Tumore alla vescica con recidiva e ipertrofia prostatica benigna
Strabace Corrado 56 anni, tumore alla vescica da esame istologico G2Ta di basso grado non infiltrante.
A Ottobre 2016 mi e stato fatto il primo intervento di resezione TURV per eliminare la neoplasia e eliminato un calcolo in litotrisia ci circa 1 cm.
A seguire ho fatto controlli trimestrali con ecografia citologia urinaria esami urine.
Nel 2019 si presenta una recidiva scoperta con una ecografia di circa 1cm e faccio un nuovo intervento di resezione TURV, esame istologico identico al primo G2Ta basso grado non infiltrante, questa volta però mi consigliano chemio terapia endovescicale MCC 40 mg, con cistoscopia di controllo a tre mesi citologia urinaria e urine (sempre negative).
Ultimo controllo cistoscopico eseguito a Maggio 2020.
Il 4/giugno 2020 completo l'ultima seduta di chemio.
E viene prescritta cistoscopia di controllo il 24 Luglio 2020.
Nel frattempo ho fatto come richiesto la citologia urinaria.
Descrivo di seguito la diagnosi della citologia urinaria: A/B/C- Cellule uroteliali degli strati superficiali e profondi cui si associano taluni elementi dismorfici.
In data 24/07/2020 eseguo cistoscopia di controllo: Diagnosi.
Uretra anteriore regolare.
Salienza del collo vescicale.
Mucosa vescicale lievemente trabecolata, con millimetrica recidiva neoplastica della volta che viene sottoposta a DTC.
Uretrocistoscopia di controllo tra 4 mesi.
In Data 27/11/2020 eseguo cistoscopia di controllo: Uretra anteriore regolare, uretra posteriore allungata e deformata da voluminosi lobi prostatici.
Vescica esente da alterazioni endoluminali sospette per recidiva.
Citologia urinaria negativa esami urine negative.
Cistoscopia di controllo tra 4/6 mesi
In data 15/05/2021 eseguo cistoscopia: Uretra anteriore di regolare calibro.
Collo vescicale rilevato, all'ingresso in vescica si segnala piccola recidiva sulla parete posteriore, trattata con DTC.
Negativa la valutazione per altre lesioni tipo neoformativo.
Cistoscopi di controllo tra 4/6 mesi.
La mia preoccupazione che si sia presentata una nuova recidiva dopo appena tre mesi della fine della terapia endovescicale di protocollo con MMC durata circa 1 anno.
Praticante dal Ottobre 2016 a Maggio 2021 ho dovuto fare 2 interventi di TURV e due interventi ambulatoriale DTC.
Vorrei avere se possibile qualche lume in merito e se secondo un vostro parere personale ci sarebbe la necessita di fare altri controlli, ed eventualmente la necessita di altra terapia.
Al momento eseguo terapia con urorec una compressa la sera da circa 2 anni, primi 20 mesi con dosaggio 8mg, al momento 4mg.
Il fatto che le recidive sono cosi vicine potrebbe essere perchè sono un soggetto di mezza età?
Esistono studi universitari su cure sperimentali per evitare o quanto meno allungare le recidive?
Si guarisce?
Secondo voi ci sarebbe da valutare attentamente anche il problema prostatico ed eventualmente valutare altre soluzioni oltre alla cura con urerec visto che l'età non è cosi avanzata?
Grazie.
A Ottobre 2016 mi e stato fatto il primo intervento di resezione TURV per eliminare la neoplasia e eliminato un calcolo in litotrisia ci circa 1 cm.
A seguire ho fatto controlli trimestrali con ecografia citologia urinaria esami urine.
Nel 2019 si presenta una recidiva scoperta con una ecografia di circa 1cm e faccio un nuovo intervento di resezione TURV, esame istologico identico al primo G2Ta basso grado non infiltrante, questa volta però mi consigliano chemio terapia endovescicale MCC 40 mg, con cistoscopia di controllo a tre mesi citologia urinaria e urine (sempre negative).
Ultimo controllo cistoscopico eseguito a Maggio 2020.
Il 4/giugno 2020 completo l'ultima seduta di chemio.
E viene prescritta cistoscopia di controllo il 24 Luglio 2020.
Nel frattempo ho fatto come richiesto la citologia urinaria.
Descrivo di seguito la diagnosi della citologia urinaria: A/B/C- Cellule uroteliali degli strati superficiali e profondi cui si associano taluni elementi dismorfici.
In data 24/07/2020 eseguo cistoscopia di controllo: Diagnosi.
Uretra anteriore regolare.
Salienza del collo vescicale.
Mucosa vescicale lievemente trabecolata, con millimetrica recidiva neoplastica della volta che viene sottoposta a DTC.
Uretrocistoscopia di controllo tra 4 mesi.
