Disturbi post tuip/turp
Buona sera,
dopo 10 anni di convivenza con disturbi minzionali (che si aggravavano in base a ciò che mangiavo ed al numero dei miei rapporti sessuali) ho deciso di farmi operare di TUIP/TURP.
La situazione precedente all’intervento e’ la seguente:
Eta 52 anni
Peso prostata: 40gr circa
Uroflussimetria: max variabile (più visite) 15/17/19, media 5/9/11
Diagnosi: Sclerosi del collo vescicale
Ultima farmaco efficace: Teraprost
La mattina riuscivo ad avere un getto medio/scarso con due minzioni ripetute nell’arco di 30 minuti.
Durante il giorno il getto era scarso.
RESIDUO POST MINZIONE mediamente tra i 60/90.
VESCICA DA SFORZO (prima visualizzazione circa 1 anno e mezzo fa)
Dopo l’operazione TUIP ed allargamento del taglio con piccola TURP (per conservare leiaculazione) mi ritrovo una volta eliminato il catetere ad avere un getto minimo (quasi goccia) ed eliminare mediamente 150 cc per volta.
Il RPM LA MATTINA SEGUEHTE ERA DI 200ml.
Mi rimettono il catetere e lo tengono un’altra notte, prendo oki e lenidase e DINUOVO il Teraprost.
Mi fanno inoltre mattina e sera be tel an in vena.
Mi dicono anche di tappare il catetere e capire con quanta urina percepisco lo stimolo ad urinare (che verifico e’ intorno a 150ml)
Una volta tolto il catetere la minzione minima c’è e il
Motto rimane tra i 150 e i 250 il giorno mentre la notte seguente diventa 330 (alle 4 di mattina) e 350 alle 6, 30 con un motto decisamente migliore, allle 7 altre 150ml, avendo bevuto alle 930 il RPM era di 100ml ma anche avendo un minimo di stimolo non riuscivo ad urinare.
Lo stesso giorno (il 5 post operatorio) il mitto è scarso e la quantità è di mezzo bicchiere (non ho più come misurare le urine perché mi hanno dismesso e sono in hotel.
Tutti questo è normale?
Se e Quando dovrei avere miglioramenti?
L’urologo che mi ha operato insiste che essendo io disostruito (buco largo) potrebbe essere una fase transitoria.
-La mia preoccupazione è invece che la mia vescica possa aver perso tono per la lunga sofferenza in questi 10 anni.
Durante l’intervento essendo sveglio ho visto l’interno della vescica con nervature e vasi sanguigni che a detta dell’orologio era insegni di una vescica che si stava sforzando.
Inoltre come mai se il canale è libero urino meglio con il Teraprost?
Continuo 5 giorno a prendere oki/ lenidase e teraprost e sono abbastanza preoccupato avendo letto di caterizzaxioni permsnenti ecc a causa del forte ristagno.
Il mitto è peggiore di prima dell’intervento.
Grazie in anticipo per le vostre risposte
dopo 10 anni di convivenza con disturbi minzionali (che si aggravavano in base a ciò che mangiavo ed al numero dei miei rapporti sessuali) ho deciso di farmi operare di TUIP/TURP.
La situazione precedente all’intervento e’ la seguente:
Eta 52 anni
Peso prostata: 40gr circa
Uroflussimetria: max variabile (più visite) 15/17/19, media 5/9/11
Diagnosi: Sclerosi del collo vescicale
Ultima farmaco efficace: Teraprost
La mattina riuscivo ad avere un getto medio/scarso con due minzioni ripetute nell’arco di 30 minuti.
Durante il giorno il getto era scarso.
RESIDUO POST MINZIONE mediamente tra i 60/90.
VESCICA DA SFORZO (prima visualizzazione circa 1 anno e mezzo fa)
Dopo l’operazione TUIP ed allargamento del taglio con piccola TURP (per conservare leiaculazione) mi ritrovo una volta eliminato il catetere ad avere un getto minimo (quasi goccia) ed eliminare mediamente 150 cc per volta.
Il RPM LA MATTINA SEGUEHTE ERA DI 200ml.
