Tumore prostata

HO 68 ANNI, a 60 operato di prostatectomia x adenocarcinoma prostatico tipo acinare, sede zona periferica bilaterale prevalente lobo destro Gleason 7 (4+3) apice infiltrato dalla neoplasia con margine chinato indenne collo vescicale non infiltrato estensione extra-prostatica sede posteriore destra non focale, e limitata a poche strutture ghiandolari in sede posteriore sinistra focale, margini negativi invasione vescichette seminali non presente, invasione perineurale non identificata linfonodi esaminati 8 - positivi ZERO staging patologico (pYNM) : pT3A pNO
fatto PET COLINA 2015 2018 NEGATIVA
nel 2020 PET PSMA NEGATIVA, ripetuta 2021 POSITIVA.
COMPARSA VEROSIMILE MILLIMETRICO LINFONODO IPERATTIVO IN SEDE OTTURATORIA SX (SUV max 4) Controlli PSA periodici con rialzo e retrocessione continua sino a genn.
2021
01 settembre 2021 fatto RADIOTERAPIA trattamento radiante non isocentrico sterotassico, ipofrazionato Cyberknife
DOMANDA l'ONCOLOGO mi ha prospettato che qualunque sarà il risultato dovrò sottopormi a cure:
1) terapie ormonali
2) oppure Orchiectomia
a quali effetti di ciascuna opzione potrò andare incontro, e quale delle è la soluzione ottimale per RALLENTARE il processo metastico?
[#1]
Dr. Alessandro Sciarra Urologo 632 36
Buongiorno,
parliamo di un adenocarcinoma prostatico ad alto rischio con estensione extraprostatica al momento della prostatectomia radicale.
Corretto in questi casi eseguire una radioterapia esterna post chirurgica considerando sia l'estensione extraprostatica che l'aggressività' del tumore, per elevato rischio di progressione.
Diverso e' il concetto di terapia sistemica ormonale od orchiectomia
1. terapia ormonale significa dei farmaci che determinano l'azzeramento dei livelli del testosterone, ormone che stimola la crescita del tumore. Sono farmaci che vengono somministrati con cadenza mensile o trimestrale
2. orchiectomia bilaterale non credo che ci siano ancora dei centri in Europa che eseguono questo trattamento. Produce gli stessi effetti della terapia medica descritta ( azzeramento dei livelli del testosterone) e generalmente e' stata completamente sostituita dalla terapia medica ormonale. Non ha dimostrati vantaggi come controllo della malattia rispetto alla terapia medica
3. a differenza della radioterapia esterna che viene eseguita dopo chirurgia indipendentemente dai livelli del PSA o evidenza radiologica di residuo o progressione di malattia, la terapia ormonale viene somministrata solo se e' presente un importante e veloce aumento del PSA totale o se vi e' evidenza di progressione a distanza di malattia alla PET ( metastasi a distanza). In assenza di questi segni non deve essere eseguita una terapia medica ormonale di blocco androgenico e non esiste alcuna raccomandazione da linee guida od evidenza scientifica a favore del suo utilizzo.
Al contrario, un uso non giustificato di questa terapia, oltre a produrre effetti collaterali sul paziente sia metabolici che di demineralizzazione ossea, potrebbe velocizzare una resistenza del tumore nei confronti di queste terapie che vanno utilizzate al momento giusto.

Quindi:
- se i valori del PSA totale rimangono inferiori al limite di 0.2 ng/ml, o hanno un aumento lento con tempo di raddoppiamento superiore a 10 mesi senza evidenza radiologica di localizzazioni di malattia, non deve essere utilizzata una terapia ormonale di blocco androgenico ( ne' una orchiectomia)
- se invece il PSA aumenta velocemente con tempo di raddoppiamento inferiore o uguale a 10 mesi o e' presente evidenza di progressione radiologica di malattia alla PET di controllo periodico, vi e' indicazione a questa terapia.
In questo secondo caso la malattia prostatica non sara' più' curabile ma solo controllabile attraverso queste terapie che sono in grado di cronicizzare e rallentare a volte per molti anni la progressione. Questo effetto si raggiunge se si utilizzano queste terapie al momento giusto ed in sequenza. Se invece si anticipa inutilmente il loro uso, comunque il paziente non raggiungerà' una cura definitiva e l'effetto cronicizzate sara' meno valido

Un cordiale saluto

Prof Alessandro Sciarra

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

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Utente
Utente
Prof.Sciarra,buongiorno,
la ringrazio vivamente di cuore per la pronta risposta.
Farò tesoro di quanto da Lei illustrato nella risposta, in questi casi il difficile per noi pazienti è trovare il medico giusto che possa risolvere o alleviare il percorso della malattia, continuerò nella ricerca.

Grazie di nuovo e buona giornata e buon lavoro .
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