20 febbraio 2007 inizio terapia ormonale
Gentilissimi Professori,
scrivo per un problema riscontrato su mio padre(62 anni).
Di seguito sintetizzo la sua storia clinica:
10 gennaio 2007 psa totale 372,4
22 gennaio 2007 psa totale 494,9
5 febbraio 2007 Scintigrafia ossea : esito negativo
7 febbraio 2007 TAC torace, addome e pelvi:
Sono presenti due grossolani linfonodi in sede iliaco-otturatoria sinistra di circa 4 e 2,5 cm. È presente un linfonodo del gruppo iliaco-comune di destra di circa 5 cm. La prostata è notevolmente ingrossata con margini gozzuti con prevalenza volumetrica del lobo medio che impronta notevolmente la parete della vescica dalla quale non appare chiaramente dissociabile. Ingrossate le vescichette seminali.
9 febbraio 2007 Biopsia in 4 punti:
Reperto diffuso di proliferazione adenocarcinomatosa scarsamente differenziata.
Gleason Score 8 (4+4).
20 febbraio 2007 Inizio terapia ormonale:
Casodex 50 mg e Eligard (1 fiala da 22,5 mg ogni 3 mesi)
20 Aprile 2007 psa totale 0,3
23 Luglio 2007 psa totale 0,1
22 Ottrobre 2007 TAC
Linfonodi in corrispondenza della vena iliaca di destra (diametri traversi di 14x18 mm). Linfonodo della catena degli otturatori sinistro (diametri traversi di 13x15 mm).
29 Ottobre 2007 psa totale 0,10
26 Novembre 2007 Intervento TURP disostruttiva
È stato esaminato il tessuto prostatico (16 g): frammenti di tessuto prostatico, iperplasia fibrosa, adenosi ghiandolare, focolai prostatite cronica (eseguiti CK34Be12 +; P63+)
22 Gennaio 2008 psa totale 0,1
22 Aprile 2008 psa totale 0,28
21 Luglio 2008 psa totale 0,50
27 Ottobre 2008 psa totale 1,30
29 Novembre 2008 Casodex da 150 mg (non più da 50 mg)+ eligard 22,5 mg ogni 3 mesi
19 Gennaio 2009 psa totale 3,31
26 gennaio 2009 TAC
Linfonodi con dimensione non superiore al centimetro. Non si apprezzano segni di ripresa della malattia locoregionale (k prostata).
9 febbraio 2009 Scintigrafia ossea con esito negativo
21 Aprile 2009 psa 11,69
5 Maggio 2009 Visita urologa: sospensione del Casodex per un mese e ricontrollo esame psa.
16 Maggio 2009 Controllo esame psa totale con valore 13,89.
Adesso mi chiedo come è opportuno procedere?
Desidero conoscere cortesemente un Vostro parere e una prognosi della malattia di mio padre. In attesa di un Vostra cordiale risposta, colgo l’occasione di porgervi distinti saluti.
Grazie.
scrivo per un problema riscontrato su mio padre(62 anni).
Di seguito sintetizzo la sua storia clinica:
10 gennaio 2007 psa totale 372,4
22 gennaio 2007 psa totale 494,9
5 febbraio 2007 Scintigrafia ossea : esito negativo
7 febbraio 2007 TAC torace, addome e pelvi:
Sono presenti due grossolani linfonodi in sede iliaco-otturatoria sinistra di circa 4 e 2,5 cm. È presente un linfonodo del gruppo iliaco-comune di destra di circa 5 cm. La prostata è notevolmente ingrossata con margini gozzuti con prevalenza volumetrica del lobo medio che impronta notevolmente la parete della vescica dalla quale non appare chiaramente dissociabile. Ingrossate le vescichette seminali.
9 febbraio 2007 Biopsia in 4 punti:
Reperto diffuso di proliferazione adenocarcinomatosa scarsamente differenziata.
Gleason Score 8 (4+4).
20 febbraio 2007 Inizio terapia ormonale:
Casodex 50 mg e Eligard (1 fiala da 22,5 mg ogni 3 mesi)
20 Aprile 2007 psa totale 0,3
23 Luglio 2007 psa totale 0,1
22 Ottrobre 2007 TAC
Linfonodi in corrispondenza della vena iliaca di destra (diametri traversi di 14x18 mm). Linfonodo della catena degli otturatori sinistro (diametri traversi di 13x15 mm).
29 Ottobre 2007 psa totale 0,10
26 Novembre 2007 Intervento TURP disostruttiva
È stato esaminato il tessuto prostatico (16 g): frammenti di tessuto prostatico, iperplasia fibrosa, adenosi ghiandolare, focolai prostatite cronica (eseguiti CK34Be12 +; P63+)
22 Gennaio 2008 psa totale 0,1
22 Aprile 2008 psa totale 0,28
21 Luglio 2008 psa totale 0,50
27 Ottobre 2008 psa totale 1,30
29 Novembre 2008 Casodex da 150 mg (non più da 50 mg)+ eligard 22,5 mg ogni 3 mesi
19 Gennaio 2009 psa totale 3,31
26 gennaio 2009 TAC
Linfonodi con dimensione non superiore al centimetro. Non si apprezzano segni di ripresa della malattia locoregionale (k prostata).