In Data 27/11/2020 eseguo cistoscopia di controllo: Uretra anteriore regolare, uretra posteriore allungata e deformata da voluminosi lobi prostatici.
Vescica esente da alterazioni endoluminali sospette per recidiva.
Citologia urinaria negativa esami urine negative.
Cistoscopia di controllo tra 4/6 mesi
In data 15/05/2021 eseguo cistoscopia: Uretra anteriore di regolare calibro.
Collo vescicale rilevato, all'ingresso in vescica si segnala piccola recidiva sulla parete posteriore, trattata con DTC.
Negativa la valutazione per altre lesioni tipo neoformativo.
Cistoscopi di controllo tra 4/6 mesi.
La mia preoccupazione che si sia presentata una nuova recidiva dopo appena tre mesi della fine della terapia endovescicale di protocollo con MMC durata circa 1 anno.
Praticante dal Ottobre 2016 a Maggio 2021 ho dovuto fare 2 interventi di TURV e due interventi ambulatoriale DTC.
Vorrei avere se possibile qualche lume in merito e se secondo un vostro parere personale ci sarebbe la necessita di fare altri controlli, ed eventualmente la necessita di altra terapia.
Al momento eseguo terapia con urorec una compressa la sera da circa 2 anni, primi 20 mesi con dosaggio 8mg, al momento 4mg.
Il fatto che le recidive sono cosi vicine potrebbe essere perchè sono un soggetto di mezza età?
Esistono studi universitari su cure sperimentali per evitare o quanto meno allungare le recidive?
Si guarisce?
Secondo voi ci sarebbe da valutare attentamente anche il problema prostatico ed eventualmente valutare altre soluzioni oltre alla cura con urerec visto che l'età non è cosi avanzata?
Grazie.
[#1]
Buongiorno,
una delle caratteristiche del carcinoma vescicale in forma papillare e' quella di recidivare. Deve essere considerato come una malattia di tutto l'epitelio della vescica ( anche degli ureteri e reni) che a contatto con le urine tende a produrre e riformare carcinomi papillari.
Il primo punto e' di eliminare eventuali fattori di rischio: il più' importante e' il fumo attivo o passivo, anche minimo se non viene eliminato del tutto le recidive continueranno sempre; inoltre il contatto frequente con vernici, coloranti o sostanze chimiche simili.
Il secondo e' eseguire controlli con cistoscopia, citologia urinaria , ecografia e annualmente anche URO-TC addome pelvi ( non bisogna dimenticare che la recidiva potrebbe interessare i calici renali ed ureteri che non vengono analizzati da cistoscopia, citologia ed ecografia) per arrivare sempre ad una diagnosi precoce dell'eventuale recidiva , risolvibile con un intervento endoscopico come quelli che ha subito, senza dover passare all'asportazione di tutta la vescica ( in caso di interessamento della tonaca muscolare da parte della neoplasia).
Il terzo punto e' eseguire istillazioni endovescicali con chemioterapici o immunoterapia. Come da lei riportato la MMC non sembra aver avuto un grande effetto. Può' essere quindi indicato passare a cicli di immunoterapia con BCG ( anche se rimane di basso grado ma plurirecidivo).
Al momento non ci sono evidenze per altre strategie.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
una delle caratteristiche del carcinoma vescicale in forma papillare e' quella di recidivare. Deve essere considerato come una malattia di tutto l'epitelio della vescica ( anche degli ureteri e reni) che a contatto con le urine tende a produrre e riformare carcinomi papillari.
Il primo punto e' di eliminare eventuali fattori di rischio: il più' importante e' il fumo attivo o passivo, anche minimo se non viene eliminato del tutto le recidive continueranno sempre; inoltre il contatto frequente con vernici, coloranti o sostanze chimiche simili.
Il secondo e' eseguire controlli con cistoscopia, citologia urinaria , ecografia e annualmente anche URO-TC addome pelvi ( non bisogna dimenticare che la recidiva potrebbe interessare i calici renali ed ureteri che non vengono analizzati da cistoscopia, citologia ed ecografia) per arrivare sempre ad una diagnosi precoce dell'eventuale recidiva , risolvibile con un intervento endoscopico come quelli che ha subito, senza dover passare all'asportazione di tutta la vescica ( in caso di interessamento della tonaca muscolare da parte della neoplasia).
Il terzo punto e' eseguire istillazioni endovescicali con chemioterapici o immunoterapia. Come da lei riportato la MMC non sembra aver avuto un grande effetto. Può' essere quindi indicato passare a cicli di immunoterapia con BCG ( anche se rimane di basso grado ma plurirecidivo).
Al momento non ci sono evidenze per altre strategie.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.6k visite dal 22/05/2021.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Prostata
La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.