Frattura femore e catetere
Salve dottori, vi scrivo per mia madre di 68 anni
Premetto che è un soggetto cardiopatico con insufficienza cardiaca e renale, e a seguito di frattura femore il 30 Aprile ha fatto l'intervento, che nonostante i suoi problemi è riuscito... Il problema è che ad oggi ha ancora il catetere, che è stato rimosso al momento delle dimissioni, perché richiesto da lei ma, poi tornata a casa non riusciva ad urinare ed è stato rimesso.
Nel frattempo ovviamente lo abbiamo sostituito, ma ci sono stati anche due casi di cistite...
Al momento inizia a fare qualche passo, ma in maniera ancora molto limitata, sia il dottore che l'infermiere mi dicono che il catetere conviene toglierlo quando lei è completamente autonoma, ma sicuramente ci vorrà ancora molto tempo considerando anche che nel bagno c'è lo scalino.
Mia madre già prima camminava con il deambulatore, il problema che mi affligge è proprio il catetere, ho paura che tenendolo per tutto questo tempo non riesca poi quando si proverà a toglierlo ad urinare spontaneamente, ho il terrore che poi lo debba usare per sempre...
Non so come muovermi e cosa pensare, mi hanno anche detto che lavolta scorsa non è riuscita ad urinare spontaneamente perché un catetere prima di essere tolto bisogna eseguire degli esercizi, cosa che a lei non è stato fatto.
Scusatemi per questo post così lungo, ma sono veramente confusa e non so cosa fare, a chi ascoltare...
Ero così felice che avesse superato l'intervento nonostante tutto e che inizi a fare qualche passo, ma il problema catetere mi getta nello sconforto
Premetto che è un soggetto cardiopatico con insufficienza cardiaca e renale, e a seguito di frattura femore il 30 Aprile ha fatto l'intervento, che nonostante i suoi problemi è riuscito... Il problema è che ad oggi ha ancora il catetere, che è stato rimosso al momento delle dimissioni, perché richiesto da lei ma, poi tornata a casa non riusciva ad urinare ed è stato rimesso.
Nel frattempo ovviamente lo abbiamo sostituito, ma ci sono stati anche due casi di cistite...
Al momento inizia a fare qualche passo, ma in maniera ancora molto limitata, sia il dottore che l'infermiere mi dicono che il catetere conviene toglierlo quando lei è completamente autonoma, ma sicuramente ci vorrà ancora molto tempo considerando anche che nel bagno c'è lo scalino.
Mia madre già prima camminava con il deambulatore, il problema che mi affligge è proprio il catetere, ho paura che tenendolo per tutto questo tempo non riesca poi quando si proverà a toglierlo ad urinare spontaneamente, ho il terrore che poi lo debba usare per sempre...
Non so come muovermi e cosa pensare, mi hanno anche detto che lavolta scorsa non è riuscita ad urinare spontaneamente perché un catetere prima di essere tolto bisogna eseguire degli esercizi, cosa che a lei non è stato fatto.
Scusatemi per questo post così lungo, ma sono veramente confusa e non so cosa fare, a chi ascoltare...
Ero così felice che avesse superato l'intervento nonostante tutto e che inizi a fare qualche passo, ma il problema catetere mi getta nello sconforto
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Il catetere vescicale a permanenza costitiusce sempre un compromesso di necessità, sia laddove vi sia ostruzione delle vie urinarie, sia più raramente quando vi sono difficoltà ed addirittura pericoli allo svolgimento della normale funzione urinaria. Il caso che ci presenta rientra in quest'ultima condizione. teoricamente, non vi sono particolari problemi per quanto riguarda la ripresa della funzione urinaria qualora il catetere venisse rimosso, ma certamente la situazione potrà essere condizionata dalle complicazioni esistenti, età ed altre patologie.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.9k visite dal 08/06/2021.
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