Calcolosi e febbre
Salve, ho 39 anni e dopo una colica renale con idronefrosi di primo grado ho una febbre persistente.
Dall'eco mi ha detto che è un calcolo di
3mmx4mm all'iuxta vescicale.
I dolori non sono forti, ma la febbre a 38 gradi soprat pome e sera mi fa stare male.
Prendo ciproxin 500mg mat e sera da 2 giorni.
Ho paura di perdere il rene oltre che di lasciarci le penne.
Che devo fare grazie
Dall'eco mi ha detto che è un calcolo di
3mmx4mm all'iuxta vescicale.
I dolori non sono forti, ma la febbre a 38 gradi soprat pome e sera mi fa stare male.
Prendo ciproxin 500mg mat e sera da 2 giorni.
Ho paura di perdere il rene oltre che di lasciarci le penne.
Che devo fare grazie
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Buongiorno,
una calcolosi creando una stasi nello svuotamento delle urine puo' infettarsi con febbre.
In questi casi puo' diventare una urgenza da trattare con un accesso tramite pronto soccorso se non si riesce a stabilizzare l'infezione e risolvere velocemente la stasi con espulsione del calcolo.
La ciprofloxacina come antibiotico puo' essere adeguata ma generalmente e' sempre meglio eseguire una urinocoltura con antibiogramma per sapere quale infezione e a quali antibiotici e' sensibile oltre ad idici di flogosi come emocromo e PCR e di funzionalità' renale come creatina ed elettroliti. In caso contrario conviene utilizzare antibiotici a più' largo spettro come cefalosporine di terza generazione per via intramuscolo.
Dimensioni molto limitate di un calcolo a 3- 4 mm generalmente vengono eliminate spontaneamente se adeguatamente aiutate:
- un antinfiammatorio a lento rilascio come ketoprofene retard indipendentemente dal dolore per ridurre edema e favorire il passaggio del calcolo
- tamsulosina compresse nel caso il calcolo sia vicino allo sbocco in vescica per rilassare la muscolatura ( puo' creare ipotensione arteriosa)
- assumere liquidi gradualmente nella giornata ma a copertura totale.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
una calcolosi creando una stasi nello svuotamento delle urine puo' infettarsi con febbre.
In questi casi puo' diventare una urgenza da trattare con un accesso tramite pronto soccorso se non si riesce a stabilizzare l'infezione e risolvere velocemente la stasi con espulsione del calcolo.
La ciprofloxacina come antibiotico puo' essere adeguata ma generalmente e' sempre meglio eseguire una urinocoltura con antibiogramma per sapere quale infezione e a quali antibiotici e' sensibile oltre ad idici di flogosi come emocromo e PCR e di funzionalità' renale come creatina ed elettroliti. In caso contrario conviene utilizzare antibiotici a più' largo spettro come cefalosporine di terza generazione per via intramuscolo.
Dimensioni molto limitate di un calcolo a 3- 4 mm generalmente vengono eliminate spontaneamente se adeguatamente aiutate:
- un antinfiammatorio a lento rilascio come ketoprofene retard indipendentemente dal dolore per ridurre edema e favorire il passaggio del calcolo
- tamsulosina compresse nel caso il calcolo sia vicino allo sbocco in vescica per rilassare la muscolatura ( puo' creare ipotensione arteriosa)
- assumere liquidi gradualmente nella giornata ma a copertura totale.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.8k visite dal 09/07/2021.
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