Blocco minzione - sintomi da ipertrofia prostatica o altro?
Buonasera ho 35 anni e da 2/3 giorni ho iniziato ad accusare improvvisi ritardi nella minzione però da seduto e concentrato dopo un pò riuscivo a fare pipì senza dolore o sangue.
Questa mattina però ho avuto un blocco e sono dovuto andare in PS dove mi è stato inserito un catetere.
Successivamente mi hanno fatto le analisi ma non hanno rilevato infezioni (cosi mi hanno detto) ma non credo mi abbiamo fatto anche il PSA.
La successiva visita dell’urologo che si è basata sulla mia anamnesi e sulla ispezione rettale (no ecografia) ha portato alla diagnosi di Prostatite anche se il dottore ha detto che ho la proposta ingrandita (non dovrebbe quindi essere ipertrofia?).
Comunque mi ha dato la cura indicata di seguito e mi ha lasciato il catetere senza sacca fino a lunedì prossimo utilizzando il tappo.
Le mie domande sono: tale sintomatologia è compatibile con una ipertrofia / prostatite?
Il fatto di portare il catetere per tutto questo tempo è normale?
E’ normale che a stasera non sento ancora particolare stimolo di fare pipi ma solo fastidio e quando apro il tappo ogni circa 50/60 minuti esce poca urina?
Aggiungo che a differenza di stamattina se tocco non ho dolore alla vescica anche se ho un addome un pò gonfio.
Di seguito la cura da fare per 10 gg.
Che ulteriori consigli potete darmi?
Grazie mille.
* Profluid 1compressa per due mesi;
* Riflog 1 supposta per 2 volte al giorno per 10gg;
* Fluven 1 compressa al giorno per 10gg;
* Diflaselin 1 compressa al giorno per 10gg;
* Agilev (Antibiotico)
Questa mattina però ho avuto un blocco e sono dovuto andare in PS dove mi è stato inserito un catetere.
Successivamente mi hanno fatto le analisi ma non hanno rilevato infezioni (cosi mi hanno detto) ma non credo mi abbiamo fatto anche il PSA.
La successiva visita dell’urologo che si è basata sulla mia anamnesi e sulla ispezione rettale (no ecografia) ha portato alla diagnosi di Prostatite anche se il dottore ha detto che ho la proposta ingrandita (non dovrebbe quindi essere ipertrofia?).
Comunque mi ha dato la cura indicata di seguito e mi ha lasciato il catetere senza sacca fino a lunedì prossimo utilizzando il tappo.
Le mie domande sono: tale sintomatologia è compatibile con una ipertrofia / prostatite?
Il fatto di portare il catetere per tutto questo tempo è normale?
E’ normale che a stasera non sento ancora particolare stimolo di fare pipi ma solo fastidio e quando apro il tappo ogni circa 50/60 minuti esce poca urina?
Aggiungo che a differenza di stamattina se tocco non ho dolore alla vescica anche se ho un addome un pò gonfio.
Di seguito la cura da fare per 10 gg.
Che ulteriori consigli potete darmi?
Grazie mille.
* Profluid 1compressa per due mesi;
* Riflog 1 supposta per 2 volte al giorno per 10gg;
* Fluven 1 compressa al giorno per 10gg;
* Diflaselin 1 compressa al giorno per 10gg;
* Agilev (Antibiotico)
[#1]
Buongiorno,
la sintomatologia da lei indicata con difficolta' ad urinare fino ad un blocco completo che ha reso necessario il posizionamento di un catetere e' generalmente legata ad un voluminoso aumento delle dimensioni della prostata da iperplasia prostatica . Tuttavia questo quadro non corrisponde alla sua eta' di 35 anni ( cosi' leggo) dove ancora l'iperplasia prostatica non ha iniziato a svilupparsi ( inizio usualmente dopo i 45 anni e questi quadri dopo i 55 anni).
Si deve quindi pensare a qualche altra causa:
- una sclerosi del collo vescicale
- un evento infiammatorio o infettivo importante sulla prostata o vie urinarie
- un deficit di contrazione su base neurologica della vescica ( meno probabile se non esiste una storia di patologia neurologica, traumi a livello colonna lombo-sacrale o pelvi)
Il catetere una volta messo conviene tenere alcuni giorni prima di rimuovere.
