Prostatite, balanite o lichen scleroatrifico?
Salve sono un ragazzo di 26 anni e da gennaio ho degli episodi strani in zona genitale.
Tutto parte da gennaio 2021 dove mi è stata diagnostica una balanite da candidosi dove il pene si mostrava con il prepuzio pieno di ragadi verticali e faticava a scappellarsi e come cura mi diedero da fare Diflucan 2 compresse.
3 settimane dopo la cura il problema persisteva ma aveva cambiato aspetto e si presentava con bottole rosse e rossore generalizzato sul glande quindi feci un tampone cutaneo e risultó Morganella Morganii.
Consultai un medico dell’ospedale di malattie Veneree e mi fece fare tutta la prassi sia a me che alla mia fidanza per escludere malattie veneree o HIV è risultó anche lì tutto negativo a tutti e due e mi dissero che era lichen scleroatrofico e mi diedero come cura 2 settimane di Clobesol a livello del glande.
Dopo 8 giorni dall’inizio della cura dovetti sospendere perché risultai allergico all’idrocortisone.
Andai in una struttura privata e mi fecero ripetere tutti gli esami per malattie veneree, HIV, sifilide ed epatiti, tampone cutaneo e uretrale, urino cultura, spermio cultura e esami feci.
Tutto negativo tranne spermio cultura e tampone uretrale che risultarono positivi alla Morganella Morganii.
Cura con Ciproxin da 500 mg due volte al giorno per 9 giorni.
A distanza di 12 giorni dalla fine dell antibiotico ripeto l’esame del tampone uretrale ed era negativo.
A distanza di due/tre settimane iniziai ad accusare dolori all’asta del pene ma senza nessuna sfogazione cutanea, ripeto spermio cultura e risulta positiva a Enterococco faecalis.
A questo punto mi rivolsi ad urologo che fece un’esplorazione rettale e risultó la prostata infiammata e mi diede da fare due settimane di Augmentin due volte al giorno e Mictalase in supposte per 10 giorni 1 volta al giorno e mi consigliò di eiaculare un giorno sì e uno no per decongestionare la prostata.
Finita la cura dell’ urologo a distanza di una settimana dalla fine di essa si ripresenta il dolore al glande e dopo due giorni tornano le bottole rosse sul glande.
Ora ho in programma una peniscopia per sospetto lichen scleroatrofico che mi ha prescritto il mio medico di base e un’altra visita dall’urologo dove sono in cura che sospetta ancora una prostatite.
Chiedo consulto perché sembra che nessuno sappia darmi una diagnosi e continuo a stare male.
Grazie
Tutto parte da gennaio 2021 dove mi è stata diagnostica una balanite da candidosi dove il pene si mostrava con il prepuzio pieno di ragadi verticali e faticava a scappellarsi e come cura mi diedero da fare Diflucan 2 compresse.
3 settimane dopo la cura il problema persisteva ma aveva cambiato aspetto e si presentava con bottole rosse e rossore generalizzato sul glande quindi feci un tampone cutaneo e risultó Morganella Morganii.
Consultai un medico dell’ospedale di malattie Veneree e mi fece fare tutta la prassi sia a me che alla mia fidanza per escludere malattie veneree o HIV è risultó anche lì tutto negativo a tutti e due e mi dissero che era lichen scleroatrofico e mi diedero come cura 2 settimane di Clobesol a livello del glande.
Dopo 8 giorni dall’inizio della cura dovetti sospendere perché risultai allergico all’idrocortisone.
Andai in una struttura privata e mi fecero ripetere tutti gli esami per malattie veneree, HIV, sifilide ed epatiti, tampone cutaneo e uretrale, urino cultura, spermio cultura e esami feci.
Tutto negativo tranne spermio cultura e tampone uretrale che risultarono positivi alla Morganella Morganii.
Cura con Ciproxin da 500 mg due volte al giorno per 9 giorni.
A distanza di 12 giorni dalla fine dell antibiotico ripeto l’esame del tampone uretrale ed era negativo.
