Prostatite non risolta
Salve, ho 29 anni e da 2-3 anni soffro di prostatite e non riesco a risolvere.
Premetto che la diagnosi sembrerebbe corretta in quanto dall'ispezione rettale, uroflussometria e dell'ecografia emerge la malattia anzidetta.
Tuttavia le restanti analisi sono ottime: psa 0.9, emocromo ok, spermiocoltura negativo, spermiogramma ok, urinocoltura negativo, urine (emogliobina presente+ e 10 leucociti/ul).
Ho preso negli anni, cambiando anche urologo, antibiotici quali ciproxin, keraflox, unidrox; alfabloccanti quali dilur, urotec e faralzin per ridurre l'ipertrofia;
Integratori quali deprox (supp e pastiglie), pelviprost, prostamev ecc
Nonostante tutto questo, mille analisi ecc, alterno periodi in cui sto più o meno bene e periodi (anche appena dopo il trattamento con gli antibiotici) in cui ho costante dolore al basso ventre, sensazione di non aver svuotato la vescica, costante urgenza ogni ora di andare in bagno con quantità ridotta di urina, sensazione di avere delle piccole perdite di urina.
Le domande che pongo sono due
1) potrebbe essere una prostatite abatterica e quindi potrebbero essere utili antinfiammatori Fans invece che antibiotici?
2) la prostatite potrebbe essere provocata da una uretrite e quindi essere utile un tampone uretrale?
Faccio questa domanda in quanto ho un problema di frenulo corto e in caso di masturbazione o di rapporti non protetti con la mia fidanzata mi vengono dei taglietti sul prepuzio, con prurito sul glande e addirittura ho difficoltà ad abbassare la pelle (quasi come se fosse una fimosi) per la pulizia quotidiana.
Ps: Ho eliminato tutti i cibi e le bevande che possano portare ad infiammare la prostata, anche se la prostatite mi sta portando disagi fisici (e tavolta psicologici) notevoli.
Grazie
Premetto che la diagnosi sembrerebbe corretta in quanto dall'ispezione rettale, uroflussometria e dell'ecografia emerge la malattia anzidetta.
Tuttavia le restanti analisi sono ottime: psa 0.9, emocromo ok, spermiocoltura negativo, spermiogramma ok, urinocoltura negativo, urine (emogliobina presente+ e 10 leucociti/ul).
Ho preso negli anni, cambiando anche urologo, antibiotici quali ciproxin, keraflox, unidrox; alfabloccanti quali dilur, urotec e faralzin per ridurre l'ipertrofia;
Integratori quali deprox (supp e pastiglie), pelviprost, prostamev ecc
Nonostante tutto questo, mille analisi ecc, alterno periodi in cui sto più o meno bene e periodi (anche appena dopo il trattamento con gli antibiotici) in cui ho costante dolore al basso ventre, sensazione di non aver svuotato la vescica, costante urgenza ogni ora di andare in bagno con quantità ridotta di urina, sensazione di avere delle piccole perdite di urina.
Le domande che pongo sono due
1) potrebbe essere una prostatite abatterica e quindi potrebbero essere utili antinfiammatori Fans invece che antibiotici?
2) la prostatite potrebbe essere provocata da una uretrite e quindi essere utile un tampone uretrale?
Faccio questa domanda in quanto ho un problema di frenulo corto e in caso di masturbazione o di rapporti non protetti con la mia fidanzata mi vengono dei taglietti sul prepuzio, con prurito sul glande e addirittura ho difficoltà ad abbassare la pelle (quasi come se fosse una fimosi) per la pulizia quotidiana.
Ps: Ho eliminato tutti i cibi e le bevande che possano portare ad infiammare la prostata, anche se la prostatite mi sta portando disagi fisici (e tavolta psicologici) notevoli.
Grazie
[#1]
Il PSA è essenzialmente un marcatore del tumore maligno della prostata, circostanza inverosimile alla sua età di 29 anni, pertanto in queste condizioni si tratta di un esame assolutamente inutile. Anzi, se eseguito in corso di episodi infiammatori, può dare risultati falsamente patologici, in grado di innescare inutilmente spirali di ansia e timore.
Le vere prostatiti batteriche sono piuttosto rare, l'assunzione ripetuta e prolungata di antibiotici (peggio se effettuata empiricamente) non solo è inutile, ma spesso innesca delle alterazioni controproducenti a livello della flora batterica intestinale (microbiòta).
La quasi totalità dei frequenti casi di disturbi prostatici persistenti della giovane età (comunemente definiti "prostatite cronica" non comportano alterazioni significative degli accertamenti e spesso anche alla visita diretta.
Per queste situazioni non esistono terapie di sicura efficacia, ogni urologo si regola in base alle proprie abitudini ed esperienza prescrivendo perlopiù combinazioni (sempre diverse ...) di farmaci ed integratori alimentari dall'efficacia sempre molto variabile ed imprevedibile ma dal costo considerevole.
Noi sempre insisiamo sl fatto che in questi casi, più che farmaci ed inegratori, sono efficaci le attenzioni rivolte allo stile di vita, che deve essere improntato alla massima regolarità, sotto tutti i punti di vista.
Non diremmo che vi sia da pensare ad un tampone uretrale, in particolare se in assenza di una secrezione consistente. Forse sarebbe il caso di valutare una sezione del frenulo od una circoncisione, ma questo è un altro discorso.
Le vere prostatiti batteriche sono piuttosto rare, l'assunzione ripetuta e prolungata di antibiotici (peggio se effettuata empiricamente) non solo è inutile, ma spesso innesca delle alterazioni controproducenti a livello della flora batterica intestinale (microbiòta).
La quasi totalità dei frequenti casi di disturbi prostatici persistenti della giovane età (comunemente definiti "prostatite cronica" non comportano alterazioni significative degli accertamenti e spesso anche alla visita diretta.
Per queste situazioni non esistono terapie di sicura efficacia, ogni urologo si regola in base alle proprie abitudini ed esperienza prescrivendo perlopiù combinazioni (sempre diverse ...) di farmaci ed integratori alimentari dall'efficacia sempre molto variabile ed imprevedibile ma dal costo considerevole.
Noi sempre insisiamo sl fatto che in questi casi, più che farmaci ed inegratori, sono efficaci le attenzioni rivolte allo stile di vita, che deve essere improntato alla massima regolarità, sotto tutti i punti di vista.
Non diremmo che vi sia da pensare ad un tampone uretrale, in particolare se in assenza di una secrezione consistente. Forse sarebbe il caso di valutare una sezione del frenulo od una circoncisione, ma questo è un altro discorso.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Grazie per la risposta esausistiva e ne approfitto per chiedere ulteriormente due cose;
1) non mi consiglia quindi di fare ulteriori esami come il tampone uretrale e la coltura del secreto pprostatico estratto?o qualche altro esame utile?
2) ho visto che la frenuloplastica è un intervento semplice che si può finanche fare a livello ambulatoriale, mi consiglia questo invece di intervenire con la circoncisione?fermo restando che le situazioni sono diverse da persona a persona, ritengo che la rimozione del frenulo sia sufficiente in quanto ho difficoltà (e fastidio) soprattutto in erezione. Grazie
1) non mi consiglia quindi di fare ulteriori esami come il tampone uretrale e la coltura del secreto pprostatico estratto?o qualche altro esame utile?
2) ho visto che la frenuloplastica è un intervento semplice che si può finanche fare a livello ambulatoriale, mi consiglia questo invece di intervenire con la circoncisione?fermo restando che le situazioni sono diverse da persona a persona, ritengo che la rimozione del frenulo sia sufficiente in quanto ho difficoltà (e fastidio) soprattutto in erezione. Grazie
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.7k visite dal 29/10/2021.
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Approfondimento su Prostatite
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