Cistiti da escherichia coli recidivanti
Salve a tutti, sono una ragazza di 22 anni che fin dai primi rapporti soffre, come molte altre prima di me, di cistiti recidivanti.
La prima risalente al settembre 2019, germe identificato stafilococco saprofitico e curata con successo con Levofloxacina 500; la successiva emersa in concomitanza a una gravidanza nel febbraio 2020 (successivamente interrotta con ivg farmacologica).
Al tempo, un po' per l'impossibilità di svolgere esami nel periodo successivo all'ivg, un po' per le difficoltà dell'emergenza sanitaria covid-19, non feci alcun esame imputando la scomparsa dei sintomi (ormai molto lievi) alla guarigione dall'infezione.
Nel maggio 2020 inserisco la spirale contraccettiva ormonale Jaydess che inizia immediatamente a causare diversi problemi seguiti da episodi di cistite, tamponati su consiglio del ginecologo con monuril e monurelle, due episodi nell'arco dell'estate.
Verso la fine dell'anno inizio ad avvertire saltuario cattivo odore alla minzione e a marzo 2021 mi decido a fare un'urinocoltura: germe identificato escherichia coli 10. 000. 000 cfuml, praticamente asintomatico se non per l'odore e sensibile a tutti gli antibiotici citati.
Prendo Bactrim per una settimana, successivamente faccio tampone cervico-vaginale dove mi viene riscontrato un altro ceppo di Escherichia Coli resistente quasi a tutto (Cefuroxime unica eccezione per bocca) e Candida Albicans.
Ripeto l'urinocoltura: di nuovo Escherichia Coli ma questa volta 1. 000. 000, sintomatico.
Mi reco dunque dalla ginecologa che mi consiglia Augmentin 3 volte al giorno per 7 giorni per la cistite; ab300 crema, meclon ovuli e normogin per le infezioni vaginali.
La cistite sembra passare, il resto delle infezioni no.
A due settimane di distanza ripeto l'urinocoltura: con mio sconforto escherichia coli, nuovamente 10. 000. 000, completamente asintomatico.
Dunque, premetto che soffro di nefrolitiasi destra (all'ultimo controllo, 3 anni fa, calcolo renale di 5mm) riscontrata dopo una colica avuta per un calcolo di 9mm di ossalato di calcio espulso spontaneamente, e sono attualmente in attesa per un'eco addome completo e una visita urologica.
Premetto inoltre che svolgo una scrupolosa igiene, introduco molti liquidi essendo soggetta a calcolosi; ho provato integratori di mannosio, cistiflux, kistinox e fermenti vari nel tentativo di liberarmi di queste fastidiose infezioni.
Come è possibile che nonostante tutto questo la carica sia ancora così alta e non accenni a migliorare?
Assumo da un giorno Levofloxacina 500, cura di 10 giorni suggerita dal mio curante insieme a fermenti lattici, meclon e normogyn.
Tuttavia, il suddetto antibiotico non è citato nell'urinocoltura (sempre sensibile a tutto), c'è invece a dire del mio curante un farmaco simile che lascia presupporre la suscettibilità alla Levofloxacina.
La terapia è corretta?
Avete consigli in merito?
La spirale contraccettiva può influire sulle recidive?
Vi ringrazio del vostro tempo e mi scuso per essermi dilungata
La prima risalente al settembre 2019, germe identificato stafilococco saprofitico e curata con successo con Levofloxacina 500; la successiva emersa in concomitanza a una gravidanza nel febbraio 2020 (successivamente interrotta con ivg farmacologica).
Al tempo, un po' per l'impossibilità di svolgere esami nel periodo successivo all'ivg, un po' per le difficoltà dell'emergenza sanitaria covid-19, non feci alcun esame imputando la scomparsa dei sintomi (ormai molto lievi) alla guarigione dall'infezione.
Nel maggio 2020 inserisco la spirale contraccettiva ormonale Jaydess che inizia immediatamente a causare diversi problemi seguiti da episodi di cistite, tamponati su consiglio del ginecologo con monuril e monurelle, due episodi nell'arco dell'estate.
