Neoformazione nello scroto.
Salve,
ho 35 anni,e volevo illustrarvi la mia patologia. In particolare, esattamente 5 giorni fa, sabato 7/10, provavo un leggero fastidio al testicolo dx che era leggermente ingrossato.
Inizialmente ho attribuito l'ingrossamento ad un processo infiammatorio temporaneo collegato al fatto che faccio attività sportiva, e cioè corsa e bici, oltre che una normale attività sessuale. Altre volte ho provato fastidi simili, del tutto regrediti nelle normali pause tra un allenamento e l'altro e comunque con il normale riposo. Preciso che ho sempre avuto il testicolo destro un po’ più grande di quello sinistro.
Domenica mattina 8/10 tuttavia, durante una autopalpazione del testicolo dx ho riscontrato una piccola massa dura di piccole dimensioni (5mm X 5mm – geometria ellissoidale) collocata all'esterno del testicolo e leggermente staccata da esso. La massa era ed è localizzata in posizione inferiore. Mi sono subito preoccupato e ho fatto una ricerca in rete su internet avere maggiori dettagli sulle neoformazioni nella regione scrotale. Inutile dire che mi sono allarmato, quando ho letto che una massa consistente e poco dolorante, è comunque associata ad un sospetto tumore al testicolo. Ho immediatamente pensato ad una visita specialistica urologica ed accertamenti strumentali, ma questa mi è stata fissata tra qualche giorno. Nel frattempo, per non perdere tempo, visto che in questi casi bisogna essere tempestivi, ho studiato il processo diagnostico che si segue in questi casi sospetti per la conferma della diagnosi. Ho voluto giocare d’anticipo (forse troppo) e mi sono fatto prescrivere subito i markers tumorali specifici: Alfa-Fetoproteina, Beta-HGC, LHD, PLAP (isoenzima placentare della fosfatasi alcalina) e sono in attesa dei risultati anche per questo. Sto prendendo precauzionalmente e come antinfiammatorio Aulin 2 bustine al giorno dopo i pasti principali. Il dolore era comunque modesto, e dopo l’aulin sparisce consentendomi di camminare e lavorare normalmente, oltre che andare in moto. Ho sospeso sia corsa che bici, sempre a scopo precauzionale e per osservare l’evoluzione del fenomeno in attesa della visita specialistica. In questi giorni inoltre, ho controllato la massa sospetta due o tre volte al giorno, e ho notato che quest’ultima è cresciuta raddoppiando il suo volume in 5 giorni. Adesso è orientativamente 1,5x2,0cm, circa un terzo del testicolo o poco più. La consistenza è sempre dura e si trova collocata nella zona inferiore del testicolo in aderenza allo stesso, cioè adesso non è più staccata perché è cresciuta. Finita la lunga descrizione, e spero mi vogliate scusare e perdonare vista la mia preoccupazione, vorrei sapere se oltre all’ipotesi neoplasia, cioè tumore al testicolo, cosa altro potrebbe essere questa massa, che è comparsa da una settimana? Pur non escludendo il tumore, se si volesse fare una diagnosi differenziale cosa altro si potrebbe aggiungere? Una cisti? Una epididimite? Un processo infiammatorio o infettivo? E’ il caso di rivolgersi immediatamente ad un pronto soccorso o aspettare la visita urologica tra qualche giorno?
ho 35 anni,e volevo illustrarvi la mia patologia. In particolare, esattamente 5 giorni fa, sabato 7/10, provavo un leggero fastidio al testicolo dx che era leggermente ingrossato.
Inizialmente ho attribuito l'ingrossamento ad un processo infiammatorio temporaneo collegato al fatto che faccio attività sportiva, e cioè corsa e bici, oltre che una normale attività sessuale. Altre volte ho provato fastidi simili, del tutto regrediti nelle normali pause tra un allenamento e l'altro e comunque con il normale riposo. Preciso che ho sempre avuto il testicolo destro un po’ più grande di quello sinistro.