Mi rimettono il catetere e lo tengono un’altra notte, prendo oki e lenidase e DINUOVO il Teraprost.
Mi fanno inoltre mattina e sera be tel an in vena.
Mi dicono anche di tappare il catetere e capire con quanta urina percepisco lo stimolo ad urinare (che verifico e’ intorno a 150ml)
Una volta tolto il catetere la minzione minima c’è e il
Motto rimane tra i 150 e i 250 il giorno mentre la notte seguente diventa 330 (alle 4 di mattina) e 350 alle 6, 30 con un motto decisamente migliore, allle 7 altre 150ml, avendo bevuto alle 930 il RPM era di 100ml ma anche avendo un minimo di stimolo non riuscivo ad urinare.
Lo stesso giorno (il 5 post operatorio) il mitto è scarso e la quantità è di mezzo bicchiere (non ho più come misurare le urine perché mi hanno dismesso e sono in hotel.
Tutti questo è normale?
Se e Quando dovrei avere miglioramenti?
L’urologo che mi ha operato insiste che essendo io disostruito (buco largo) potrebbe essere una fase transitoria.
-La mia preoccupazione è invece che la mia vescica possa aver perso tono per la lunga sofferenza in questi 10 anni.
Durante l’intervento essendo sveglio ho visto l’interno della vescica con nervature e vasi sanguigni che a detta dell’orologio era insegni di una vescica che si stava sforzando.
Inoltre come mai se il canale è libero urino meglio con il Teraprost?
Continuo 5 giorno a prendere oki/ lenidase e teraprost e sono abbastanza preoccupato avendo letto di caterizzaxioni permsnenti ecc a causa del forte ristagno.
Il mitto è peggiore di prima dell’intervento.
Grazie in anticipo per le vostre risposte
[#1]
Buongiorno,
non entro nei particolari della sua situazione non avendo dati diretti per poterlo fare.
In generale io sono sempre molto scettico nei confronti di interventi sulla prostata o sul collo vescicale con conservazione dell'eiaculazione.
L'intervento sulla prostata o sul collo vescicale deve disostruire in maniera completa per avere efficacia e se disostruisce bene l'eiaculazione viene persa.
Con il tentativo di mantenere l'eiaculazione che attira molto il paziente, si ha un rischio elevato di non ottenere quello che e' il fine primo dell'intervento: disostruire.
La persistenza o peggioramento del suo quadro minzione potrebbe essere dovuto:
- ad una distruzione non efficace per mantenere l'eiaculazione
- ad un ritardo nell'intervento e quindi una vescica con ridotta capacita' contrattile che mantiene un flusso basso anche se ben disostruito
- ad un momentaneo effetto infiammatorio legato all'intervento che dovrebbe pero' scomparire dopo rimozione del catetere dopo 10-14 giorni
Un esame urodinamico con cistomanometria riesce a distinguere fra una persistente ostruzione da intervento incompleto e una vescica ipocontrattile ed e' indicato se persiste questo quadro clinico
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
non entro nei particolari della sua situazione non avendo dati diretti per poterlo fare.
In generale io sono sempre molto scettico nei confronti di interventi sulla prostata o sul collo vescicale con conservazione dell'eiaculazione.
L'intervento sulla prostata o sul collo vescicale deve disostruire in maniera completa per avere efficacia e se disostruisce bene l'eiaculazione viene persa.
Con il tentativo di mantenere l'eiaculazione che attira molto il paziente, si ha un rischio elevato di non ottenere quello che e' il fine primo dell'intervento: disostruire.
La persistenza o peggioramento del suo quadro minzione potrebbe essere dovuto:
- ad una distruzione non efficace per mantenere l'eiaculazione
- ad un ritardo nell'intervento e quindi una vescica con ridotta capacita' contrattile che mantiene un flusso basso anche se ben disostruito
- ad un momentaneo effetto infiammatorio legato all'intervento che dovrebbe pero' scomparire dopo rimozione del catetere dopo 10-14 giorni
Un esame urodinamico con cistomanometria riesce a distinguere fra una persistente ostruzione da intervento incompleto e una vescica ipocontrattile ed e' indicato se persiste questo quadro clinico
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.8k visite dal 29/06/2021.
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