9 febbraio 2009 Scintigrafia ossea con esito negativo
21 Aprile 2009 psa 11,69
5 Maggio 2009 Visita urologa: sospensione del Casodex per un mese e ricontrollo esame psa.
16 Maggio 2009 Controllo esame psa totale con valore 13,89.
Adesso mi chiedo come è opportuno procedere?
Desidero conoscere cortesemente un Vostro parere e una prognosi della malattia di mio padre. In attesa di un Vostra cordiale risposta, colgo l’occasione di porgervi distinti saluti.
Grazie.
[#2]
Considerando l'età (62!), seppure la malattia localmente avanzata alla diagnosi,essendo in fase di viraggio verso l'ormonorefrattarietà, in assenza di segni di metastasi ossee alla scintigrafia, non è da escludere l'utilità di una radioterapia sulla prostata e sulle vie linfonodali allo scopo di mantenere più a lungo possibile il controllo locoregionale in associazione alla terapia ormonale.
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
[#5]
Caro utente il radioterapista che le ha risposto, il sottoscritto, è un oncologo, sebbene abbia un ruolo diverso dall' l'oncologo medico(da cui forse lei chiedeva lumi). Il radioterapista è proprio uno dei professionisti più coinvolti in tutte le fasi del paziente con tumore della prostata: nelle fasi curative della malattia, in fase postoperatoria adiuvante o di salvataggio e anche nelle fasi palliative, nonché nelle terapie farmacologiche di tipo ormonale connesse alla radioterapia .
Per ogni suo dubbio in merito al fatto che chi le ha risposto è già un oncologo la invito a leggere un articolo che trova in questo sito tra i "minforma"dal titolo"chi è il radioterapista".
Questo non preclude naturalmente il fatto che lei possa chiedere un consulto anche ad uno specialista in oncologia" medica".
Cordialmente
Per ogni suo dubbio in merito al fatto che chi le ha risposto è già un oncologo la invito a leggere un articolo che trova in questo sito tra i "minforma"dal titolo"chi è il radioterapista".
Questo non preclude naturalmente il fatto che lei possa chiedere un consulto anche ad uno specialista in oncologia" medica".
Cordialmente
[#6]
Utente
Gentilissimo Dr. Alongi,
mi dispiace per il malinteso. Ho anche interpretato in modo sbagliato il ruolo del radioterapista.
Il mio dubbio è risolto: Lei è stato molto chiaro!
Le chiedo ancora: quale terapia farmacologica di tipo ormonale connessa alla radioterapia consiglierebbe per mio padre?
Grazie per le Sue preziose informazioni.
Distinti saluti.
mi dispiace per il malinteso. Ho anche interpretato in modo sbagliato il ruolo del radioterapista.
Il mio dubbio è risolto: Lei è stato molto chiaro!
Le chiedo ancora: quale terapia farmacologica di tipo ormonale connessa alla radioterapia consiglierebbe per mio padre?
Grazie per le Sue preziose informazioni.
Distinti saluti.
[#7]
Sono già stati fatti diversi tentativi di manipolazione farmacologica ormonale, ma la malattia sembrerebbe in una fase di ormonoresiatenza. Io, al momento, manterrei solo l'eligard come base di blocco androgenico.
Insieme alla radioterapia su loggia e pelvi,consigliata vista la assenza di metastasi macroscopiche a distanza,per rallentare il PSA, è da ipotizzare eventualmente anche l'Estramustina con dosaggio scelto in funzione della funzionalità epatica. Se ulteriormente in progressione allora l'oncologo medico potrebbe intervenire con una chemioterapia a base di taxani o alti approcci, talora sperimentali all'interno di studi clinici controllati.
Infine potrebbe essere utile una pet con colina come esame diagnostico ulteriore ma anche per guidare meglio, qualora positiva su sedi linfonodali o sulla loggia, la radioterapia nelle zone da bersagliare con dosi più alte. Tale approccio lo consideriamo presso il nostro Istituto in casi selezionati e non è comunque attualmente lo standard.
Insieme alla radioterapia su loggia e pelvi,consigliata vista la assenza di metastasi macroscopiche a distanza,per rallentare il PSA, è da ipotizzare eventualmente anche l'Estramustina con dosaggio scelto in funzione della funzionalità epatica. Se ulteriormente in progressione allora l'oncologo medico potrebbe intervenire con una chemioterapia a base di taxani o alti approcci, talora sperimentali all'interno di studi clinici controllati.
Infine potrebbe essere utile una pet con colina come esame diagnostico ulteriore ma anche per guidare meglio, qualora positiva su sedi linfonodali o sulla loggia, la radioterapia nelle zone da bersagliare con dosi più alte. Tale approccio lo consideriamo presso il nostro Istituto in casi selezionati e non è comunque attualmente lo standard.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 4.5k visite dal 18/05/2009.
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