Sarebbe utile sempre eseguire una ecografia addome pelvi ed un esame colturale per verificare se esiste una infezione sulle urine e sperma prima di dare un antibiotico.
Un altro esame importante da eseguire una volta rimosso il catetere e' una uroflussometria per verificare la validità' del getto menzionale ed il residuo dopo minzione che rimane di urine in vescica (RPM).
Questi esami dovrebbero permettere di arrivare ad una diagnosi e scegliere una terapia adeguata ( al momento ha ricevuto solo una terapia con integratori ed antibiotici) per risolvere la situazione ed evitare nuovi episodi
Buona giornata
Prof Alessandro Sciarra
la sintomatologia da lei indicata con difficolta' ad urinare fino ad un blocco completo che ha reso necessario il posizionamento di un catetere e' generalmente legata ad un voluminoso aumento delle dimensioni della prostata da iperplasia prostatica . Tuttavia questo quadro non corrisponde alla sua eta' di 35 anni ( cosi' leggo) dove ancora l'iperplasia prostatica non ha iniziato a svilupparsi ( inizio usualmente dopo i 45 anni e questi quadri dopo i 55 anni).
Si deve quindi pensare a qualche altra causa:
- una sclerosi del collo vescicale
- un evento infiammatorio o infettivo importante sulla prostata o vie urinarie
- un deficit di contrazione su base neurologica della vescica ( meno probabile se non esiste una storia di patologia neurologica, traumi a livello colonna lombo-sacrale o pelvi)
Il catetere una volta messo conviene tenere alcuni giorni prima di rimuovere.
Sarebbe utile sempre eseguire una ecografia addome pelvi ed un esame colturale per verificare se esiste una infezione sulle urine e sperma prima di dare un antibiotico.
Un altro esame importante da eseguire una volta rimosso il catetere e' una uroflussometria per verificare la validità' del getto menzionale ed il residuo dopo minzione che rimane di urine in vescica (RPM).
Questi esami dovrebbero permettere di arrivare ad una diagnosi e scegliere una terapia adeguata ( al momento ha ricevuto solo una terapia con integratori ed antibiotici) per risolvere la situazione ed evitare nuovi episodi
Buona giornata
Prof Alessandro Sciarra
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
[#2]
Utente
Grazie mille Professore. Lunedì mattina mi recherò in Ps per tentare di rimuovere il catetere mentre il pomeriggio effettuerò visita più ecografia con l’urologo. Effettivamente il fatto che abbia avuto questo problema alla mia età mi sta facendo preoccupare non poco. Confermo che non è mai presente (così come non lo era prima del catetere) sangue o bruciore. Tale sintomatologia potrebbe anche essere legata a patologie più gravi di quelle descritte? Inoltre, il fatto che non senta uno stimolo deciso della minzione ora che ho il catetere è normale?
Grazie ancora.
Un saluto.
Grazie ancora.
Un saluto.
[#7]
Utente
Buonasera Professore, torno ad aggiornarla dopo la visita di oggi. Dunque questa mattina sono tornato in PS dove mi hanno sfilato il catetere. Dopo 2/3 ore, tornato a casa, sono riuscito ad andare in bagno abbastanza tranquillamente (sono riuscito a fare pipi da seduto dopo qualche secondo). Nel pomeriggio poi mi sono sottoposto ad una ecografia delle vie urinarie e alla visita dall'urologo. L'ecografia effettuata ai reni, vescica (piena), prostata e vescicole seminali non ha riscontrato alcun che. L'urologo ha soltanto evidenziato una micro infiammazione della prostata (forse già in riduzione a causa della cura antibiotica che sto assumendo) ma null'altro. Il problema è che dopo l'ecografia non sono riuscito a svuotare la vescica (per verificare il residuo post minzionale) e mi sono bloccato di nuovo. L'urologo allora mi ha detto di assumere per un mese una compressa di UROREC da 8mg la sera. Tuttavia, dopo aver preso la compressa e una volta tornato a casa, sono riuscito a fare pipi (sempre dopo qualche minuto). Ora la mia domanda è: questo blocco, può effettivamente essere causato da una sclerosi del collo vescicale cosi come mi aveva detto lei (l'urologo sostiene che potrebbe essere cosi ma non crede in quanto avrei avuto problemi con l'inserimento e il disinserimento del catetere) o potrebbe esserci anche qualche componente psicologica in quanto appena sono tornato a casa sono riuscito? Per il resto è d'accordo con il farmaco prescritto? Grazie ancora molto per il supporto. Un saluto,
[#8]
Buongiorno,siteticamente:
- in caso di sclerosi del collo vescicale generalmente il catetere passa senza difficolta' perché' può' non essere presente una stenosi stabile cicatriziale ma solo uno stato di ipertonicita' muscolare.
