Problema al glande/ frenulo

Salve, sono Luca ho 25 anni è ho un problema al glande, ovvero quando ero piccolo non riuscivo a scappellare il glande poi il mio medico con forza riuscì a farlo; anche se ora il pene si scappella quasi completamente,una parte a destra e a sinistra del frenulo e come "attaccata" e la corona del glande in questi due spazietti non è fuori. Non ho mai avuto dolori anche se ogni tanto avverto che un pò mi tira in quel punto e la scorsa settimana in seguito a ripetuti rapporti ho avuto una microlesione, come una piccola apertura nella zona "attaccata" a fianco del frenulo. Cosa posso fare per "liberare" completamente il glande? questa attaccatura "larga" può essere la causa di una minor sensibilità e piacere durante rapporti orali?
Grazie x l'attenzione e scusate il linguaggio approssimativo.Spero possiate consigliarmi qualcosa.
[#1]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
mi spiace deluderLa, ma il problema è che Lei non può fare proprio nulla per risolvere questo inconveniente. La saldatura, se così vogliamo definirla, di parte della base del frenulo alla corona del glande non è risolvibile con pratiche manuali. Non saprei, non avendola visitata, menneno dirLe se chirurgicamente sia o meno possibile fare qualcosa e ...che cosa.
Di certo la sensibilità della zona potrebbe essere diversa o limitata proprio per questa anomalia.
In definitva non Le posso consogliare altro che una visita vera, dal Suo Medico di Fiducia in prima istanza. Il collega deciderà se a Lei serve o meno un Chirurgo.
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

[#2]
Dr. Renzo Benaglia Andrologo 665 1
Gentile Utente,
non posso che essere daccordo con il Collega Martino.
E' difficile darle un consiglio per via telematica su una situazione andrebbe vista dal vivo.

Un cordiale saluto

x

[#3]
Utente
Utente
Grazie andrò presto dal mio medico di fiducia ad esporre il problema. Quindi mi confermate che il fatto che il fatto che la corona del grande vicino al frenulo sia in parte nscosta da questa "saldatura" della pelle della cappela con la pelle della parte interna del prepuzio, può ridurre notevolmente la sensibiltà (quindi il piacere al tatto) di questa zona vicino al frenulo.. che dovrebbe essere se non sbaglio anche la più sensibile del pene. spero di risolvere questo problema sopratutto per aumentare il piacere durante i rapporti orali. grazie mille
[#4]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
si...potrebbe essere così, ma il condizionale è d'obbligo visto che stiamo scrivendo e non vedendo. A proposito della presunta maggior sensibilità del frenulo rispetto le zone circostanti del glande, quello che Lei presume non è sempre vero nè automatico. E' tutto molto individuale: in alcuni casi la sensibilità del frenulo non è piacevole ma addirittura parestesica o francamente fastidiosa. Ho effettuato delle frenulectomie anche per questi motivi.
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#5]
Utente
Utente
Avrei un altro problema: non riesco a venire dentro durante un rapporto vaaginale e orale, mentre riesco con una stimolazione manuale. Può dipendere dalla scarsa sensibilità del glande? o da che cosa? é possibile non sentire quasi niente penetrando o con un rapporto orale?
Premetto che uso sempre il preservativo per il rapporto vaginale ma niente per quello orale.
Sono abbastanza preoccupato.Vi ringrazio per l'attenzione.
[#6]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
ebbene si, credo che ci siamo!
E' giunto il momento di consultare un Collega Andrologo.
Solo così potrà trovare degne soluzioni ai Suoi numerori problemi.
Spenga il collegamento ad Internet per un pò di tempo.
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO