Prostatite abatterica 25 anni
Salve, sono un ragazzo di 25 anni e da qualche mese la mia ''vita'' diciamo è cambiata. Premetto che sono sempre stato una persona attiva, fisicamente e sessualmente.
A seguito del riscontro di un emorroide, di una spondilartrosi diffusa ed un ernia a livello L5-S1 intraforaminale sinistra, sono iniziati anche problemi di natura urologica.
In particolare ciò che mi disturbava era un'insistente bisogno di dover urinare, accompagnato però da assenza di bruciore, ed un flusso delle urine normali.
Preciso che in questo periodo, soffrendo di una sorta di disturbo ossessivo-compulsivo, ho continuamente sfogato lo stress irrigidendo il pavimento pelvico.
In ogni caso mi rivolgo ad un urologo il quale mi prescrive un esame delle urine, un ecografia addomniale ed uno spermiogramma con uricoltura.
Il risultato dell'ecografia evidenzia una prostata di volume 20 cc con contorni regolari ed ecostruttura omogenera con un residuo post minzionale, definito fisiologico, di 30cc.
Confrontando questa ecografia con una effettuata nel 2018, l'unica differenza consta nel fatto che la prostata si è portata da 15cc ad un valore di 20cc.
Per quanto riguarda gli altri esami, dalle urine ed urinocoltura è uscito tutto nella norma; il problema essenzialmente si è presentato nello spermiogramma.
In particolare i valori risultano:
Volume: 2, 5
Concentrazione spermatica: 15 milioni/mL
Conta totale 37, 5 milioni/Vol
Motilità progressiva basale 8%
Motilità totale vasale 14%
Test vitalità (Eosina) 15%
Swelling test 20%
Leucociti 6 milioni/mL
I livelli di riferimento sono stati valutati in accordo con WHO, ed è risultata infine un astenozoospermia moderata.
Confrontando questi valori con quelli già presenti nel 2018, per fare un esempio la motilità progressiva dal 42% è scesa all'8%.
Tengo a precisare che il giorno prima dell'esame ho effettuato un po' di "petting" con la mia ragazza, senza però eiaculare.
Per quanto riguarda la spermiocoltura (effettuata successivamente ad un massaggio prostatico dell'urologo) non evidenzia positività a steptococchi, stafilococchi, enterobatteri e leviti.
In sostanza tutto nella norma.
In definitiva l'urologo mi ha confermato una prostatite abatterica, e mi ha avvertito sulla complessità di risoluzione del problema, prescrivendomi per il momento CurmalProst 500mg e Riflog.
Tutto ciò mi ha ulteriormente devastato psicologicamente; Ho diversi dubbi, in particolare:
1) Sarà possibile guarire?
2) Dovrò sempre aspettarmi una riacutizzazione?
3) L'ernia, le emorroidi e il continuo contrarre il pavimento pelvico possono aver provocato il tutto?
4) La cosa che mi preme di più riguarda eventuali deficit dell'elezione.
È possibile che con una prostatite abatterica, senza sintomi effettivamente dolorosi, se non il bisogno di urinare un po' più spesso, si verifichi impotenza? A detta dell'urologo questa può essere una possibilità, e ciò mi ha fatto ingigantire l'ansia.
GRAZIE MILLE IN ANTICIPO PER LA RISPOSTA
A seguito del riscontro di un emorroide, di una spondilartrosi diffusa ed un ernia a livello L5-S1 intraforaminale sinistra, sono iniziati anche problemi di natura urologica.
In particolare ciò che mi disturbava era un'insistente bisogno di dover urinare, accompagnato però da assenza di bruciore, ed un flusso delle urine normali.
Preciso che in questo periodo, soffrendo di una sorta di disturbo ossessivo-compulsivo, ho continuamente sfogato lo stress irrigidendo il pavimento pelvico.
In ogni caso mi rivolgo ad un urologo il quale mi prescrive un esame delle urine, un ecografia addomniale ed uno spermiogramma con uricoltura.
Il risultato dell'ecografia evidenzia una prostata di volume 20 cc con contorni regolari ed ecostruttura omogenera con un residuo post minzionale, definito fisiologico, di 30cc.
Confrontando questa ecografia con una effettuata nel 2018, l'unica differenza consta nel fatto che la prostata si è portata da 15cc ad un valore di 20cc.
Per quanto riguarda gli altri esami, dalle urine ed urinocoltura è uscito tutto nella norma; il problema essenzialmente si è presentato nello spermiogramma.
In particolare i valori risultano:
Volume: 2, 5
Concentrazione spermatica: 15 milioni/mL
Conta totale 37, 5 milioni/Vol
Motilità progressiva basale 8%
Motilità totale vasale 14%
Test vitalità (Eosina) 15%
Swelling test 20%
Leucociti 6 milioni/mL
I livelli di riferimento sono stati valutati in accordo con WHO, ed è risultata infine un astenozoospermia moderata.
Confrontando questi valori con quelli già presenti nel 2018, per fare un esempio la motilità progressiva dal 42% è scesa all'8%.
Tengo a precisare che il giorno prima dell'esame ho effettuato un po' di "petting" con la mia ragazza, senza però eiaculare.
Per quanto riguarda la spermiocoltura (effettuata successivamente ad un massaggio prostatico dell'urologo) non evidenzia positività a steptococchi, stafilococchi, enterobatteri e leviti.
In sostanza tutto nella norma.
In definitiva l'urologo mi ha confermato una prostatite abatterica, e mi ha avvertito sulla complessità di risoluzione del problema, prescrivendomi per il momento CurmalProst 500mg e Riflog.
Tutto ciò mi ha ulteriormente devastato psicologicamente; Ho diversi dubbi, in particolare:
1) Sarà possibile guarire?
2) Dovrò sempre aspettarmi una riacutizzazione?
3) L'ernia, le emorroidi e il continuo contrarre il pavimento pelvico possono aver provocato il tutto?
4) La cosa che mi preme di più riguarda eventuali deficit dell'elezione.
È possibile che con una prostatite abatterica, senza sintomi effettivamente dolorosi, se non il bisogno di urinare un po' più spesso, si verifichi impotenza? A detta dell'urologo questa può essere una possibilità, e ciò mi ha fatto ingigantire l'ansia.
GRAZIE MILLE IN ANTICIPO PER LA RISPOSTA
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Non è proprio tutto nella norma, la cospicua presenza di cellule infiammatorie (leucociti) nel liquido seminale è segno di una irritazione del tratto gentito urinario, in particolare della prostata, al di là della negatività degli esami colturali. uesto potrebbe anche giustificare il relativo scadimento della qualità del liquido seminale. Il quadro è giustamnte riferibile ad una prostatite abatterica, condizione ad andamento cronico oscillante, che alterna episodi di riattivazione con altri, anche prolungati, di relativo benessere. Giustamente il nostro Collega l'ha avvetita delle difficolta nell'individiare una terapia efficace, che può passare attraverso tentativi successivi. Per questo motivo è essenziale mantenere un costante e buon rapporto di comunicazione e fiducia con il proprio specialista.
<<<4) La cosa che mi preme di più riguarda eventuali deficit dell'elezione.>>>
Ovviamente noi le auguriamo di essere eletto ... (!) Per quanto riguarda i problemi di deficit erettile, questo posono essere collegati con una prostatite cronica, ma raramente in modo grave e meritevole di terapie specifiche. Soprattutto, non ci pensi troppo.
