Terapia calcolo renale
Buonasera,
Vorrei chiedere un consulto circa la terapia che sto seguendo per un calcolo renale di circa 7mm rilevato con ecografia e posizionato nel basso uretere.
Sono un ragazzo di 25 anni che, nel giro di pochi mesi, ha sofferto di due episodi di colica renale, di cui il più recente durante questa settimana.
Il primo si è risolto autonomamente nel giro di qualche giorno senza che potesse essere valutata l’entità del calcolo, essendo impossibili accertamenti medici nel luogo in cui si è manifestata la colica, e a seguito del quale ho eseguito ecografia che non manifestava più la presenza del calcolo.
Il secondo, invece, si è manifestato qualche giorno fa (mercoledì) e prontamente è stata eseguita una ecografia che per l’appunto ha evidenziato questo calcolo di 7mm posizionato a livello del basso uretere, con idronefrosi di primo grado.
Mi è stato detto che si deve provare ad espellere il calcolo e, nel frattempo, di gestire il dolore tramite punture di voltaren.
Per favorire l’espulsione sto assumendo circa 2lt di acqua al giorno, bevo la soluzione Schum 4 volte al giorno, e sto anche facendo terapia antibiotica con la ciprofloxacina.
Questa terapia mi è stata data dal radiologo, di concerto con il medico di famiglia e mio padre (anestesista).
Ieri è stato anche contattato un urologo, con il quale non ho avuto modo di parlare direttamente, che mi ha consigliato l’assunzione una volta al giorno di Omnic.
Dal bugiardino ho visto che si tratta di un farmaco che si utilizza nella terapia della prostata e che può comportare delle difficoltà o dei disturbi dell’eiaculazione, e questi ultimi aspetti mi hanno abbastanza preoccupato
.
Non voglio assolutamente mettere in discussione l’efficacia della terapia che mi è stata assegnata, però nutro dei dubbi circa l’assunzione di quest’ultimo farmaco che vorrei capire se necessario o, comunque,.
sostituibile da altro che non comporti questi disturbi, considerata anche la mia giovane età.
Così come, se proprio dovessi assumerlo, mi piacerebbe capire se questi disturbi sarebbero legati all’assunzione del farmaco e, quindi, del tutto temporanei.
Grazie in anticipo.
Vorrei chiedere un consulto circa la terapia che sto seguendo per un calcolo renale di circa 7mm rilevato con ecografia e posizionato nel basso uretere.
Sono un ragazzo di 25 anni che, nel giro di pochi mesi, ha sofferto di due episodi di colica renale, di cui il più recente durante questa settimana.
Il primo si è risolto autonomamente nel giro di qualche giorno senza che potesse essere valutata l’entità del calcolo, essendo impossibili accertamenti medici nel luogo in cui si è manifestata la colica, e a seguito del quale ho eseguito ecografia che non manifestava più la presenza del calcolo.
Il secondo, invece, si è manifestato qualche giorno fa (mercoledì) e prontamente è stata eseguita una ecografia che per l’appunto ha evidenziato questo calcolo di 7mm posizionato a livello del basso uretere, con idronefrosi di primo grado.
Mi è stato detto che si deve provare ad espellere il calcolo e, nel frattempo, di gestire il dolore tramite punture di voltaren.
Per favorire l’espulsione sto assumendo circa 2lt di acqua al giorno, bevo la soluzione Schum 4 volte al giorno, e sto anche facendo terapia antibiotica con la ciprofloxacina.
Questa terapia mi è stata data dal radiologo, di concerto con il medico di famiglia e mio padre (anestesista).
Ieri è stato anche contattato un urologo, con il quale non ho avuto modo di parlare direttamente, che mi ha consigliato l’assunzione una volta al giorno di Omnic.
Dal bugiardino ho visto che si tratta di un farmaco che si utilizza nella terapia della prostata e che può comportare delle difficoltà o dei disturbi dell’eiaculazione, e questi ultimi aspetti mi hanno abbastanza preoccupato
.
Non voglio assolutamente mettere in discussione l’efficacia della terapia che mi è stata assegnata, però nutro dei dubbi circa l’assunzione di quest’ultimo farmaco che vorrei capire se necessario o, comunque,.
sostituibile da altro che non comporti questi disturbi, considerata anche la mia giovane età.
Così come, se proprio dovessi assumerlo, mi piacerebbe capire se questi disturbi sarebbero legati all’assunzione del farmaco e, quindi, del tutto temporanei.
Grazie in anticipo.
[#1]
Buongiorno,
un calcolo di circa 7 mm che si trova nel tratto terminale dell'uretere, sta' attraversando la porzione dell'uretere più' ristretta e difficile prima di entrare in vescica ed essere espulso senza difficolta'.
E' corretto provare ad eliminare spontaneamente il calcolo prima di passare ad un intervento endoscopico di asportazione / frantumazione con laser (ULT), sicuramente più' invasivo.
Per favori l'espulsione del calcolo in quella posizione, oltre ad un antinfiammatorio ( es ketoprofene in formulazione retare) da assumere una volta al di' indipendentemente dal dolore o coliche e non assumere farmaci come buscopan che rallentano la progressione del calcolo, e' utile e raccomandato l'assunzione della tamsulosin che gli e' stata consigliata dal collega urologo.
E' corretto che la tamsulosin ha indicazione principale nella iperplasia prostatica ma, solo se il calcolo e in sede iuta-vescicale, rilassando la muscolatura della vescica, favorisce l'eliminazione del calcolo.
E' anche corretto che la tamsulosin può' ridurre o eliminare l'eiaculazione ma generalmente l'effetto e ' transitorio se si assume il farmaco per periodi limitati di tempo.
Il tentativo di eliminazione del calcolo va accompagnato con una assunzione regolare di acqua ( no carichi ma gradualmente durante tutta la giornata ed interrompendo se dolore in crescendo) e bagni caldi per rilassare tutta la muscolatura.
Importante monitorare la situazione con esami ematochimici e radiologici per valutare che l'attesa non si complichi con infezioni o sofferenza renale.
Se in 7-10 giorni non si hanno effetti, e' consigliato passare alla rimozione del calcolo endoscopicamente
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
un calcolo di circa 7 mm che si trova nel tratto terminale dell'uretere, sta' attraversando la porzione dell'uretere più' ristretta e difficile prima di entrare in vescica ed essere espulso senza difficolta'.
E' corretto provare ad eliminare spontaneamente il calcolo prima di passare ad un intervento endoscopico di asportazione / frantumazione con laser (ULT), sicuramente più' invasivo.
Per favori l'espulsione del calcolo in quella posizione, oltre ad un antinfiammatorio ( es ketoprofene in formulazione retare) da assumere una volta al di' indipendentemente dal dolore o coliche e non assumere farmaci come buscopan che rallentano la progressione del calcolo, e' utile e raccomandato l'assunzione della tamsulosin che gli e' stata consigliata dal collega urologo.
E' corretto che la tamsulosin ha indicazione principale nella iperplasia prostatica ma, solo se il calcolo e in sede iuta-vescicale, rilassando la muscolatura della vescica, favorisce l'eliminazione del calcolo.
E' anche corretto che la tamsulosin può' ridurre o eliminare l'eiaculazione ma generalmente l'effetto e ' transitorio se si assume il farmaco per periodi limitati di tempo.
Il tentativo di eliminazione del calcolo va accompagnato con una assunzione regolare di acqua ( no carichi ma gradualmente durante tutta la giornata ed interrompendo se dolore in crescendo) e bagni caldi per rilassare tutta la muscolatura.
Importante monitorare la situazione con esami ematochimici e radiologici per valutare che l'attesa non si complichi con infezioni o sofferenza renale.
Se in 7-10 giorni non si hanno effetti, e' consigliato passare alla rimozione del calcolo endoscopicamente
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
[#2]
Utente
Gent.mo Prof.,
La ringrazio per i chiarimenti, immagino che, a questo punto, per prevenire la necessità di un eventuale intervento sarebbe utile l’assunzione del farmaco che prenderò stasera.
Ne approfitto ancora per chiederle dell’antinfiammatorio. In realtà da ieri ho sospeso perché più che dolori ormai presento leggeri fastidi. Dovrei comunque continuarlo per favorire l’espulsione?
L’acqua si la sto bevendo regolarmente a bicchieri, più che altro di natura io già bevo abbastanza, quindi non noto moltissima differenza.
Grazie ancora e buona serata
La ringrazio per i chiarimenti, immagino che, a questo punto, per prevenire la necessità di un eventuale intervento sarebbe utile l’assunzione del farmaco che prenderò stasera.
Ne approfitto ancora per chiederle dell’antinfiammatorio. In realtà da ieri ho sospeso perché più che dolori ormai presento leggeri fastidi. Dovrei comunque continuarlo per favorire l’espulsione?
L’acqua si la sto bevendo regolarmente a bicchieri, più che altro di natura io già bevo abbastanza, quindi non noto moltissima differenza.
Grazie ancora e buona serata
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.2k visite dal 16/05/2021.
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