Sangue nello sperma

Buongiorno.
Sono un uomo di 58 anni.
Premetto che mi sono sottoposto a fine gennaio 2021 ad una visita urologica (visita che effettuo con cadenza annuale), riportando un valore del PSA di 1, 67.
Dopo la visita, consistente in esplorazione rettale della prostata e controllo ecografico di vescica, prostata e genitali, il mio urologo mi ha detto che posso stare tranquillo riguardo a possibili neoplasie, riferendo solo una certa ipertrofia prostatica, con volume della prostata ai limiti alti (ipertrofia che sapevo già di avere da vari anni).
Avendogli riferito che il valore del PSA quattro anni fa era intorno a 1, 00, mi ha consigliato di ripetere il dosaggio del PSA dopo 2 mesi e di comunicargli telefonicamente il nuovo valore.
Ho quindi effettuato agli inizi di aprile il nuovo dosaggio del PSA e gli ho riferito telefonicamente il nuovo valore: 1, 56, con rapporto PSA libero/ PSA totale=0.35.
Mi ha detto che è tutto a posto e di tornare a visita dopo un anno dall'ultima visita urologica, effettuata, quindi nel gennaio del 2022.
Improvvisamente, 4 giorni fa (precisamente il 17 aprile), ho riscontrato la presenza di sangue nello sperma.
Ho di nuovo contattato il mio urologo, riferendo l'accaduto.
Mi ha detto che si tratta con tutta probabilità di una infezione e mi ha prescritto del Ciproxin 500, da prendere due volte al giorno, per 10 giorni.
Pur avendo seguito tale terapia ormai da 4 giorni, continuo a constatare la presenza di sangue nello sperma, anzi la quantità di sangue sembra aumentata e l'ultima volta sembrava che avessi eiaculato sangue puro, più che sperma misto a sangue (il sangue non è invece presente, almeno visivamente, nelle urine, che risultano chiare).
Premetto che la presenza di sangue nello sperma fu da me constatata per la prima volta 20 anni fa (avevo all'epoca 38 anni), ma allora il sintomo scomparve dopo aver assunto poche pillole di antibiotico.
Domando allora: cosa devo fare se, dopo aver terminato i 10 giorni di cura prescritti, il sintomo continuasse ad esser presente?
Può darsi che, nonostante i valori non alti del PSA, io abbia ugualmente una neoplasia prostatica?
Quando ripetere nuovamente il dosaggio del PSA?
Ringrazio in anticipo per la cortese risposta ed invio distinti saluti.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

se dopo la fine della terapia, già indicata, dovesse il sintomo essere ancora presente bene riconsultare in diretta sempre il suo urologo di fiducia; sarà lui a darle le indicazioni cliniche utili e precise in base alla rivalutazione clinica che le farà in diretta e a indicarle quando eventualmente ripetere, se indicato, il dosaggio del PSA.

Detto questo, se desidera avere poi più informazioni dettagliate su questo particolare problema andro-urologico, le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/975-emospermia-quando-c-e-sangue-nel-liquido-seminale.html

Infine può pure leggersi questo testo più completo: Clinical Management of Male Infertility , pubblicato insieme al compianto collega Cavallini:

https://link.springer.com/book/10.1007%2F978-3-319-08503-6

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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