<<<4) La cosa che mi preme di più riguarda eventuali deficit dell'elezione.>>>
Ovviamente noi le auguriamo di essere eletto ... (!) Per quanto riguarda i problemi di deficit erettile, questo posono essere collegati con una prostatite cronica, ma raramente in modo grave e meritevole di terapie specifiche. Soprattutto, non ci pensi troppo.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Ex utente
Salve dottore, grazie mille per la risposta, e non le nascondo che con "le auguriamo di essere eletto" mi ha strappato un grande sorriso. In ogni caso, la terapia che l'urologo mi ha proposto è 1cp di Curmalprost alla mattina ed 1 supposta di topster la sera per circa 20 giorni. In questi giorni ammetto di averci pensato un po' e riguardando indietro ( 1 o 2 anni) ci sono stati più episodi di eiaculazione relativamente dolorosa, con fastidio durante la minzione. Molto probabilmente lo stress personale durante questo periodo è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. In ogni caso, conscio della stupidità della domanda, è possibile, in linea generale, che si possa verificare un infiammazione a carico della prostata senza che ciò implichi necessariamente una prostatite abatterica? Risentendomi con l'urologo, e a seguito di un controllo diretto alla prostata, mi è stato riferito che non è che si tratta di prostatite vera e propria, quanto più una sorta di congestione prostatica. Questa cosa ammetto che mi ha confuso un po', anche perchè leggendo qua e là noto che sono cose correlate ma differenti. In sostanza può questa situazione essere sporadica a causa di un infiammazione con conseguente aumento del volume prostatico (15 cc nel 2018 - 20cc nel 2021) oppure risulta essere necessariamente prostatite abatterica? So che trattandosi di un problema cronico dovrò portarlo con me per tutta la vita, tuttavia ammetto che una parte di me vorrebbe effettivamente non averci più a che fare.
[#3]
Puntualizzare troppo sulle definizioni è cosa assolutamente vana, così come sui cm in più o in meno delle misurazioni ecografiche. Il temine "congestione prostatica" in molte situazioni a noi piave addirittura di più dell'abusata definizione di "prostatite cronica". La terapia che sta seguendo è tutto sommato molto comune, anche se di integratori ne esistono a decine ed ognuno di noi ne ha uno diverso nella penna ... Ricordi comunque che in quete situazioni, più che i farmaci e gli integratori, è l'adozione di uno stile di vita il più regolare possibile.
[#4]
Ex utente
Gentilissimo dottore, diciamo che più o meno ho capito la situazione. Proverò a prenderla in maniera più tranquilla, cercando di migliorare alimentazione, stile di vita, con riduzione dello stress. In ogni caso, a suo parere trova sensato ripetere esami quali ecografia all'addome e spermiogramma una volta conclusa la terapia proposta dall'urologo? E ancora, laddove non dovessi riscontrare miglioramenti indagare ulteriormente con ad esempio test di Stamey o uroflussometria? Ultimissima cosa.. eventuali problemi di erezione si avrebbero esclusivamente in fase acuta oppure in linea generale? Grazie mille in anticipo per la risposta.
[#5]
Trova sensato ripetere esami quali ecografia all'addome e spermiogramma una volta conclusa la terapia proposta dall'urologo?
Questo sarebbe meglio che lo definisse il Collega che la sta seguedo.
Indagare ulteriormente con ad esempio test di Stamey.
Non ci abbiamo mai creduto molto, in casi rari ha avuto un ruolo decisvo nella prosecuzione delle cure. Lei non ci pare abbia riferito problemi di flusso, comunque non vi è un'indicazione precisa
Eventuali problemi erettivi hanno una presentzione assolutamente variabile.
Questo sarebbe meglio che lo definisse il Collega che la sta seguedo.
Indagare ulteriormente con ad esempio test di Stamey.
Non ci abbiamo mai creduto molto, in casi rari ha avuto un ruolo decisvo nella prosecuzione delle cure. Lei non ci pare abbia riferito problemi di flusso, comunque non vi è un'indicazione precisa
Eventuali problemi erettivi hanno una presentzione assolutamente variabile.
