Escherichia coli e psa elevatissimo

Salve, ho 38 anni e di seguito descrivo sinteticamente, ma con dovizia di particolari (ho avuto cura di segnare in agenda l’evoluzione) la cronologia degli eventi:

Il 3 settembre, a seguito di un paio di giorni in cui ho avuto decimi di febbre, ho cominciato ad avvertire dolori lombari, che sono proseguiti per i successivi 2 giorni. La notte del 5 settembre ho avuto forti dolori ai reni (proseguiti per 3 giorni, con temperatura 38,3), affievoliti grazie ad un banale Efferalgan. Dal 5 fino al 14 settembre è aumentata a dismisura la frequenza urinaria (circa 15 volte al giorno, con getto normale e quantità circa 250cc cadauna). Il 14 settembre, finalmente (non infierite, vi prego), mi sono recato dal medico curante, il quale mi ha prescritto analisi del sangue, urinocoltura e PSA (ho insistito io per quest’ultimo, in quanto mio padre ha avuto un tumore alla prostata l’anno scorso), e mi ha fatto cominciare un ciclo di Ciproxin 500 (2 al dì per 7 giorni). Già dalla prima pillola, la frequenza urinaria è diminuita, anzi si è normalizzata (5-6 volte al giorno) e non avverto più il senso di mancato svuotamento della vescica che riscontravo. Il 17 settembre ritiro le analisi, e prontamente riferisco al medico curante:

Risultato analisi: Urinocoltura positiva a Escherichia Coli
Creatininemia = 1,34, Azotemia = 0,50, PSA = 9,96

Si (sigh !), non è un errore di trascrizione, PSA = 9,96 !

Domanda secca: può dipendere esclusivamente dalla infezione, o mi devo aspettare di peggio ?

Sto sulle spine, perché devo aspettare la fine della cura antibiotica ed un po’ di tempo di assestamento prima di effettuare nuovamente le analisi.

Ho prenotato, sotto prescrizione del medico curante, una ecografia addome completo. Ma se la prostata è infiammata, ha senso eseguire gli esami in questa fase ?

Vi ringrazio in anticipo e mi complimento con il vostro sito Internet
[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore,
vista la sua familiarità , è sempre bene monitorizzare la situazione e stare "in campana". Sicuramente nell'attuale rialzo del suo PSA , da quello che scrive, tutto sembra dipendere dalla infiammazione delle vie uro-seminali. Stia tranquillo e ,ad infiammazione risolta , ricontrolli il suo PSA con la sua quota libera .
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

[#2]
Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
CONSIGLIEREI DOPO LA TERAPIA ANTIBIOITCA DI RIPETERE IL PSA SE PERSISTE ALTO ESEGUIRE UNA BIOPSIA

dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com

[#3]
Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
CONSIGLIEREI DOPO LA TERAPIA ANTIBIOITCA DI RIPETERE IL PSA SE PERSISTE ALTO ESEGUIRE UNA BIOPSIA
[#4]
Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
CONSIGLIEREI DOPO LA TERAPIA ANTIBIOITCA DI RIPETERE IL PSA SE PERSISTE ALTO ESEGUIRE UNA BIOPSIA
[#5]
Dr. Renzo Benaglia Andrologo 665 1
Gentile Utente,
concordo con il Dott. Beretta circa l'origine infiammatoria alla base dell'innalzamento del PSA.
Peraltro la possibilità di avere una neoplasia sotto i 45 anni è davvero molto scarsa.
Ad ogni modo appena ripetuto il PSA al termine della terapia antibiotica ritorni in dall'Urologo che la segue.

Codiali saluti

x

[#6]
Attivo dal 2006 al 2007
Ex utente
egregi dottori,

vi ringrazio per l'interessamento, per la tempestività e la precisione delle risposte. Colgo l'occasione per complimentarmi per il servizio offerto.

Cordialissimi saluti
[#7]
Attivo dal 2006 al 2007
Ex utente
egregi dottori,

ho rieseguito le analisi, stavolta aggiungendovi il PSA free:

Metodo ECLIA
PSA 3,7 ng/mL
PSA FREE 0,72 ng/mL
RAPPORTO LIBERO/TOTALE 19%

Urinocoltura negativa

Mi date un parere ?

grazie e cordiali saluti
[#8]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore ,
come volevasi dimostrare! Il PSA si è abbassato e questo conferma il sospetto che il precedente aumento era da attribuire alla problematica infiammatoria. Continui con il suo andrologo a monitorizzare la situazione nel tempo.
Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
Tumore alla prostata

Il tumore alla prostata è il cancro più diffuso negli uomini, rappresenta il 20% delle diagnosi di carcinoma nel sesso maschile: cause, diagnosi e prevenzione.

Leggi tutto