- La componente psicologica puo' influire ma se riesce a portare fino ad un blocco di urina completo dovrebbe essere molto severa !
- Silodosina ( nome generico di quanto prescritto dal collega) può essere indicato come terapia medica della sclerosi del collo vescicale. E' generalmente associata ad un effetto collaterale poco piacevole per molti pazienti, la riduzione fino alla perdita dell'eiaculazione. Sempre nella stessa categoria di alfa litigi, l'alfuzosina 10 mg generalmente non da' questo effetto collaterale ma può' abbassare la pressione arteriosa dando vertigini e cefalea se non tollerata.
- Per arrivare ad una diagnosi più' definita di sclerosi del collo vescicale dovrebbe eseguire un esame urodinamico con cistomanometria. Se confermato il primo tentativo e' quello della terapia medica con alfa litigi. Se non si ottiene un risultato si procede con un intervento di incisione endoscopica del collo vescicale
Prof Alessandro Sciarra
- in caso di sclerosi del collo vescicale generalmente il catetere passa senza difficolta' perché' può' non essere presente una stenosi stabile cicatriziale ma solo uno stato di ipertonicita' muscolare.
- La componente psicologica puo' influire ma se riesce a portare fino ad un blocco di urina completo dovrebbe essere molto severa !
- Silodosina ( nome generico di quanto prescritto dal collega) può essere indicato come terapia medica della sclerosi del collo vescicale. E' generalmente associata ad un effetto collaterale poco piacevole per molti pazienti, la riduzione fino alla perdita dell'eiaculazione. Sempre nella stessa categoria di alfa litigi, l'alfuzosina 10 mg generalmente non da' questo effetto collaterale ma può' abbassare la pressione arteriosa dando vertigini e cefalea se non tollerata.
- Per arrivare ad una diagnosi più' definita di sclerosi del collo vescicale dovrebbe eseguire un esame urodinamico con cistomanometria. Se confermato il primo tentativo e' quello della terapia medica con alfa litigi. Se non si ottiene un risultato si procede con un intervento di incisione endoscopica del collo vescicale
Prof Alessandro Sciarra
[#9]
Utente
Buonasera Dottore, torno ad aggiornarla sulla mia situazione. Sia ieri che oggi sono riuscito ad urinare senza particolari problemi seppur sedendomi (ma non sempre) e a volte anche senza aspettare i canonici 60/70 secondi, pertanto avevo percepito un ottimo miglioramento che mi aveva portato a pensare che il problema poteva in qualche modo essersi risolto. Tuttavia questa sera, intorno alle 19, ho avuto (con mia grossa sorpresa) un altro blocco e per iniziare a fare pipi ho dovuto faticare non poco. La cosa strana è che in tutte le minzioni, una volta che inizio, sia il flusso che la quantità sembrano soddisfacenti e non provo in alcun modo nessun dolore. Come anticipato nei post precedenti sto assumendo una compressa di UROREC 8mg alla sera. Volevo sapere se tale cura migliorerà i sintomi nel tempo e quindi devo solo aspettare oppure se il fatto che abbia avuto già in questi due giorni un episodio avverso significa che tale farmaco non è risolutivo nel mio caso. Inoltre vorrei chiedere conferma sugli ulteriori esami da fare: cistoscopia ed uroflussimetria?
Grazie ancora.
Un Saluto.
Grazie ancora.
Un Saluto.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 6.7k visite dal 06/04/2021.
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Approfondimento su Prostata
La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.