Domenica mattina 8/10 tuttavia, durante una autopalpazione del testicolo dx ho riscontrato una piccola massa dura di piccole dimensioni (5mm X 5mm – geometria ellissoidale) collocata all'esterno del testicolo e leggermente staccata da esso. La massa era ed è localizzata in posizione inferiore. Mi sono subito preoccupato e ho fatto una ricerca in rete su internet avere maggiori dettagli sulle neoformazioni nella regione scrotale. Inutile dire che mi sono allarmato, quando ho letto che una massa consistente e poco dolorante, è comunque associata ad un sospetto tumore al testicolo. Ho immediatamente pensato ad una visita specialistica urologica ed accertamenti strumentali, ma questa mi è stata fissata tra qualche giorno. Nel frattempo, per non perdere tempo, visto che in questi casi bisogna essere tempestivi, ho studiato il processo diagnostico che si segue in questi casi sospetti per la conferma della diagnosi. Ho voluto giocare d’anticipo (forse troppo) e mi sono fatto prescrivere subito i markers tumorali specifici: Alfa-Fetoproteina, Beta-HGC, LHD, PLAP (isoenzima placentare della fosfatasi alcalina) e sono in attesa dei risultati anche per questo. Sto prendendo precauzionalmente e come antinfiammatorio Aulin 2 bustine al giorno dopo i pasti principali. Il dolore era comunque modesto, e dopo l’aulin sparisce consentendomi di camminare e lavorare normalmente, oltre che andare in moto. Ho sospeso sia corsa che bici, sempre a scopo precauzionale e per osservare l’evoluzione del fenomeno in attesa della visita specialistica. In questi giorni inoltre, ho controllato la massa sospetta due o tre volte al giorno, e ho notato che quest’ultima è cresciuta raddoppiando il suo volume in 5 giorni. Adesso è orientativamente 1,5x2,0cm, circa un terzo del testicolo o poco più. La consistenza è sempre dura e si trova collocata nella zona inferiore del testicolo in aderenza allo stesso, cioè adesso non è più staccata perché è cresciuta. Finita la lunga descrizione, e spero mi vogliate scusare e perdonare vista la mia preoccupazione, vorrei sapere se oltre all’ipotesi neoplasia, cioè tumore al testicolo, cosa altro potrebbe essere questa massa, che è comparsa da una settimana? Pur non escludendo il tumore, se si volesse fare una diagnosi differenziale cosa altro si potrebbe aggiungere? Una cisti? Una epididimite? Un processo infiammatorio o infettivo? E’ il caso di rivolgersi immediatamente ad un pronto soccorso o aspettare la visita urologica tra qualche giorno?
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Caro Utente,
una formazione testicolare impone sempre una certa attenzione, ma non è il caso di allarmarsi. Infatti non è assolutamente detto che si tratti di una massa neoplastica. Inoltre, a quanto comprendo, è una lesione che è evoluta nel giro di pochissimi giorni quindi mi farebbe pensare più ad un fatto infiammatorio. A mio giudizio l'iter corretto è innanzitutto farsi visitare dal medico di famiglia. Una visita clinica è il primo passo. Successivamente certamente è indicato un videat ecografico per caratterizzare meglio la formazione.
Raccomandando tranquillità, porgo cordiali saluti
Dr. Carlo Pastore
una formazione testicolare impone sempre una certa attenzione, ma non è il caso di allarmarsi. Infatti non è assolutamente detto che si tratti di una massa neoplastica. Inoltre, a quanto comprendo, è una lesione che è evoluta nel giro di pochissimi giorni quindi mi farebbe pensare più ad un fatto infiammatorio. A mio giudizio l'iter corretto è innanzitutto farsi visitare dal medico di famiglia. Una visita clinica è il primo passo. Successivamente certamente è indicato un videat ecografico per caratterizzare meglio la formazione.
