Chemioterapia adiuvante
Egregi Dottori,
mio padre di 78 anni (176cm x 70kg, in ottime condizioni fisiche per l’età) ha subito il 23 aprile 09 una TURB:
Reperto macroscopico
A) neoformazione vescicale retromeatale : frammenti bianco-grigiastri friabili di cm 1x1 in aggregato.
B) base di impianto : frammento grigiastro di mm 4
Giudizio diagnostico
A) Carcinoma uroteliale papillare non invasivo della vescia. Grading sec. WHO: basso grado.
B) Tessuto fibromuscolarre con diffusi effetti dermocoagulativi..
Per diminuire le probabilità di recidiva gli è stato consigliato (e non “imposto”) un ciclo di MMC di 8 settimane (1 instillazione a settimana).
Dato che mio padre non l’ha presa molto bene (temo delle ripercussioni a livello psicologico), tenuto anche conto degli effetti collaterali della terapia e del basso grado del carcinoma vorrei sapere di quanto percentualmente tale trattamento diminuisce il rischio di recidiva e aumenta il tasso di sopravvivenza (es: senza trattamento 50% di recidiva e sopravvivenza a 10 anni 60%; con trattamento 90% di recidiva e sopravvivenza a 10 anni 80%).
In buona sostanza è comunque utile/necessario che si sottoponga a questa terapia? E non sarebbe in alternativa meno dannoso (per effetti collaterali) l'instillazione del bacillo di Calmette-Guérin (BCG) piuttosto che la radioterapia?
Vi ringrazio infinitamente per l’attenzione e Vi chiedo la cortesia di una risposta urgente in quanto già dai primi di giugno dovrebbe iniziare la terapia MMC.
Grazie ancora. Cordiali Saluti
mio padre di 78 anni (176cm x 70kg, in ottime condizioni fisiche per l’età) ha subito il 23 aprile 09 una TURB:
Reperto macroscopico
A) neoformazione vescicale retromeatale : frammenti bianco-grigiastri friabili di cm 1x1 in aggregato.
B) base di impianto : frammento grigiastro di mm 4
Giudizio diagnostico
A) Carcinoma uroteliale papillare non invasivo della vescia. Grading sec. WHO: basso grado.
B) Tessuto fibromuscolarre con diffusi effetti dermocoagulativi..
Per diminuire le probabilità di recidiva gli è stato consigliato (e non “imposto”) un ciclo di MMC di 8 settimane (1 instillazione a settimana).
Dato che mio padre non l’ha presa molto bene (temo delle ripercussioni a livello psicologico), tenuto anche conto degli effetti collaterali della terapia e del basso grado del carcinoma vorrei sapere di quanto percentualmente tale trattamento diminuisce il rischio di recidiva e aumenta il tasso di sopravvivenza (es: senza trattamento 50% di recidiva e sopravvivenza a 10 anni 60%; con trattamento 90% di recidiva e sopravvivenza a 10 anni 80%).
In buona sostanza è comunque utile/necessario che si sottoponga a questa terapia? E non sarebbe in alternativa meno dannoso (per effetti collaterali) l'instillazione del bacillo di Calmette-Guérin (BCG) piuttosto che la radioterapia?
Vi ringrazio infinitamente per l’attenzione e Vi chiedo la cortesia di una risposta urgente in quanto già dai primi di giugno dovrebbe iniziare la terapia MMC.
Grazie ancora. Cordiali Saluti
[#1]
caro utente mi trovo in accordo con i colleghi nel consigliarle il ciclo di istillazioni con MMC, tale terapia ha lo scopo non solo di ridurre le recidive ma anceh quello di ridurre la progressione della malatta da superficiale ad infiltrante
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
[#2]
Utente
La ringrazio molto per il consiglio e la celerità.
