Calcolo renale di 4 millimetri

L'espulsione spontanea di un calcolo urinario è sempre imprevedibile per tempi e modalità, ma certamente nel suo caso le piccole dimensioni rendono la cosa molto probabile. Dobbiamo però dire che i consigli che le sono stati impartiti non corrispondono alle odierne abitudini di buona parte degli urologi. In particolare noi siamo sostanzialmente contrari a questi carichi di acqua. Il calcolo certamente non progredisce per la spinta posteriore del flusso di urine, ma solo se le pareti dell'uretere sono sufficientemente compiacenti da permetterne il passaggio. Inoltre il carico d'acqua rischia di appesantire il rene e causare dolore inutilmente. La compiacenza del'uretere è favorita dalla cosiddetta "terapia espulsiva" combinata, di cui parliamo in questo nostro articolo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html

Ovviamente se il dolore persiste e ad un controllo ecografico successivo il calcolo è ancora presente, non è il caso di soffrire a tempo indeterminato ed è opportuno pensare ad una risoluzione endoscopica, peraltro molto semplice. Così come abbiamo visto espellere inaspettatamente calcoli di più di un cm, ci è successo di dover operare calcoli di 2-3 mm che non volevano saperne di venire alla luce.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

Buongiorno Dottore la ringrazio per la sua risposta, in effetti le prime terapie (bere tanta acqua Sant'Anna e prendere Buscopan per 4 giorni) mi sono state consigliate dal chirurgo che ha effettuato l'ecografia. Lunedì ho contattato un urologo, poiché la notte prima avevo come una sorta di cistite e andavo ad urinare ogni 5 minuti senza fare granché.
L'urologo mi ha prescritto OMNIC una pasticca la sera e la mattina CITROLIT per un mesetto, più un esame delle urine e urinocoltura la prossima settimana. Inoltre tra una decina di giorni ripeterò l'ecografia.
Attualmente alterno giorni in cui sto bene e giorni in cui avverto un leggero fastidio nella zona del rene sinistro.
Ho anche una pesantezza nei testicoli dovuti al fatto che sono quasi 10 giorni che non ho rapporti sessuali con mia moglie, ho anche provato a masturbarmi 3 giorni fa senza esito.
Grazie

Quando c'è un calcolo in progressione, la comparsa di disturbi irritativi vescicali corrisponde quasi sempre all'impegno del calcolo nell'ultimo cm, ovvero lo sbocco dell'uretere in vescica. Purtroppo questi sintomi sono spesso confusi con "cistite" e tratti con antibiotici, che ovviamente non possono avere alcuna efficacia. Osservare l'uscita del calcolo con le urine è poi assai meno frequente di quanto si possa pensare, tantopiù se il calcolo è piuttosto piccolo. Certo è che se la scomparsa repentina di ogni fastidio induce all'ottimismo, in ogni caso è sempre saggio ripetere l'ecografia dopo un paio di settimane, poichéla prudenza non è mai troppa.

Buongiorno Dottore, giusto per aggiornarla che venerdì scorso fortunatamente ho espulso il calcolo...ad oggi avverto ancora un leggero fastidio al pene, ho portato sabato mattina il calcolo a farlo analizzare ed ora ho fatto le analisi delle urine e urinocoltura. Lunedì prossimo ripeto l'ecografia e su indicazioni dell'urologo devo proseguire per un mesetto a prendere il Citrolit (cosa da ripetere ogni 3/4 mesi).
Grazie