Prostatite sub acuta in verosimile disectasia del collo vescicale
Buongiorno, ho 40 anni, a 10 anni operato di varicocele sx, in età post adolescenziale ciclista agonistico, attualmente sono impiegato e svolgo una vita abbastanza sedentaria.
5 mesi fa ho accusato pollachiuria, bruciore minzionale e dolenzia sovrapubica.
Recatomi dal mio medico di famiglia mi prescrive x 6 gg Neoduplamox per uretrocistite.
Al termine della cura prescrittami ho fatto visita urologica con la seguente diagnosi: quadro di prostatite cronica.
L'urologo mi prescrive ciclo di Orudis supposte+Forprost 400 e mi fa sottoporre a tampone uretrale e spermocoltura.
Quest'ultima da esito negativo (negativo x miceti, gram negativi in bassa carica da verosimile contaminazione) invece da tampone risulto positivo all'Escherichia coli.
Faccio 15 gg di Cefixoral 400.
Passati 20 gg accuso nuovamente dolori e mi viene prescritto Topster supposte + Pelvilen.
A metà settembre l'infiammazione è spenta e a inizio ottobre mi sottopongo a visita urologica presso struttura ospedaliera.
Mi vengono prescritti: uroflussimetria e cistografia retrograda e minzionale x sospetta disectasia del collo vescicale.
Il risultato dell'uroflussimetria da flusso nella norma, flusso max 27, 2 ml/s, senza RPM.
Invece da cistografia risulta: in fase perminzionale verosimile sub stenosi a livello del tratto membroso, in corrispondenza del collo vescicale.
L'urologo che ha visionato gli esami mi ha detto che devo convivere sia con questa stenosi uretrale, data la mia età, sia con le possibili future infiammazioni prostatiche.
La mia domanda è se c'è una soluzione alternativa all'intervento chirurgico per la stenosi e se posso condurre uno stile di vita normale, a livello alimentare, sessuale ed altro.
Grazie per la gentile attenzione.
5 mesi fa ho accusato pollachiuria, bruciore minzionale e dolenzia sovrapubica.
Recatomi dal mio medico di famiglia mi prescrive x 6 gg Neoduplamox per uretrocistite.
Al termine della cura prescrittami ho fatto visita urologica con la seguente diagnosi: quadro di prostatite cronica.
L'urologo mi prescrive ciclo di Orudis supposte+Forprost 400 e mi fa sottoporre a tampone uretrale e spermocoltura.
Quest'ultima da esito negativo (negativo x miceti, gram negativi in bassa carica da verosimile contaminazione) invece da tampone risulto positivo all'Escherichia coli.
Faccio 15 gg di Cefixoral 400.
Passati 20 gg accuso nuovamente dolori e mi viene prescritto Topster supposte + Pelvilen.
A metà settembre l'infiammazione è spenta e a inizio ottobre mi sottopongo a visita urologica presso struttura ospedaliera.
Mi vengono prescritti: uroflussimetria e cistografia retrograda e minzionale x sospetta disectasia del collo vescicale.
Il risultato dell'uroflussimetria da flusso nella norma, flusso max 27, 2 ml/s, senza RPM.
Invece da cistografia risulta: in fase perminzionale verosimile sub stenosi a livello del tratto membroso, in corrispondenza del collo vescicale.
L'urologo che ha visionato gli esami mi ha detto che devo convivere sia con questa stenosi uretrale, data la mia età, sia con le possibili future infiammazioni prostatiche.
La mia domanda è se c'è una soluzione alternativa all'intervento chirurgico per la stenosi e se posso condurre uno stile di vita normale, a livello alimentare, sessuale ed altro.
Grazie per la gentile attenzione.
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Con un flusso di 27,2 ml/sec è senzìaltro esclusa una ostruzione significativa, di qualsiasi tipo, diremmo anche una sclerosi del collo vescicale, quantomeno in forma conclamata. D'altronde i disturbi da sclerosi congenita del collo vescicale iniziano in genere molto prima, spesso dalla post-adolescenza. I suoi disturbi portano a pensare più facilmente ad una tipica infiammazione/congestione della prostata, su base non necessariamente infettiva. Argomento trattato in centinaia di consulti ogni anno su questo portale, una rapida ricerca le potrà dare un esempio di quale sia la nostra posizione nella diagnosi e cura di questi problemi.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#3]
Il risultato della flussometria è abbastanza evidente di per sè, lo specialista richiede questo accertamento proprio per dirimere il dubbio. La radiologia si basa su mmagini statiche, che talora possono indurre a false interpretazioni. Per questo motivo, quando è ritenuto opportuno, definitiva chiarezza può essere fatta solo tramite una valutazione endoscopica (uretro-cistoscopia).
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.5k visite dal 03/11/2021.
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