Raccomandando tranquillità, porgo cordiali saluti
Dr. Carlo Pastore
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#2]
Utente
Gent.mo Dottore,
grazie della Sua cortese considerazione e della Sua riposta tranquillizzante.
Ho effettuato il 13/10/2006 la visita urologica e al controllo il testicolo non è risultato interessato, mentre lo è la coda dell’epididimo. E’ stata controllata anche la prostata che è risultata ipertrofica e infiammata.
I risultati dei marcatori sono: Beta-HGC: non dosabile; Alfa-Fetoproteina= 1,2 mUI/ml; LDH 270 U/l; Isoenzimi della fosfatasi: saranno pronti il 23/10/2006. Credo che questo possa significare una prognosi buona in caso venisse confermata la presenza di un tumore.
La diagnosi per il momento è una sospetta infiammazione della coda dell’epididimo, anche in considerazione della prostatite in corso. E’ stata prescritta (come suggeriva anche Lei) una ecografia scrotale e una terapia costituita da: Mictasone 1 supposta/die + Ciproxin 500mg 2/die dopo colazione e cena.
I miei dubbi sono: è possibile che si tratti di un tumore paratesticolare, anche se questa massa è comparsa da una settimana? Possono i tumori crescere così velocemente? E conservando l’ipotesi di sospetta infiammazione della coda dell’epididimo, se si volesse fare una diagnosi differenziale cosa altro si potrebbe aggiungere? Potrebbe essere necessario, per completare il quadro diagnostico una spermiocoltura e urinocoltura o altri esami? Ci sono buone possibilità che se si tratta di un processo infiammatorio/infettivo, la massa regredisca spontaneamente con la terapia o dovrò asportare il testicolo o l’epididimo con un intervento chirurgico? Grazie della preziosa attenzione e buon lavoro.
grazie della Sua cortese considerazione e della Sua riposta tranquillizzante.
Ho effettuato il 13/10/2006 la visita urologica e al controllo il testicolo non è risultato interessato, mentre lo è la coda dell’epididimo. E’ stata controllata anche la prostata che è risultata ipertrofica e infiammata.
I risultati dei marcatori sono: Beta-HGC: non dosabile; Alfa-Fetoproteina= 1,2 mUI/ml; LDH 270 U/l; Isoenzimi della fosfatasi: saranno pronti il 23/10/2006. Credo che questo possa significare una prognosi buona in caso venisse confermata la presenza di un tumore.
La diagnosi per il momento è una sospetta infiammazione della coda dell’epididimo, anche in considerazione della prostatite in corso. E’ stata prescritta (come suggeriva anche Lei) una ecografia scrotale e una terapia costituita da: Mictasone 1 supposta/die + Ciproxin 500mg 2/die dopo colazione e cena.
I miei dubbi sono: è possibile che si tratti di un tumore paratesticolare, anche se questa massa è comparsa da una settimana? Possono i tumori crescere così velocemente? E conservando l’ipotesi di sospetta infiammazione della coda dell’epididimo, se si volesse fare una diagnosi differenziale cosa altro si potrebbe aggiungere? Potrebbe essere necessario, per completare il quadro diagnostico una spermiocoltura e urinocoltura o altri esami? Ci sono buone possibilità che se si tratta di un processo infiammatorio/infettivo, la massa regredisca spontaneamente con la terapia o dovrò asportare il testicolo o l’epididimo con un intervento chirurgico? Grazie della preziosa attenzione e buon lavoro.
