Tuip: possibilità riuscita, rischi erezione

Buongiorno.
Ho 50 anni, un passato di prostatite risalente al 2013, curata con antibiotici e cortisone (Tavanic, Topster).
Assumo alfalitici (Xatral, ora Urorec) dal 2013.
Negli ultimi mesi il flusso dell'orina è notevolmente diminuito e faccio fatica spesso a iniziare la minzione, che procede a schizzi, lasciandomi senso di incompleto svuotamento.
L'urologo mi ha sottoposto a cistoscopia con il seguente risultato:

Introduzione dle cistoscopio flessibile storz che 22 facile.
Uretra ndn con note diffuse di flogosi.
Prostata a margini convessi; collo vescicale beante; vescica di forma e dimensioni normali; sbocchi uretrali dx e sx in sede normo beanti ed eiaculanti.
La loggia prostatica ed il collo vescicale sono sede di intensi fenomeni flogistici che si traducono in atteggiamento spastico del collo stesso iperemico e facilmente sanguinante".


Mi è stato prescritto antibiotico (Unixime) per 1 settimana, Topster (8 gg.
), Urorec e due compresse di Permixon al giorno 8 per 30 gg.
Poi 1 Permixon al giorno).
Finora, dopo 20 gg. dalla cistoscopia e dall'inizio del trattamento, i risultati sono scarsi.
Secondo il mio urologo l'infiammazione del collo vescicale sconsiglierebbe il ricorso alla Tuip.
E' vero questo in assoluto?
Una domanda in generale, sempre che debba sottopormi a Tuip: si tratta di un intervento con buone possibilità di riuscita e buone possibilità di restituire una vita normale a livello sociale (uscire, vedere un film al cinema)?
Ferma restando l'inevitabile effetto dell'eiaculazione retrograda (che ho già con l'Urorec che assumo) è vero, però, che dopo Tuip c'è un altissimo rischio di non poter più avere un'erezione e un rapporto sessuale decente?
Grazie delle risposte
[#1]
Dr. Alessandro Sciarra Urologo 621 36
Buongiorno,
l'incisione del collo vescicale e della prostata TUIP e' generalmente un intervento poco utilizzato se non per sclerosi del collo vescicale istruttiva resistenti alla terapia con alfa litici ( alfuzosina, silodosina, tamsulosina o altri). Nel caso alla sclerosi del collo vescicale si associ anche una ipertrofia prostatica, la sola incisione da' risultati non buoni e soprattutto non duraturi rispetto alla classica resezione endoscopica della prostata.
Nel caso descritto alla cistoscopia si parla di un collo vescicale beante quindi aperto e sottoposto più' ad una azione infiammatoria che non istruttiva. Se realmente e' cosi' la TUIP non avrebbe alcun vantaggio mentre la terapia rimarrebbe quella antinfiammatoria e alfa mitica.
Tuttavia la cistoscopia non e' l'esame migliore per determinare la presenza o no di una ostruzione sul collo vescicale. Se il flusso e' basso nonostante i farmaci indicati ( alfa litici) converrebbe eseguire una esame urodinamico completo con cistomanometria. Questo esame ci potrà' dare una diagnosi sicura di ostruzione cervice uretrale. Se presente nonostante la terapia medica, allora l'intervento di TUIP ( se la prostata ha dimensioni nella norma senza lobi aggettanti nell'uretra) e' indicato. Questo intervento crea molto spesso una perdita permanente dell'eiaculazione ma non altri effetti sulla sfera sessuale.

Un cordiale saluto

Prof Alessandro Sciarra

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

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Utente
Utente
Gentile dottore,
la ringrazio della cortese risposta. Il passaggio da Xatral a Urorec che l'urologo mi ha fatto fare ca 20 gg. fa dopo la cistoscopia, con le altre cure indicate, dà risultati alterni. A momenti tranquilli (nelle ore immediatamente successive all'assunzione dell'Urorec) seguono fasi di minzione lenta e incompleta. L'esame urodinamico è previsto a settembre per vedere i risultati di questa fase della cura. La ringrazio per le note sull'esito eventuale della Tuip sulla sfera sessuale. Nell'augurarle una buona giornata porgo cordiali saluti.
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