Coliche renali recidive da due anni

Buongiorno.

Ho un problema di coliche renali.

Circa 2 anni fa ho avuto un episodio, con ricovero in PS dove all'ecografia non è stato trovato nulla, dopo una notte di ricovero sono stata dimessa.

Da allora ogni 2 o 3 mesi ho episodi dolorosi, tipo scosse elettriche sempre e solo al rene destro, talmente dolorose da fare fatica a respirare.
Poche ore dopo le coliche mi sembra che l'urina sia torbida e di vedervi dei piccoli cristalli.

Oltre a ripetute ecografie (tutte negative tranne una che dice "microlitiasi") ho fatto anche tac con mezzo di contrasto e risonanza magnetica, entrambe negative, però voglio fare notare che tali esami sono stati eseguiti quando le coliche erano passate già da giorni.


Ho 36 anni, nessun'altra patologia e non prendo farmaci.

Già di mio bevo più di due litri di acqua al giorno, ma in corrispondenza degli episodi ho moltissima sete, arrivando anche a bere più di 4 litri al giorno (durante la notte finisco almeno una bottiglia d'acqua da 2 litri, svegliandomi ogni poco per bere).


Nessuno mi ha dato una diagnosi, ne detto da cosa possano dipendere queste coliche, se calcoli o renella o se ci siano altre possibilità.


Visto che non ho un urologo o nefrologo di fiducia, ed ho già svolto tutti questi esami senza risultati, quali potrebbero essere i prossimi passi?
Vorrei arrivare almeno ad una diagnosi se non a risolvere il problema.


Durante le visite mi hanno detto che poteva essere la schiena o altri organi, tutte ipotesi che dopo altri esami sono state escluse.


Nei vari esami è sempre stata evidenziato un livello di vitamina D molto basso (22-17 mg/ml), potrebbe essere correlato in qualche maniera con questi episodi?


Grazie del vostro prezioso aiuto o consiglio.
Cordiali saluti,
Claudia
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
La negatività della TAC esclude oltre ogni possibile dubbio la presenza di calcoli significativi od altre alterazioni renali. Anche i suoi disturbi (scosse?) non paiono essere tipici per il dolore renale. L’ipotesi che si tratti di un problema neurologico da irritazione dei nervi lombari parrebbe essere l’ipotesi piú sostenibile ed è ben noto che queste situazioni non causano alterazioni significative degli accertamenti. Talora la diagnosi è esclusivamente clinica e si basa su una visita diretta molto attenta. A distanza non possiamo quindi dire molto di più. Altra cosa ed apparentemente slegata dal resto sono queste crisi di sete, che forse varrebbe la pena di inquadrare dal punto di vista endocrinologico.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
La ringrazio moltissimo per la cortese e attenta risposta. Investigherò appena possibile anche la strada neurologica allora.
Nel frattempo posso chiederle/vi due cose per chiarire ogni dubbio di natura renale perfavore e per togliermi questo pensiero?
1) in base alla sua esperienza, le risulta possibile che subito dopo coliche renali i cristalli/sabbia/nefrolitiasi possano essere espulsi in tempi relativamente brevi, così da mostrare una tac fatta settimane dopo negativa? Le mie risonanze, tac ed ecografie erano state tutte fatte settimane dopo i dolori e mi chiedo se potessi aver già espulso i fantomatici piccoli calcoli. Il dolore non so descriverlo bene ma di certo è estremo.

2) le risulta possibile/frequente/ragionevole una qualche connessione tra predisposizione alla calcolosi e vitamina D costantemente troppo bassa?

Grazie ancora di tutta la sua disponibilità. Offrite un servizio prezioso. Cordiali saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
1) Tutto può darsi, ma che questo sia avvenuto costantemente in tutte le occasioni è ben poco verosimile.
2) Il collegamento esiste in via teorica, certo che una ipercalciuria da ipovitaminosi D dovrebbe manifestarsi in modo più concreto e non così sfuggente.