[#3]
Caro Utente,
Io credo che si tratti di un fatto infiammatorio. Sicuramente la terapia antiinfiammatoria ed antibiotica prescritta è idonea. Una massa neoplastica non cresce così rapidamente. L'ecografia è comunque indicata e la terapia medica probabilmente farà in modo di risolvere tutto senza alcun tipo di intervento chirurgico.
un caro saluto
Dr. Carlo Pastore
Io credo che si tratti di un fatto infiammatorio. Sicuramente la terapia antiinfiammatoria ed antibiotica prescritta è idonea. Una massa neoplastica non cresce così rapidamente. L'ecografia è comunque indicata e la terapia medica probabilmente farà in modo di risolvere tutto senza alcun tipo di intervento chirurgico.
un caro saluto
Dr. Carlo Pastore
[#6]
Utente
Gent.mi Dottori,
volevo aggiungere delle informazioni che potrebbero essere utili per avere delle risposte ai miei dubbi. In particolare, in passato, 2 mesi fa, ho accusato disturbi minzionali, cioè per circa una settimana durante il giorno avevo lo stimolo ad urinare ogni due-tre ore accompagnato da leggero bruciore mentre durante la notte tale bisogno non si presentava. L’urina usciva senza problemi con un flusso regolare e in assenza di sgocciolamenti. Per risolvere il problema che collegavo a un forte impegno sportivo e uso di caffé, ho semplicemente bevuto moltissimo e l’anomalia si è risolta e attualmente è assente. Per quanto riguarda aspetti legati alla sfera sessuale il desiderio di recente è aumentato, probabilmente per effetto dell’attività sportiva abbastanza intensa che ho ripreso da 8 mesi. L’erezione è normale anche se a volte c’è una strana riduzione del turgore dopo circa mezz’ora di rapporto, il tempo di eiaculazione è cresciuto molto creandomi delle difficoltà a raggiungere l’orgasmo in qualche caso. L’eiaculazione è regolare, non ostacolata, la qualità è regolare, mentre è triplicata la quantità (sempre lo sport?). La forza eiaculatoria in certi casi è aumentata e in altri diminuita (assenza di schizzi). Preciso che tra gli integratori che assumo c’è anche il neovis plus con l-arginina, aspartato e glutatione.
Fermo restando l’esame ecografico già schedulato e gli altri accertamenti che si dovessero rendere necessari, i miei dubbi sono:
a) Si può adottare un terapia antibiotica e antinfiammatoria senza avere una precisa conoscenza degli agenti sostenitori dell’infezione, cioè senza usare antibiotici specifici, ma ad ampio spettro?
b) Potrebbe essere necessario, per completare il quadro diagnostico una spermiocoltura e urinocoltura o altri esami (tipo Amplificazione del DNA - con tecnica PCR -, di Chlamydia)?
c) Potrebbe essere necessario, valutare attraverso esami ematologici: Testosteronemia totale,Testosterone libero, DEHA e DEHAS, LH, FSH, Prolattina e anche PSA?
d) Infine, per escludere potenziali ipo-fertilità indotte, sarebbe consigliabile fare degli accertamenti tipo: Spermiogramma?
Grazie della preziosa attenzione e buon lavoro.
volevo aggiungere delle informazioni che potrebbero essere utili per avere delle risposte ai miei dubbi. In particolare, in passato, 2 mesi fa, ho accusato disturbi minzionali, cioè per circa una settimana durante il giorno avevo lo stimolo ad urinare ogni due-tre ore accompagnato da leggero bruciore mentre durante la notte tale bisogno non si presentava. L’urina usciva senza problemi con un flusso regolare e in assenza di sgocciolamenti. Per risolvere il problema che collegavo a un forte impegno sportivo e uso di caffé, ho semplicemente bevuto moltissimo e l’anomalia si è risolta e attualmente è assente. Per quanto riguarda aspetti legati alla sfera sessuale il desiderio di recente è aumentato, probabilmente per effetto dell’attività sportiva abbastanza intensa che ho ripreso da 8 mesi. L’erezione è normale anche se a volte c’è una strana riduzione del turgore dopo circa mezz’ora di rapporto, il tempo di eiaculazione è cresciuto molto creandomi delle difficoltà a raggiungere l’orgasmo in qualche caso. L’eiaculazione è regolare, non ostacolata, la qualità è regolare, mentre è triplicata la quantità (sempre lo sport?). La forza eiaculatoria in certi casi è aumentata e in altri diminuita (assenza di schizzi). Preciso che tra gli integratori che assumo c’è anche il neovis plus con l-arginina, aspartato e glutatione.
