Ipertrofia prostatica benigna

Ho 69 anni, da quando ne avevo 50 a seguito di alcuni fastidi minzionali mi è stata riscontrata un ipertrofia prostatica benigna, allora curata con antibiotici non ho avuto piu grossi problemi.
Adesso a distanza di quasi 20 anni, a seguito della difficoltà ad urinare L'Urologo dopo una accurata visita mi a prescritto delle analisi, risultato: valore psa.
14, 70, ulteriteriore visita con esami:ecografia prostatica, ecografia peniena ed uroflussometria.
Esito svuotamento della vescica incompleto.
Cura per tre mesi con antibiotico, urorec e produxen finito il ciclo rifaccio gli esami con valore PSA da 14, 70 a 5, 70.
Richiedo consulto e visita all'Urologo, diagnosi PSA ancora alto deve continuare per altri tre mesi la cura.
Chiedo cortesemente se questa terapia è efficace e se potrebbe in qualche modo causarmi ulteriori problemi fisici o gastrointestinali.
Ringrazio e saluto cordialmente.
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Dr. Alessandro Sciarra Urologo 616 36
Buongiorno,
la condotta da lei riferita mi lascia sorpreso.
1. una ipertrofia prostatica e' un ingrandimento benigno della prostata e non si cura con antibiotici. Gli antibiotici devono essere utilizzati solo se si associa una infezione dimostrata ad esami colturali quali urinocoltura e spermiocoltura. La terapia medica dell'iperplasia prostatica e' con farmaci alfa 1 bloccanti ( es silodosina, tamsulosin, alfuzosina) che favoriscono lo svuotamento vescicale e possono ridurre il danno funzionale sulla vescica causata dalla ipertrofia prostatica, e inibitori della 5 alfa redattasi ( finasteride o dutasteride) che bloccano la crescita della prostata
2. un PSA oltre 2.5 , in questo caso oltre 10 ng/ml , puo' essere molto sospetto per una concomitante neoplasia. non bisogna cercare di abbassarlo con antibiotici e altri farmaci descritti ma bisogna in tempi brevi fare accertamenti per sapere se e' presente una neoplasia. Gli accertamenti raccomandati sono una risonanza magnetica multiparametrica della prostata ( non più' una ecografia transrettale) ed una biopsia mirata sulla base della RM. Perdere tempo in caso di tumore puo' ridurre le possibilità' di cura.
Questo secondo punto e' molto importante e' in generale e' terribile sapere che ancora in caso di un PSA alto si va' avanti per mesi con terapie antinfiammatorie o antibiotiche invece di velocemente procedere ad accertamenti che in caso di neoplasia possono salvare la vita.

Un cordiale saluto

Prof Alessandro Sciarra

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

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Utente
Utente
Dott. Sciarra Buonasera, rigrazio per le sue risposte chiare e precise. Volevo chiarire che l'antibiotico lo assumo soltanto 5gg.al mese, e credo come dice anche lei che ci sia in corso,oltre all'ipertrofia prostatica una sorta di infiammazione causata dalla difficoltà a svuotare completamente la vescica. Comunque prenderò in considerazione l'esame di risonanza magnetica,le chiedo soltanto se basta soltanto una risonanza magnetica prostatica senza biopsia o sono due esami dipendenti l'uno dall'altro. Ringrazio e saluto cordialmente...
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Dr. Alessandro Sciarra Urologo 616 36
Buongiorno
Se la rm multiparametrica della prostata evidenzia aree sospette per neoplasia indicate come PIRADS 3-5 va comunque fatta la biopsia su quelle aree
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