3 mesi fa mi sono rioperato dopo 5 anni al collo vescicale, 11 ml/s debole, complicazione stenosi?
Buongiorno, mi chiamo Paolo ed ho 55 anni;
Tre mesi fa mi sono rioperato dopo 5 anni al collo vescicale, la prima con il laser Thulium sul lobo centrale e collo vescicale, la seconda, sempre con lo stesso laser, sui due lobi laterali con conseguente eiaculazione retrograda.
Ho fatto il controllo e mi è stato detto che ci sono complicazioni con possibile stenosi o altro che si dovranno valutare nel tempo.
Il risultato dell’uroflussometria è di 11ml/s, debole con curva molto seghettata.
I miei dubbi sono molteplici, ma uno su tutti mi attanaglia: nella prima operazione mi fu eseguita un’uretrocistografia retrograda e minzionale prima dell’intervento, nella seconda operazione, a distanza di 5 anni, malgrado l’ho chiesto, non mi è stata effettuata.
Possibile che si potesse evidenziare una stenosi uretrale prima del’intervento?
... a distanza di tre mesi dall’ultimo intervento potrei fare un’uretrocistoscopia retrograda e minzionale senza problemi, per capire meglio la mia situazione, o va valutata nel tempo, come mi è stato detto al controllo?
E ancora: è possibile che mi debba rioperare?
Grazie e buon lavoro
Tre mesi fa mi sono rioperato dopo 5 anni al collo vescicale, la prima con il laser Thulium sul lobo centrale e collo vescicale, la seconda, sempre con lo stesso laser, sui due lobi laterali con conseguente eiaculazione retrograda.
Ho fatto il controllo e mi è stato detto che ci sono complicazioni con possibile stenosi o altro che si dovranno valutare nel tempo.
Il risultato dell’uroflussometria è di 11ml/s, debole con curva molto seghettata.
I miei dubbi sono molteplici, ma uno su tutti mi attanaglia: nella prima operazione mi fu eseguita un’uretrocistografia retrograda e minzionale prima dell’intervento, nella seconda operazione, a distanza di 5 anni, malgrado l’ho chiesto, non mi è stata effettuata.
Possibile che si potesse evidenziare una stenosi uretrale prima del’intervento?
... a distanza di tre mesi dall’ultimo intervento potrei fare un’uretrocistoscopia retrograda e minzionale senza problemi, per capire meglio la mia situazione, o va valutata nel tempo, come mi è stato detto al controllo?
E ancora: è possibile che mi debba rioperare?
Grazie e buon lavoro
[#1]
Buongiorno
L’ intervento che descrive in due tempi non è solo sul collo vescicale ma anche sulla prostata di vaporesezione laser, prima il terzo lobo poi i due lobi laterali
Dopo questi interventi subito la velocità del flusso massimo alla Uroflussometria sale oltre 20 ml al secondo
Se rimane bassa a 11 ml sec due sono le possibili cause:
- una resezione incompleta o una stenosi della loggia prostatica che si sviluppa a seguito dell intervento ( quindi non presente prima perché all intervento sarebbe stata vista e risolta) a volte per infezione o per catetere rimosso troppo precocemente
- un problema di ipocontrattilita del muscolo vescicale per un ritardo nei tempi dell intervento che ha causato un danno irreversibile alla vescica
Uretrocistografia aiuta poco nella diagnosi
Il primo esame da fare è un esame urodinamico con cistomanometria che perfettamente ci dice se il problema è vescicale o ancora ostruttivo su collo ed uretra.
Se il problema è ostruttivo allora si procede ad una uretrocistoscopia per vedere direttamente dove è la ostruzione
Se persiste ostruzione potrebbe essere necessario un terzo intervento. Se problema vescicale non serve intervento
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
L’ intervento che descrive in due tempi non è solo sul collo vescicale ma anche sulla prostata di vaporesezione laser, prima il terzo lobo poi i due lobi laterali
Dopo questi interventi subito la velocità del flusso massimo alla Uroflussometria sale oltre 20 ml al secondo
Se rimane bassa a 11 ml sec due sono le possibili cause:
- una resezione incompleta o una stenosi della loggia prostatica che si sviluppa a seguito dell intervento ( quindi non presente prima perché all intervento sarebbe stata vista e risolta) a volte per infezione o per catetere rimosso troppo precocemente
- un problema di ipocontrattilita del muscolo vescicale per un ritardo nei tempi dell intervento che ha causato un danno irreversibile alla vescica
Uretrocistografia aiuta poco nella diagnosi
Il primo esame da fare è un esame urodinamico con cistomanometria che perfettamente ci dice se il problema è vescicale o ancora ostruttivo su collo ed uretra.
Se il problema è ostruttivo allora si procede ad una uretrocistoscopia per vedere direttamente dove è la ostruzione
Se persiste ostruzione potrebbe essere necessario un terzo intervento. Se problema vescicale non serve intervento
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
[#2]
Utente
Grazie dott. Sciarra per la delucidazione, vi chiedo cortesemente altri due quesiti: ho sentito dei pazienti che come me lamentavano dopo il secondo Intervento con lo stesso laser una guarigione ritardata a causa di un infiammazione post operatoria con conseguente restringimento e complicazione urinaria. Sento dire che dopo un primo intervento con il laser nel secondo la lama fredda sarebbe stata un’alternativa più valida che limitava maggiormente il rischio di infiammazione e sua relativa complicanza. Immagino che sia una questione casistica dove insistono vari fattori di differenziazione poiché ogni caso è diverso, ma se ci fosse veramente stato un maggior rischio usando di nuovo il laser non sarebbe stato meglio consigliare una lama fredda?
Io ricordo che appena mi è stato tolto il catetere avevo un ottimo flusso e subito il giorno dopo risultava un po’ più debole, e il giorno seguente ancora di più, fino ad arrivare a questa situazione con una convalescenza molto travagliata che a distanza di un mese e mezzo evidenziava ancora una forte infiammazione e una marcata leucocituria nelle urine e un notevole ritardo di cicatrizzazione.
Scusatemi se aggiungo e mi dilungo con un ulteriore quesito: nel caso del problema vescicale a cui lei accennava e per il quale non è possibile intervenire, questo vuol dire che avrò sempre difficoltà minzionali o ci sono dei farmaci che potrebbero aiutarmi?
Vi esprimo un sentito ringraziamento per le vostre risposte
Io ricordo che appena mi è stato tolto il catetere avevo un ottimo flusso e subito il giorno dopo risultava un po’ più debole, e il giorno seguente ancora di più, fino ad arrivare a questa situazione con una convalescenza molto travagliata che a distanza di un mese e mezzo evidenziava ancora una forte infiammazione e una marcata leucocituria nelle urine e un notevole ritardo di cicatrizzazione.
Scusatemi se aggiungo e mi dilungo con un ulteriore quesito: nel caso del problema vescicale a cui lei accennava e per il quale non è possibile intervenire, questo vuol dire che avrò sempre difficoltà minzionali o ci sono dei farmaci che potrebbero aiutarmi?
Vi esprimo un sentito ringraziamento per le vostre risposte
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.2k visite dal 29/06/2021.
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