Testicoli in ascensore, già operati
Salve dottori, ho 24 anni e da 2-3 anni ho problemi sia per quanto riguarda l'intestino/digestione (feci non ben formate, mal di pancia frequenti, cibi non digeriti) sia per ciò che riguarda la minzione frequente (ove mi capita spesso di rimanere anche una mezz'ora continua in bagno per urinare dopo che sono andato di corpo).
Inoltre mi sono sottoposto ad un intervento di orchidopessi bilaterale, perché dal nulla due anni fa i testicoli e la sacca scrotale si sono contratti verso l'alto.
Ed è proprio questo il punto, sono 4-5 giorni che questa risalita (che a tratti risulta essere continua, su e giù come se non trovassero una posizione definitiva) dei testicoli sembra essere tornata, non salgono nell'inguine, ma la sacca scrotale si contrae e si indurisce (tipo tutta raggrinzita) senza ad esempio un mutamento della temperatura caldo - freddo o eventi similari.
Quindi volevo chiedervi, è possibile che questi eventi di risalita magari possano essere collegati/aumentati da uno stato di malessere intestinale?
Ed inoltre, visto che al momento non c'è una risalita nel condotto inguinale, bensì solo una contrazione dei testicoli verso l'interno e presso la base del pene, posso stare "tranquillo" (seppur nel fastidio che inevitabilmente reca) e cercare di convivere con questa situazione mettendomi l'anima in pace o sarebbe meglio comunque ri-sottopormi a visite / accertamenti per evitare eventuali conseguenze dannose?
(Se presenti)
Anche perché da quello che ho capito l'unica soluzione per evitare la risalita è un ulteriore intervento di fissazione
Grazie in anticipo per la risposta e per il vostro tempo
Inoltre mi sono sottoposto ad un intervento di orchidopessi bilaterale, perché dal nulla due anni fa i testicoli e la sacca scrotale si sono contratti verso l'alto.
Ed è proprio questo il punto, sono 4-5 giorni che questa risalita (che a tratti risulta essere continua, su e giù come se non trovassero una posizione definitiva) dei testicoli sembra essere tornata, non salgono nell'inguine, ma la sacca scrotale si contrae e si indurisce (tipo tutta raggrinzita) senza ad esempio un mutamento della temperatura caldo - freddo o eventi similari.
Quindi volevo chiedervi, è possibile che questi eventi di risalita magari possano essere collegati/aumentati da uno stato di malessere intestinale?
Ed inoltre, visto che al momento non c'è una risalita nel condotto inguinale, bensì solo una contrazione dei testicoli verso l'interno e presso la base del pene, posso stare "tranquillo" (seppur nel fastidio che inevitabilmente reca) e cercare di convivere con questa situazione mettendomi l'anima in pace o sarebbe meglio comunque ri-sottopormi a visite / accertamenti per evitare eventuali conseguenze dannose?
(Se presenti)
Anche perché da quello che ho capito l'unica soluzione per evitare la risalita è un ulteriore intervento di fissazione
Grazie in anticipo per la risposta e per il vostro tempo
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La contrazione dello scroto, determinata dalla sua componente muscolare (dartos) può essere acusata da molti fattori, la bassa temperatura è la più comune, ma ve ne possono essere altre, sorprendentemente anche di tipo emotivo. Quando necessario, I testicoli vengono fissati chirurgicamente al polo inferiore dello scroto (e alla sua faccia laterale), questo ne impedisce certamente la torsione e risalita verso l'inguine, ma per il resto lascia l'insieme ancora relativamente libero. Pertanto una contrazione della sacca scrotale od in alternativa una contrazione dei funicoli spermatici può ancora causare delle variazioni di posizione, che però non dovrebbero essere dolorose. Se invece vi è ancora del fastidio, è opportuno che la situazione venga rivalutata direttamente da un nostro Collega.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 17/06/2021.
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