Monorene chirurgico con infezioni urinarie recidivanti
Buon pomeriggio,
All'età di 4 anni in seguito a febbre altissima mi ricoverano e scoprono che avevo un uretere chiuso, ciò inevitabilmente aveva compromesso un rene, e dopo anni di tentativi di salvarne, almeno in parte, la funzionalità, a 18 anni mi viene asportato.
Dopo qualche anno in seguito ad ivu ricorrenti, faccio intervento di pieloplastica.
Finalmente guarisco da tutto, fine delle infezioni urinarie.
Nel 2019 arriva la prima gravidanza ed è l'inizio di un calvario che dura tutt'ora.
Durante tutta la gravidanza Ogni mese avevo cistite ed infezione e dovevo così ricorrere ad antibiotici.
Ora a distanza di due anni continuo ad avere gli stessi disturbi, (Infezione Escherichia coli 1000.000) nonostante gli integratori vari d-mannosio, cranberry ecc... Ogni mese seguo terapia con antibiotico riportato in antibiogramma, ma l'ultima volta eseguendo urinocoltura dopo 12 giorni dalla fine del ciclo di antibiotico ho scoperto di avere ancora 1000.000 e.
coli, nonostante l'antibiotico fosse risultato sensibile.
So bene che nelle donne questo genere di infezioni sono molto comuni, ma mi preoccupa la possibilità di poter compromettere l'unico rene rimasto, che ad oggi risulta funzionare in maniera ottimale con una lieve ipertrofia compensatoria.
Grazie in anticipo per eventuali risposte!
All'età di 4 anni in seguito a febbre altissima mi ricoverano e scoprono che avevo un uretere chiuso, ciò inevitabilmente aveva compromesso un rene, e dopo anni di tentativi di salvarne, almeno in parte, la funzionalità, a 18 anni mi viene asportato.
Dopo qualche anno in seguito ad ivu ricorrenti, faccio intervento di pieloplastica.
Finalmente guarisco da tutto, fine delle infezioni urinarie.
Nel 2019 arriva la prima gravidanza ed è l'inizio di un calvario che dura tutt'ora.
Durante tutta la gravidanza Ogni mese avevo cistite ed infezione e dovevo così ricorrere ad antibiotici.
Ora a distanza di due anni continuo ad avere gli stessi disturbi, (Infezione Escherichia coli 1000.000) nonostante gli integratori vari d-mannosio, cranberry ecc... Ogni mese seguo terapia con antibiotico riportato in antibiogramma, ma l'ultima volta eseguendo urinocoltura dopo 12 giorni dalla fine del ciclo di antibiotico ho scoperto di avere ancora 1000.000 e.
coli, nonostante l'antibiotico fosse risultato sensibile.
So bene che nelle donne questo genere di infezioni sono molto comuni, ma mi preoccupa la possibilità di poter compromettere l'unico rene rimasto, che ad oggi risulta funzionare in maniera ottimale con una lieve ipertrofia compensatoria.
Grazie in anticipo per eventuali risposte!
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Immaginiamo che la sua funzione intestinale lasci un po' a desiderare. In questo caso, il massimo delle attenzioni dovrà essere rivolto a questo versante, altrimenti le rietute terapie antibiotiche saranno vane e tenderanno solo a selezionare ceppi batterici sempre più resistenti.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Ex utente
Gentile dottore,grazie per la celere risposta. Si,la situazione intestinale è un grande problema... attualmente assumo codex 10 gg al mese da 4 mesi circa,al momento non sembrano esserci risultati soddisfacenti.
Sarebbe opportuno secondo lei consultare un gastroenterologo?
Altra domanda che voglio porle, è vero che se urologicamente è tutto ok,non occorre fare alcuna terapia antibiotica per debellare l'infezione? Non corro il rischio che si infetti il mio unico rene?
Sarebbe opportuno secondo lei consultare un gastroenterologo?
Altra domanda che voglio porle, è vero che se urologicamente è tutto ok,non occorre fare alcuna terapia antibiotica per debellare l'infezione? Non corro il rischio che si infetti il mio unico rene?
[#5]
Ex utente
Buon pomeriggio dottore,in attesa della consulenza gastroenterologica, volevo porle un'altra domanda.
Il mio compagno potrebbe avere un'infezione (ed essere asintomatico) e trasmettere quindi a me il batterio con i rapporti sessuali? E quindi avere il cosiddetto effetto ping pong... O non ci sono correlazioni con le infezioni urinarie nella donna?
Il mio compagno potrebbe avere un'infezione (ed essere asintomatico) e trasmettere quindi a me il batterio con i rapporti sessuali? E quindi avere il cosiddetto effetto ping pong... O non ci sono correlazioni con le infezioni urinarie nella donna?
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La trasmissione per via sessuale di infezioni urinarie da batteri comuni (intestinali) dal maschio alla femmina è assolutamente improbabile. Potrebbe essere più facile il contrario, ovvero dalla femmina al maschio, ma in questi casi il maschio quasi certamente dovrebbe manifestare dei sintomi evidenti (es. uretrite, infiammazioni esterne, eccetera).
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.6k visite dal 17/10/2021.
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