paziente anziano monorene?
Ho letto di una TUR-Syndrome, cioè di un possibile scompenso acuto cardio-circolatorio da eccessivo assorbimento di liquidi se l'intervento TURP dura più di 90 minuti. Nella vostra esperienza avete mai osservato questa sindrome?
Le evntuali recidive sono più frequenti con la TURP classica o con il laser?
Grazie.
Ho 71 anni, nefrectomia dx 11 anni fa per carcinoma, resezione altro piccolo carcinoma rene sx 3 anni fa. L'azotemia è normale, la creatininemia oscilla da undici anni fra 1,5 e 1,8. Gli altri valori ematochimici e urinari sono normali. Dall'epoca del primo intervento il PSA è in ascesa costante con una velocità di crescita di circa 0,5 ng/ml/anno. Attualmente è di 9,43 con un rapporto libero/totale del 28%. Le difficoltà di minzione sono aumentate progressivamente per parecchi anni, attualmente il mio punteggio International Prostate Symptom Score è 37.
Il referto della transrettale di due mesi fa é questo:
La vescica è normodistesa e dimostra pareti modestamente ispessite per una condizione di ipertrofia del detrusore. La prostata appare aumentata di dimensioni per una condizione di ipertrofia adenomatosa di tipo bilobare (diam.trasv 49 mm x diam- long 57 mm x diam. antero-post. 35 mm). In sede centrale si osserva un adenoma bilobare con diametro trasverso complessivo di circa 48 mm che determina impronta sul pavimento vescicale e vi si osserva, inoltre, una componente di "terzo lobo" che protrude in vescica per circa 13 mm determinando ipetrofia del labbro posteriore del collo vescicale.
Le scansioni per via transrettale confermano l'ipertrofia adenomatosa e dimostrano anche alcune aree fibrocalcifiche in sede periuretrale ed a livello della pseudo-capsula chirurgica. La porzione periferica è di morfologia e spessore nella norma e non presenta alterazioni nodulari. Normale la capsula propria. Normali le vescicole seminali. Dopo minzione si osserva residuo di circa 60 ml
Il mio urologo raccomanda l'intervento chirurgico perchè in un paziente monorene le conseguenze di una ritenzione urinaria possono essere più serie. Ho letto anche degli interventi con vari tipi di laser e di qualche caso di complicazioni.
Le mie domande sono, nelle mie condizioni quale è la tecnica preferibile?
Per le eventuali complicanze e emergenze non è più raccomandabile un ospedale di una clinica privata?
Quali rischi maggiori corre un paziente anziano monorene?
Ho letto di una TUR-Syndrome, cioè di un possibile scompenso acuto cardio-circolatorio da eccessivo assorbimento di liquidi se l'intervento TURP dura più di 90 minuti. Nella vostra esperienza avete mai osservato questa sindrome?
Le evntuali recidive sono più frequenti con la TURP classica o con il laser?
Grazie.
[#1]
Caro signore,
persdonalmente ho poca pratica di laser, ma da quanto si evince in letteratura tutt' ora la classica resezione è la più eseguita. Quanto allo scompenso cardiaco dipende dal liquido di lavaggio durante intervento, da un pezzo non esiste quasi più in quanto si usano soluzioni apposite. Inoltre sopno del parere che la bontà della struttura dipenda dal personale impiegato. E tARANTO è ben guarnita.
persdonalmente ho poca pratica di laser, ma da quanto si evince in letteratura tutt' ora la classica resezione è la più eseguita. Quanto allo scompenso cardiaco dipende dal liquido di lavaggio durante intervento, da un pezzo non esiste quasi più in quanto si usano soluzioni apposite. Inoltre sopno del parere che la bontà della struttura dipenda dal personale impiegato. E tARANTO è ben guarnita.
[#4]
caro lettore,
secondo "regola" un caso di PSA:9,43 in progressiva, costante ascesa, dovrebbe essere verificato con delle biopsie prostatiche per valutare se esistano focolai di neoplasia al di là della "negatività" ecografica.
Dopo aver escluso o confermato la presenza di focolai neoplastici prostatici il suo urologo dovrebbe valutare se esistano gli estremi per pensare e procedere ad una terapia disostruttiva prostatica. Oggi con TURP-Gyrus od il laser i rischi di TUR Syndrome sono scomparsi e molte problematiche "emorragiche" pure.
Tenuto conto della sua età e della sua "ricca ed importante" storia urologica si faccia seguire e consigliare da uno specialista fidato.
Il problema Ospedale- Casa di Cura è spesso legato a fattori pratici, economici. Nel suo caso anche un ambiente privato, ben organizzato,potrebbe essere adeguato
cari saluti
secondo "regola" un caso di PSA:9,43 in progressiva, costante ascesa, dovrebbe essere verificato con delle biopsie prostatiche per valutare se esistano focolai di neoplasia al di là della "negatività" ecografica.
Dopo aver escluso o confermato la presenza di focolai neoplastici prostatici il suo urologo dovrebbe valutare se esistano gli estremi per pensare e procedere ad una terapia disostruttiva prostatica. Oggi con TURP-Gyrus od il laser i rischi di TUR Syndrome sono scomparsi e molte problematiche "emorragiche" pure.
Tenuto conto della sua età e della sua "ricca ed importante" storia urologica si faccia seguire e consigliare da uno specialista fidato.
Il problema Ospedale- Casa di Cura è spesso legato a fattori pratici, economici. Nel suo caso anche un ambiente privato, ben organizzato,potrebbe essere adeguato
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.7k visite dal 01/06/2009.
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