[#6]
Ex utente
Salve dottore, mi scuso se torno a disturbarla in merito al mio problema. Sto assumendo ormai già da 5 giorni le supposte topster insieme all'integratore curmalprost. In ogni caso, ho notato in questi giorni che le feci risultano abbastanza dure ( a palline per intenderci) con qualche macchia rossa ( poche, si e no 3 o 4 macchie ) e vedo che risulta presente una sorta di schiuma bianca oleosa. Questa situazione può essere associata all'uso delle supposte? Diciamo che inizialmente il dottore mi aveva prescritto il Riflog, il quale ho sospeso per un intensissimo bruciore anale; per quanto riguarda il topster essenzialmente oltre al problema sopracitato vi è la.presenza di una sorta di indolensimento nella zona dell'ano. La cura mi è stata prescritto per 20giorni. A suo parere, tutta la sintomatologia è normale dato l'utilizzo della supposta? Inoltre , leggendo qua e là ho visto che il topster non viene tipicamente dato per un uso prolungato, quanto più per 7-10giorni. Come la vede una cura con topster di 20 giorni? Lunga, oppure rispetta un numero tipicamente comune? Grazie mille
[#7]
Le indicazioni principali di questo prodotto in supposte non sono urologiche, ma sono rivolte alle infiammazioni dell’ultima parte dell’intestino (retto). Si immagina che principio attivo cortisonico venga assorbito dalla parete intestinale e raggiunga in qualche modo la prostata. Gli organi sono addossati l’uno all’altro, ma come e quanto avvenga questo assorbimento, può capire che sia molto variabile ed imprevedibile. Pertanto si tratta di un trattamento palliativo, è ovvio che se manifesta effetti collaterali fastidiosi non è il caso di insistere più di tanto.
[#8]
Ex utente
Salve, purtroppo torno a disturbarla aggiornando la situazione. Sto continuando la cura, ho notato essenzialmente che il sintomo del bisogno di urinare si è leggermente alleviato. In realtà devo dire che se effettivamente ci penso allora il sintomo si presenta, altrimenti se sono indaffarato o faccio tutt'altro, i sintomi si annullano. In ogni caso, ho un dubbio nei confronti di ciò che ha portato alla manifestazione di tali sintomi. In particolare i sintomi, come già ho scritto, si sono manifestati a seguito di contrazioni continue e spasmodiche del pavimento pelvico a seguito di una proctoscopia eseguita (alla quale non ero minimamente preparato.. al punto che tremavo) per ricercare emorroidi ( di I grado senza effettiva evidenza clinica). Può l'indelicatezza del proctologo, lo stress improvviso, e il proctoscopio stesso ad aver provocato la.manifestazione di questi sintomi? Magari andando proprio ad infiammare la prostata? Non ho mai avuto problemi di questo genere, è inverosimile a mio parere che il giorno prima della visita stessi bene, mentre il giorno dopo ho iniziato ad avvertire lo stimolo continuo di urinare. Non ho dolori, non ho bruciore alla minzione nè nulla, ho semplicemente questo sintomo che mi porto dal giorno della visita proctologica.
[#10]
Ex utente
Salve dottore, in merito alla risposta, nel caso dovesse sussistere questa relazione causa-effetto, è plausibile che la risoluzione avvenga in un arco temporale di mesi? Oppure si sarebbe dovuta risolvere in qualche giorno? Inoltre i leucociti nello spermiogramma, sono comunque pari a 6 invece che 1. Questo indica un coinvolgimento diretto della prostata oppure potrebbe essere comunque una conseguenza del problema che precedentemente le ho citato? Grazie, e mi scuso per il continuo disturbo
[#12]
Ex utente
Salve, essenzialmente ho effettuato la visita dal proctologo perchè a seguito di un periodo di stitichezza sentivo una sorta di escrescenza a livello dell'ano. Il fastidio era puramente per la presenza, non mi doleva nè nulla. La visita, che ammetto mi aspettavo un po' diversa( immaginavo soltanto un esplorazione digitale) , ha evidenziato una piccola emorroide interna ad uno stadio poco più del I, provocata a detta sua dell'episodio di stitichezza. Come cura ho preso il proktis.
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 7.4k visite dal 23/09/2021.
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