Controllo psa e eco addome

Buonasera,
Dopo analisi PSA di controllo (novembre 2020) dove era emerso un valore di 2, 5 (rispetto a 1 circa dei precedenti 11 anni) e una cura con antibiotici per prostata leggermente infiammata alla visita mi accingo a rifare analisi ed ecoaddome.

Volevo chiedervi per cortesia se, avendo saltuari (non giornalieri) leggeri fastidì alla zona del perineo che si accentuano a volte leggermente dopo rapporti sessuali se posso effettuare lo stesso esame del PSA o rischio di trovare valori falsati da eventuale leggera infiammazione.

Vista la mia familiarità al tumore volevo fare le cose nel modo migliore.
Vi ringrazio in anticipo della risposta e porgo
Cordiali saluti
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Dr. Alessandro Sciarra Urologo 632 36
Buongiorno,
il dosaggio del PSA totale va comunque fatto. Ogni volta che lo specialista legge il valore tiene conto della possibilità' che questo sia influenzato da una infiammazione prostatica o da una iperplasia prostatica, per decidere se comunque può' essere sospetto per neoplasia.
Nel caso ci sia un progressivo aumento del PSA totale sopra 2.0 ng/ml ( anche se il valore e' inferiore a 4.0 segnalato dalla maggior parte dei laboratori analisi come "normale") questo può' indicare un sospetto di neoplasia che richiede un esame di secondo livello. Troviamo molte neoplasie prostatiche nella fascia di PSA totale fra 2.0 e 4.0, per fortuna tutte in fase precoce.
A questo aumento del PSA totale, l'esame di secondo livello da fare non e' più' l'ecografia ( trasrettale o no) che ha una accuratezza troppo bassa, ma e' una risonanza magnetica multiparametrica della prostata. Se a questa indagine RM saranno descritte aree sospette per neoplasia , indicate da un punteggio chiamato PIRADS da 3 a 5, allora bisognerà' procedere ad una biopsia anche mirata su quelle aree attraverso un moderno sistema di puntamento a fusione d'immagine.
Cosi' facendo si riesce ad escludere con buona sicurezza la presenza di una neoplasia o ad identificarla precocemente in maniera valida ed accurata.
Altre vie come marcatori alternativi, derivati del PSA libero/totale, ecografie transrettali, non permettono di arrivare a risultati ugualmente validi.
Il tumore prostatico e' molto frequente nell'uomo dai 50 anni in su ( anche prima in alcuni casi in parte ereditari), e' asintomatico e non si vede se non in fase avanzata all'ecografia. Quasi sempre e' associato ( per eta') ad una iperplasia prostatica o a processi infiammatori prostatici che possono indipendentemente coesistere e confondere nella diagnosi

Un cordiale saluto

Prof Alessandro Sciarra

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

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Utente
Utente
Buongiorno, Grazie professore della sua risposta. le chiedo un consiglio sul comportamento da seguire nel caso di valori di PSA totale che tornano sotto il 2,5 dell’ultimo controllo o addirittura di crescita.
Secondo il suo punto di vista ed esperienza con tutti i limiti di rispondere per iscritto dovrei procedere con risonanza?
Grazie e in attesa della sua risposta porgo
Cordiali saluti
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Dr. Alessandro Sciarra Urologo 632 36
Buongiorno,
considerando una eta' inferiore a 60 anni, un aumento del PSA totale oltre i 2.5 ng/ml può' porre indicazione per una verifica con risonanza magnetica multiparametrica della prostata

Prof Alessandro Sciarra
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