Esistono metodi meno invasivi della turp?

Buonasera, giorni fa ho fatto una biopsia prostatica della quale non conosco ancora l'esito anche se il medico che l'ha effettuata mi è sembrato ottimista.

Purtroppo, dopo essere riuscito ad urinarie per un po', ho avuto bisogno del catetere.
L'ho tolto ieri ma, dopo qualche ora, nuovamente bloccato, ne ho ricevuto uno nuovo.
Consultato l'urologo mi ha detto che se non mi sblocco dovremo agire con la TURP.

Mi chiedo se non si potrebbe evitare questa procedura considerato che, prima della biopsia, pur con i classici fastidi derivanti da una prostata ingrossata, riuscivo ad urinarie.
Inutile negare che ho paura di questo eventuale intervento e Vi chiedo gentilmente un parere.

Distinti saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Queste ritenzioni acute insorte dopo biopsia in genere si risolvono spontaneamente, magari aiutate da u po' di terapia h immagginiamo lei stia assumendo.Pertanto, ci pare vi sia spazio per un po' di ragionevole ottimismo.
La elettroresezione disostruttiva della prostata (TURP) è stata per parecchi decenni lo standard di trattamento per la risoluzione di ostruzioni da ingrossamento prostatico benigno di lieve e media entità. Oggigiorno sta per essere soppiantata dalle procedure basate su vari tipi di laser. Queste danno qualche vantaggio, in particolare nella fase operatoria ed immediatamente successiva, ma il risultato a distanza è sosptanzialmente lo stesso. Vi sono poi procedure che non comportano l'asportazione diretta del tessuto, questa sono definite "mini-invasive", si tratta di interventi promettenti, ma tuttora limitati a situazioni selezionate ed eseguite da pochi specialisti e raramente in ambiente ospedaliero pubblico.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie Dr. Piana per la celere ed esauriente risposta.
Vedrò come evolve la situazione.
Distinti saluti
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Utente
Utente
Egregio Dr. Piana, purtroppo, il risultato della biopsia indica la presenza di una neoplasia.
Questa la diagnosi :Dx1-Dx2-Dx3-Sn1-Sn2-Nod cilindri di prostata indenne da neoplasia.
Sn3 Adenocarcinoma di tipo acinare della prostata;score Gleason 7 (3+4) gruppo || (isup-who).La neoplasia è presente nel frammento di mm 4 di lunghezza e misura misura 2,7 mm.
Mercoledì incontrerò l'urologo per valutare il da farsi.
Le chiedo gentilmente di dare la sua competente valutazione su questa nuova situazione che purtroppo rilevo nella mia vita. La ringrazio anticipatamente.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Alla sua età ed in assenza di importanti controindicazioni, la prima indicazione è certamente la rimozione radicale della prostata, oggi perlopiù eseguita in laparoscopia, convenzionale od assistita dal ribot operatore. La seconda scelta è la radioterapia mirata, ovviamente meno invasiva a tempi brevi, ma che impone un calendario di controlli più assidui e la possibile comparsa di effetti collaterali a distanza. Dl punto di vista oncologico, l'efficacia è sovrapponibile.
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Utente
Utente
Grazie Dr. Piana,
Oltretutto per un precedente tumore (timoma) ho ricevuto radioterapia. Pertanto penso che anche il mio urologo, che vedrò presto, mi proporrà la rimozione radicale della prostata.
Grazie ancora per la sua enorme disponibilità.
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