Verso la fine dell'anno inizio ad avvertire saltuario cattivo odore alla minzione e a marzo 2021 mi decido a fare un'urinocoltura: germe identificato escherichia coli 10. 000. 000 cfuml, praticamente asintomatico se non per l'odore e sensibile a tutti gli antibiotici citati.
Prendo Bactrim per una settimana, successivamente faccio tampone cervico-vaginale dove mi viene riscontrato un altro ceppo di Escherichia Coli resistente quasi a tutto (Cefuroxime unica eccezione per bocca) e Candida Albicans.
Ripeto l'urinocoltura: di nuovo Escherichia Coli ma questa volta 1. 000. 000, sintomatico.
Mi reco dunque dalla ginecologa che mi consiglia Augmentin 3 volte al giorno per 7 giorni per la cistite; ab300 crema, meclon ovuli e normogin per le infezioni vaginali.
La cistite sembra passare, il resto delle infezioni no.
A due settimane di distanza ripeto l'urinocoltura: con mio sconforto escherichia coli, nuovamente 10. 000. 000, completamente asintomatico.
Dunque, premetto che soffro di nefrolitiasi destra (all'ultimo controllo, 3 anni fa, calcolo renale di 5mm) riscontrata dopo una colica avuta per un calcolo di 9mm di ossalato di calcio espulso spontaneamente, e sono attualmente in attesa per un'eco addome completo e una visita urologica.
Premetto inoltre che svolgo una scrupolosa igiene, introduco molti liquidi essendo soggetta a calcolosi; ho provato integratori di mannosio, cistiflux, kistinox e fermenti vari nel tentativo di liberarmi di queste fastidiose infezioni.
Come è possibile che nonostante tutto questo la carica sia ancora così alta e non accenni a migliorare?
Assumo da un giorno Levofloxacina 500, cura di 10 giorni suggerita dal mio curante insieme a fermenti lattici, meclon e normogyn.
Tuttavia, il suddetto antibiotico non è citato nell'urinocoltura (sempre sensibile a tutto), c'è invece a dire del mio curante un farmaco simile che lascia presupporre la suscettibilità alla Levofloxacina.
La terapia è corretta?
Avete consigli in merito?
La spirale contraccettiva può influire sulle recidive?
Vi ringrazio del vostro tempo e mi scuso per essermi dilungata
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Ci chiediamo prima di tutto quale sia la qualità dela sua funzione intestinale, poichè tutti i batteri coinvolti nei suoi prblemi non possono avere altra origine. Purtroppo l'insistenza con terapie antibiotiche, se da una parte la può alleviare transitoriamente dei suoi disturbi, dall'altra non può che contribuire all'alterazione uletriore della flora batterica intestinale, innescando un pericoloso circolo vizioso. Non siamo sempre convinti che l'approccio vada capovolto, ovvero il massimo dell'attenzione vada rivolta alla funzione intestinale ed alla alimentazione, altrimenti tutti gli sforzi terapeutici dal punto di vista urologico hanno molte probabilità di essere assolutamente vani.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Utente
La ringrazio per la puntualità della Sua risposta.
Dimenticavo infatti di aggiungere che soffro da sempre di colon irritabile con manifestazioni soprattutto nei periodi di stress, farò accertamenti anche per eventuali intolleranze.
Cerco di curare il più possibile l'alimentazione, molte verdure, legumi e fibre, probabilmente però non basta.
Ha qualche terapia/esame da suggerirmi in merito?
Dimenticavo infatti di aggiungere che soffro da sempre di colon irritabile con manifestazioni soprattutto nei periodi di stress, farò accertamenti anche per eventuali intolleranze.
Cerco di curare il più possibile l'alimentazione, molte verdure, legumi e fibre, probabilmente però non basta.
Ha qualche terapia/esame da suggerirmi in merito?
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Tenga presente che la situazione intestinale non può essere affrontata in modo empirico, ma merita la specifica attenzione di un gastro-enterologo e, soprattutto, di un nutrizionista. Le intolleranze alimentari, perlopiù misconosciute, sono ben più frequenti di quanto si potrebbe immaginare.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 9.5k visite dal 01/07/2021.
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