Fermo restando l’esame ecografico già schedulato e gli altri accertamenti che si dovessero rendere necessari, i miei dubbi sono:
a) Si può adottare un terapia antibiotica e antinfiammatoria senza avere una precisa conoscenza degli agenti sostenitori dell’infezione, cioè senza usare antibiotici specifici, ma ad ampio spettro?
b) Potrebbe essere necessario, per completare il quadro diagnostico una spermiocoltura e urinocoltura o altri esami (tipo Amplificazione del DNA - con tecnica PCR -, di Chlamydia)?
c) Potrebbe essere necessario, valutare attraverso esami ematologici: Testosteronemia totale,Testosterone libero, DEHA e DEHAS, LH, FSH, Prolattina e anche PSA?
d) Infine, per escludere potenziali ipo-fertilità indotte, sarebbe consigliabile fare degli accertamenti tipo: Spermiogramma?
Grazie della preziosa attenzione e buon lavoro.
[#7]
Caro Utente,
i disturbi riferiti sono a mio avviso da ascrivere ad una cistite. Probabilmente concomitava anche una prostatite, come il collega urologo ha recentemente accertato. Tutti gli esami della sfera andrologica andrebbero eseguiti più per una questione di salute generale che in connessione alla formazione che andrà indagata con l'ecografia. L'utilizzo in questa fase di antiinfiammatorio ed antibiotico ad ampio spettro è la soluzione migliore in attesa di ulteriori riscontri ecografici.
un caro saluto
Dr. Carlo Pastore
i disturbi riferiti sono a mio avviso da ascrivere ad una cistite. Probabilmente concomitava anche una prostatite, come il collega urologo ha recentemente accertato. Tutti gli esami della sfera andrologica andrebbero eseguiti più per una questione di salute generale che in connessione alla formazione che andrà indagata con l'ecografia. L'utilizzo in questa fase di antiinfiammatorio ed antibiotico ad ampio spettro è la soluzione migliore in attesa di ulteriori riscontri ecografici.
un caro saluto
Dr. Carlo Pastore
[#8]
Utente
Gentilissimi Dottori,
ecco ril risultato dell'ecotomografia scrotale:
Entrambi i didimi presentano regolari dimensioni e morfologia, senza alterazioni dell’ecostruttura parenchimale e dei contorni. Normale l’ilo vascolare. La coda dell’epididimo di destra è nettamente aumentata di volume, con un’area nodulare ipoecogena a limiti sfumati di mm 18x27, che si continua con la porzione prossimale dell’ansa epididimo referenziale. Al controllo color-doppler la zona descritta appare nettamente vascolarizzata. Il reperto pone sospetto di patologia infiammatoria verosimilmente specifica. Utile comunque il controllo a breve distanza di tempo. Normali il corpo e la testa dell’epididimo di destra e l’epididimo di sinistra. Non aspetti patologici a carico delle guaine.
E' pertanto possibile escludere una patologia tumorale? O potrebbe escluderla solo un esame istologico?
Grazie della vostra gradita considerazione e buon lavoro.
ecco ril risultato dell'ecotomografia scrotale:
Entrambi i didimi presentano regolari dimensioni e morfologia, senza alterazioni dell’ecostruttura parenchimale e dei contorni. Normale l’ilo vascolare. La coda dell’epididimo di destra è nettamente aumentata di volume, con un’area nodulare ipoecogena a limiti sfumati di mm 18x27, che si continua con la porzione prossimale dell’ansa epididimo referenziale. Al controllo color-doppler la zona descritta appare nettamente vascolarizzata. Il reperto pone sospetto di patologia infiammatoria verosimilmente specifica. Utile comunque il controllo a breve distanza di tempo. Normali il corpo e la testa dell’epididimo di destra e l’epididimo di sinistra. Non aspetti patologici a carico delle guaine.
