Stent ureterale e infezioni vie urinarie
Buonasera, mio padre di anni 85, diabetico, iperteso, periodicamente è costretto, causa calcoli in uretere, ad interventi in ospedale di litotrissia endoscopica che comportano un certo periodo di convivenza con stent ureterale.
L'ultimo episodio è stato particolarmente pesante: ostruzione uretere sx, febbre alta con brividi conseguente ad infezione e creatinina schizzata a 4.70.
In ospedale dove è rimasto per circa 8gg, dopo inserimento stent (il calcolo è ancora in sede e non è stato rimosso), lo hanno sottoposto ad idratazione, terapia antibiotica, somministrazione di albumina (urinocoltura ed emocoltura negative).
Nel frattempo, il diabete è andato fuori controllo ed è stato costretto a fare insulina che prima non faceva.
È stato dimesso senza febbre, con diagnosi di IRC e anemia secondaria per la quale gli è stata prescritta Epo dal nefrologo.
Tornato a casa, dopo qualche giorno è ricomparsa febbre, e dietro prescrizione urologo che lo ha seguito in ospedale, è da giorni 5 in terapia antibiotica con cefixoral 400 ma la febbricola persiste.
Dagli ultimi esami effettuati, la creatinina per la quale normalmente viaggia intorno a 2.4 è rientrata a 2.03.
Al netto della complessità del caso, attualmente ció che mi preoccupa è la febbre.
Può quest'ultima derivare da infezione legata al posizionamento dello stent?
E nel caso in cui non si risolvesse con attuale terapia antibiotica come sarebbe opportuno procedere?
In attesa di un cortese riscontro, cordiali saluti.
L'ultimo episodio è stato particolarmente pesante: ostruzione uretere sx, febbre alta con brividi conseguente ad infezione e creatinina schizzata a 4.70.
In ospedale dove è rimasto per circa 8gg, dopo inserimento stent (il calcolo è ancora in sede e non è stato rimosso), lo hanno sottoposto ad idratazione, terapia antibiotica, somministrazione di albumina (urinocoltura ed emocoltura negative).
Nel frattempo, il diabete è andato fuori controllo ed è stato costretto a fare insulina che prima non faceva.
È stato dimesso senza febbre, con diagnosi di IRC e anemia secondaria per la quale gli è stata prescritta Epo dal nefrologo.
Tornato a casa, dopo qualche giorno è ricomparsa febbre, e dietro prescrizione urologo che lo ha seguito in ospedale, è da giorni 5 in terapia antibiotica con cefixoral 400 ma la febbricola persiste.
Dagli ultimi esami effettuati, la creatinina per la quale normalmente viaggia intorno a 2.4 è rientrata a 2.03.
Al netto della complessità del caso, attualmente ció che mi preoccupa è la febbre.
Può quest'ultima derivare da infezione legata al posizionamento dello stent?
E nel caso in cui non si risolvesse con attuale terapia antibiotica come sarebbe opportuno procedere?
In attesa di un cortese riscontro, cordiali saluti.
Lo stent è stato inserito proprio per facilitare lo scarico dal rene ostruito. Purtroppo queste situazioni sono talmente fragili che è sufficiente l'intervento endoscopico, per cauto che questo possa essere, per scatenare complicazioni. Lei non ci riferisce quanto sia alta questa "febbre", possiamo pensare non molto se si è pensato di trattarla con un antibiotico a largo spettro. In queste condizioni e con una creatininemia stabilizzata si potrà pensare appena possibile di intervenire sul calcolo e risolvere definitivamente almeno questo problema.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

Utente
Grazie per la cortese disponibilità; la febbre oscilla tra 37 e i 37.5 ma si accompagna ad un fastidioso mal di testa e ad uno strano disturbo consistente in fitte dolorose all'orecchio che mio padre ha sempre accusato in analoghe circostanze e trattato risolvendo con un ciclo di levofoxacina.
Come immaginavamo, si tratta di una febbricola che non ostacola più di tanto il completamento del trattamento endoscopico.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 9.4k visite dal 08/09/2021.
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