Vorrei però capire (sia pur su base statistica) di quanto questo trattamento può ridurre il rischio di recidive e la progressione della malattia da superficiale ad infiltrante, nonchè di quanto tempo aumenta il presentarsi di tali effetti. Tutto ciò al fine di decidere se lasciare mio padre sereno dal punto di vista psicologico e fisico (evitando le instillazioni)almeno per qualche anno....
Grazie ancora
Cordiali Saluti
Vorrei però capire (sia pur su base statistica) di quanto questo trattamento può ridurre il rischio di recidive e la progressione della malattia da superficiale ad infiltrante, nonchè di quanto tempo aumenta il presentarsi di tali effetti. Tutto ciò al fine di decidere se lasciare mio padre sereno dal punto di vista psicologico e fisico (evitando le instillazioni)almeno per qualche anno....
Grazie ancora
Cordiali Saluti
[#4]
Utente
Gentile Dott. Quarto,
le informazioni del Reperto macroscopico sono quelle già riportate:
A) neoformazione vescicale retromeatale : frammenti bianco-grigiastri friabili di cm 1x1 in aggregato.
B) base di impianto : frammento grigiastro di mm 4
Aggiungo la descrizione dell' intervento:
Uretra regolare. Adenomatosi prostatica poco ostruente.
OOUU regolari. A livello retromeatale dx a 1 cm dallo stesso esiste una neoformazione vegetante di aspetto superficiale, sessile che viene resecata con base d' impianto a parte. Altre piccolissime neoformazioni a praticello sono presenti intorno alla pricipale. DTC delle stesse e della base della neoformazione principale. Catetere di Bard 20 ch., cistolcisi chiara.
Aggiungo inoltre l' esito dell' eco addome completo (preintervento):
Formazione polipoide della base vescicale a destra, adiacente meato uretrale dx, con estensione massima di 1,3 cm, non mobile al variare del decubito, di verosimile pertinenza parietale e natura evolutiva. Non apprezzabili alterazioni parenchimali focali a carico di fegato milza pancreas e reni. Formazione litiasica endocolecistica di 1,3cm. Vie escretrici urinarie. Vie biliari non dilatate. Diametro max della ghiandola prostatica di 5,4cm. Aorta con calibro di norma. Assenza di raccolte. Assenza di linfonodi eccedenti il centimetro.
Spero di averLe fornito le informazioni necessarie e attendo sua risposta ringraziandola fin d' ora. Saluti
le informazioni del Reperto macroscopico sono quelle già riportate:
A) neoformazione vescicale retromeatale : frammenti bianco-grigiastri friabili di cm 1x1 in aggregato.
B) base di impianto : frammento grigiastro di mm 4
Aggiungo la descrizione dell' intervento:
Uretra regolare. Adenomatosi prostatica poco ostruente.
OOUU regolari. A livello retromeatale dx a 1 cm dallo stesso esiste una neoformazione vegetante di aspetto superficiale, sessile che viene resecata con base d' impianto a parte. Altre piccolissime neoformazioni a praticello sono presenti intorno alla pricipale. DTC delle stesse e della base della neoformazione principale. Catetere di Bard 20 ch., cistolcisi chiara.
Aggiungo inoltre l' esito dell' eco addome completo (preintervento):
Formazione polipoide della base vescicale a destra, adiacente meato uretrale dx, con estensione massima di 1,3 cm, non mobile al variare del decubito, di verosimile pertinenza parietale e natura evolutiva. Non apprezzabili alterazioni parenchimali focali a carico di fegato milza pancreas e reni. Formazione litiasica endocolecistica di 1,3cm. Vie escretrici urinarie. Vie biliari non dilatate. Diametro max della ghiandola prostatica di 5,4cm. Aorta con calibro di norma. Assenza di raccolte. Assenza di linfonodi eccedenti il centimetro.
Spero di averLe fornito le informazioni necessarie e attendo sua risposta ringraziandola fin d' ora. Saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.9k visite dal 20/05/2009.
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