E' pertanto possibile escludere una patologia tumorale? O potrebbe escluderla solo un esame istologico?
Grazie della vostra gradita considerazione e buon lavoro.
[#9]
Utente
Mi scuso, ma aggiungo altre poche domande:
E per quanto riguarda la “sospetta” patologia infiammatoria specifica, occorre che io sospenda l’attuale trattamento e faccia esami colturali appropriati? Come ad esempio urinocoltura, spemiocoltura e coltura del liquido prostatico? Esistono protocolli diagnostici e terapeutici ben definiti in casi come il mio?
Grazie della cortese attenzione e buon lavoro
E per quanto riguarda la “sospetta” patologia infiammatoria specifica, occorre che io sospenda l’attuale trattamento e faccia esami colturali appropriati? Come ad esempio urinocoltura, spemiocoltura e coltura del liquido prostatico? Esistono protocolli diagnostici e terapeutici ben definiti in casi come il mio?
Grazie della cortese attenzione e buon lavoro
[#10]
Utente
Mi scuso ancora, ma mi chiedo come mai nessun urologo, sin dall'inizio dei miei interventi, abbia ancora risposto ai miei dubbi.
Ho anche pubblicato il risultato dell'ecotomografia ma nessuno ancora risponde.
Mi chiedo se ci sia qualche problema tecnico nel forum o se non ci siano risposte ai miei dubbi.
Cari Saluti.
Ho anche pubblicato il risultato dell'ecotomografia ma nessuno ancora risponde.
Mi chiedo se ci sia qualche problema tecnico nel forum o se non ci siano risposte ai miei dubbi.
Cari Saluti.
[#11]
Caro Utente,
direi che la cosa migliore da fare è ritornare dal collega urologo che ha prescritto la terapia con le immagini ed il referto ecografico. Infatti è sempre opportuno che un singolo specialista segua una vicenda clinica. A mio giudizio si tratta di una patologia infiammatoria di cui si dovrebbe stabilire l'agente eziologico per una terpia mirata. Potrebbe essere utile effettuare la spermiocoltura e l'urinocoltura. E' altresi opportuno il monitoraggio stretto della patologia con una nuova ecografia tra circa un mese per verificare le risultanze della terapia ed eventuali modifiche della situazione.
Cari saluti, molto cordialmente
Carlo Pastore
direi che la cosa migliore da fare è ritornare dal collega urologo che ha prescritto la terapia con le immagini ed il referto ecografico. Infatti è sempre opportuno che un singolo specialista segua una vicenda clinica. A mio giudizio si tratta di una patologia infiammatoria di cui si dovrebbe stabilire l'agente eziologico per una terpia mirata. Potrebbe essere utile effettuare la spermiocoltura e l'urinocoltura. E' altresi opportuno il monitoraggio stretto della patologia con una nuova ecografia tra circa un mese per verificare le risultanze della terapia ed eventuali modifiche della situazione.
Cari saluti, molto cordialmente
Carlo Pastore
[#12]
Utente
Gentile Dottore,
ho già prenotato una visita con la stessa collega urologa. In quella sede prenoterò anche una seconda ecografia di monitoraggio per il 13/12/2006 (a esattamente un mese di distanza) con la stessa radiologa che ha eseguito la prima indagine. Nel frattempo mi cheidevo se può essere utile una visita infettivologica all'INMI Spallanzani.
Grazie per i preziosi suggerimenti e buon lavoro.
ho già prenotato una visita con la stessa collega urologa. In quella sede prenoterò anche una seconda ecografia di monitoraggio per il 13/12/2006 (a esattamente un mese di distanza) con la stessa radiologa che ha eseguito la prima indagine. Nel frattempo mi cheidevo se può essere utile una visita infettivologica all'INMI Spallanzani.
Grazie per i preziosi suggerimenti e buon lavoro.
[#15]
Utente
Gentile Dottore,
ho fatto la visita urologica di controllo. L'ipotesi confermata è sempre quella di un processo infiammatorio. Pur se il referto ecotomografico lascerebbe pensare ad un agente eziologico specifico, si è deciso di continuare la terapia, aspettare una altra ecografia di controllo e valutare poi l'opportunità della ricerca di un agente specifico mediante PCR e ricerca di due proteine specifiche (ESAT-6 e CFP-10)del M. Tubercolosis. Non è stata esclusa l'efficacia di una visita infettivologica. Speriamo bene.
Cordiali saluti
ho fatto la visita urologica di controllo. L'ipotesi confermata è sempre quella di un processo infiammatorio. Pur se il referto ecotomografico lascerebbe pensare ad un agente eziologico specifico, si è deciso di continuare la terapia, aspettare una altra ecografia di controllo e valutare poi l'opportunità della ricerca di un agente specifico mediante PCR e ricerca di due proteine specifiche (ESAT-6 e CFP-10)del M. Tubercolosis. Non è stata esclusa l'efficacia di una visita infettivologica. Speriamo bene.
Cordiali saluti
[#17]
Utente
Caro Dottore,
mi permetto di aggiungere, che stiamo indagando l'ipotesi più probabile, anche in considerazione del fatto che le dimensioni della massa sono regredite per effetto della terapia. Ho insistito per continuare la terapia così com'era senza dimezzare le dosi, visto che alcuni batteri, in bassa percentuale, diventano comunque resistenti e potrebbero "rianimare" l'infiammazione. E ho insistito per una visita infettivologica, perchè anche fare un test specifico per un micobatterio tubercolosis, non esclude altri agenti specifici. Credo infine, che un infettivologo unitamente agli altri colleghi,se il caso lo richiederà, possa instaurare una terapia specifica. Restano comunque di grande valore i suoi consigli e la sua considerazione, che sin dall'inizio mi hanno dato la serenità per lavorare "attivamente" sul mio caso. La terrò comunque aggiornata, in attesa della auspicata guarigione.
Cordialmente
mi permetto di aggiungere, che stiamo indagando l'ipotesi più probabile, anche in considerazione del fatto che le dimensioni della massa sono regredite per effetto della terapia. Ho insistito per continuare la terapia così com'era senza dimezzare le dosi, visto che alcuni batteri, in bassa percentuale, diventano comunque resistenti e potrebbero "rianimare" l'infiammazione. E ho insistito per una visita infettivologica, perchè anche fare un test specifico per un micobatterio tubercolosis, non esclude altri agenti specifici. Credo infine, che un infettivologo unitamente agli altri colleghi,se il caso lo richiederà, possa instaurare una terapia specifica. Restano comunque di grande valore i suoi consigli e la sua considerazione, che sin dall'inizio mi hanno dato la serenità per lavorare "attivamente" sul mio caso. La terrò comunque aggiornata, in attesa della auspicata guarigione.
Cordialmente
[#18]
Caro Utente,
innazitutto ringrazio per l'apprezzamento. Direi che, come scrivevo precedentemente, la conduzione (anche da parte sua) è ottimale. Sicuramente inoltre l'approccio multidisciplinare è auspicabile in ogni settore della medicina ed è utile integrare le conoscenze dei vari specialisti.
A presto, buona domenica
Carlo Pastore
innazitutto ringrazio per l'apprezzamento. Direi che, come scrivevo precedentemente, la conduzione (anche da parte sua) è ottimale. Sicuramente inoltre l'approccio multidisciplinare è auspicabile in ogni settore della medicina ed è utile integrare le conoscenze dei vari specialisti.
A presto, buona domenica
Carlo Pastore
Questo consulto ha ricevuto 18 risposte e 17.8k visite dal 13/10/2006.
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