A distanza di due/tre settimane iniziai ad accusare dolori all’asta del pene ma senza nessuna sfogazione cutanea, ripeto spermio cultura e risulta positiva a Enterococco faecalis.
A questo punto mi rivolsi ad urologo che fece un’esplorazione rettale e risultó la prostata infiammata e mi diede da fare due settimane di Augmentin due volte al giorno e Mictalase in supposte per 10 giorni 1 volta al giorno e mi consigliò di eiaculare un giorno sì e uno no per decongestionare la prostata.
Finita la cura dell’ urologo a distanza di una settimana dalla fine di essa si ripresenta il dolore al glande e dopo due giorni tornano le bottole rosse sul glande.
Ora ho in programma una peniscopia per sospetto lichen scleroatrofico che mi ha prescritto il mio medico di base e un’altra visita dall’urologo dove sono in cura che sospetta ancora una prostatite.
Chiedo consulto perché sembra che nessuno sappia darmi una diagnosi e continuo a stare male.
Grazie
[#1]
Gent.mo utente
dal suo racconto sembrerebbe che nessuno sia stato in grado di trattarla per risolvere la sua problematica, se si trattasse di un liken scleroatrofico il cortisone non risolve il problema ma eventualmente lo può attenuare. Una ipotesi presente in letteratura e che io ritengo la più veritiera suggerisce che il liken sia prodotto da una infiammazione/infezione che altera la struttura della pelle del prepuzio e/o della mucosa del glande con lacerazioni e cicatrizzazioni che riducono l'elasticità del prepuzio stesso. Personalmente ritengo che le terapie migliori siano topiche e dipendono dalla obiettività in sede di visita.
Un cordiale saluto
dal suo racconto sembrerebbe che nessuno sia stato in grado di trattarla per risolvere la sua problematica, se si trattasse di un liken scleroatrofico il cortisone non risolve il problema ma eventualmente lo può attenuare. Una ipotesi presente in letteratura e che io ritengo la più veritiera suggerisce che il liken sia prodotto da una infiammazione/infezione che altera la struttura della pelle del prepuzio e/o della mucosa del glande con lacerazioni e cicatrizzazioni che riducono l'elasticità del prepuzio stesso. Personalmente ritengo che le terapie migliori siano topiche e dipendono dalla obiettività in sede di visita.
Un cordiale saluto
Dott. Carlo Maretti
Specializzato in Andrologia
www.andrologia-online.it
[#2]
Utente
Buonasera Dottore, la ringrazio per la risposta.
Quindi lei pensa che sia più una cosa cutanea che non interna?
In tutto ciò io non ho mai avuto febbre oppure non ho mai avuto tracce di sebo o altro materiale organico, e non ho mai nemmeno avuto odori strani.
Il tutto succede a livello cutaneo con queste bottoline rosse sul glande e con dei dolori sporadici al pene ed al glande.
Infine le volevo chiedere il motivo per cui dallo spermiogramma e dai vari tamponi uretrali risultarono questi batteri abbastanza aggressivi, che non ho idea di come io abbia fatto a contrarre in quanto ho rapporti protetti con la compagna in maniera stabile ed all’interno della coppia chiusa.
La ringrazio anticipatamente
Cordiali saluti
Quindi lei pensa che sia più una cosa cutanea che non interna?
In tutto ciò io non ho mai avuto febbre oppure non ho mai avuto tracce di sebo o altro materiale organico, e non ho mai nemmeno avuto odori strani.
Il tutto succede a livello cutaneo con queste bottoline rosse sul glande e con dei dolori sporadici al pene ed al glande.
Infine le volevo chiedere il motivo per cui dallo spermiogramma e dai vari tamponi uretrali risultarono questi batteri abbastanza aggressivi, che non ho idea di come io abbia fatto a contrarre in quanto ho rapporti protetti con la compagna in maniera stabile ed all’interno della coppia chiusa.
La ringrazio anticipatamente
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.1k visite dal 20/05/2021.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Prostatite
La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.