Coliche renali quotidiane

Buongiorno Egregi Dottori

Dal mese di Ottobre soffro di coliche quotidiane anche molto forti che dal mese di dicembre si sono acuite impedendomi anche di poter lavorare.
(Il dolore si acuisce quando mi muovo o cammino.
)
Da una TC dell addome effettuata nel mese di dicembre è risultato questo:

In sede pielica destra grossolana formazione litiasica con asse longitudinale di circa 18 mm e spessore di circa 8; anche da tale lato si riconoscono due spot iperdensi di tipo micro calcari in sede caliceale inferiore.

Bilateralmente non immagini di calico-pielectasie.

Moderata distensione dell’uretere prossimale destro che presenta diametro medio circa 7 mm;
Formazione calcare con asse longitudinale di circa 4 mm e’ riconoscibile verosimilmente in corrispondenza del lume ureterale destro distale a circa 4 cm dallo sbocco in vescica.


L urologo presso l ospedale alla quale mi sono rivolto mi ha subito detto che bisogna eseguire un intervento di asportazione dato che il calcolo più voluminoso è troppo grande per essere trattato con litotrissia.


A gennaio sono stato messo in lista per L intervento ma mi è stato subito detto che i tempi sono lunghi e L intervento sarebbe stato eseguito entro 3 mesi...unica prescrizione fatta Toradol per trattare il dolore.


Nel frattempo i dolori non si sono attenuati e anzi adesso sono molto acuto anche da disteso quando cerco di dormire...

Nel mese di febbraio mi sono recato nuovamente all ospedale con impegnativa urgente del mio medico di base segnalando che sono esausto e che ho coliche quotidiane.


Mi è stato risposto che se non ho febbre o dilatazione renale il mio intervento non è urgente e che quindi devo aspettare continuando a trattare i dolori con Toradol.
Ho riferito che allo stato attuale dovrei assumere Toradol quotidianamente dati i dolori continui e mi è stato dato quindi un gastroprotettore...
Giunti quasi al mese di Aprile e non sentendo nessuno ho chiamato e mi hanno risposto che data L emergenza sanitaria L intervento sarà rinviato ulteriormente...
Nel mese di Febbraio mi hanno fatto un ecografia e hanno detto che non vedono il calcolo di 4 mm a 4 cm dallo sbocco in vescica...
Ho riferito che lo sento (credo non avrei tutti questi dolori) e che non L ho espulso (non avrei questi dolori continui...

Volevo chiedere se un intervento di tal tipo può essere classificato non urgente dato il dolore lancinante e continuo che accuso da mesi.
(che ha seriamente compromesso la mia qualità di vita non permettendomi appunto nemmeno di lavorare)
Inoltre se il dolore che provo è causa immagino del calcolo nell Uretere a 4 cm dall uscita
Se è possibile che non lo vedano nella eco ma c’è (lo sento)
Per ultimo nelle ultime analisi delle urine c’è presenza di proteine msi avute prima...questa Presenza potrebbe essere correlata a una sofferenza renale da calcolosi?


Chiedo scusa per la prolissità ma sono veramente disperato.


Grazie
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Nella nostra pratica un calcolo dell'uretere accompagnato da sintomi importanti o complicazioni (febbre, alterazioni degli esami di sangue) viene classificato nel gruppo degli interventi che dovrebbe essere effettuato entro un mese (classe A). Questo evidemente non vale nella struttura che la sta seguendo. Purtroppo da circa un anno per i motivi che tutti conosciamo in quasi tutte le strutture si eseguono quasi esclusivamente interventi di questa classe di urgenza, con le conseguenze tanto note quanto inevitabili.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio molto Dottore per la celere risposta

Nel frattempo ho ricontattato l ospedale che mi ha confermato la non possibilità di operarmi per ora nonostante i continui forti dolori.
Mi hanno detto che potrebbero provvisoriamente inserire uno stent.
Le chiedo se questa soluzione potrebbe alleviare o far terminare le coliche e se Potrei tornare al lavoro appunto con uno stent inserito.

Chiedo inoltre se non sarebbe meglio magari prima provare con una terapia espulsiva dato che il calcolo è a 4 cm dallo sbocco in vescica? Le altre volte che ho avuto i calcoli renali negli anni passati L assunzione di Omnic aveva avuto successo.

La ringrazio per la cortese attenzione
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
La terapia espulsiva è tanto più efficace quanto meno il calcolo è rimasto nella stessa posizione, le possibilità di successo sono pertanto oggettivamente modeste. Questo non vuol dire che non si possa provare. Lo stent ureterale, sarebbe una soluzione apprezzabile, ma abbastanza spesso è di per sè causa di fastidi legati alla sola sua presenza. Pertanto non vi è una soluzione buona per tutti, bisogna valutare attentamente il caso anche con dettagli che noi a distanza non possiamo conoscere.
[#4]
Utente
Utente
Gentile Dottore la ringrazio per la sua risposta. Da visita urologica effettuata oggi emerge una idronefrosi di secondo grado.
Data la situazione attuale degli ospedali mi è stato detto che L unica possibilità di eseguire L intervento chirurgico in tempi brevi e farlo in forma privata.
Questa situazione mi ha abbastanza spiazzato dato anche il costo. Le chiedo con una idronefrosi di tale entità quanto posso attendere nel mentre decido il da farsi e eventualmente se ha qualche consiglio da darmi.

La ringrazio anticipatamente.
[#5]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
"Data la situazione attuale degli ospedali mi è stato detto che L unica possibilità di eseguire l'intervento (chirurgico) in tempi brevi e farlo in forma privata."
Anche il professionista serio talora è realisticamente spinto ad esprimersi in questo modo, ma lo dovrebbe sempre fare con estrema discrezione e avendo la sensibilità di capire bene con chi sta trattando (soggetto assicurato, evidentemente benestante, ecc.). Altrimenti si configurano quadri che hanno più a che fare con lo sciacallaggio che con la medicina, cui non vogliamo neanche pensare. Più di questo a distanza non è corretto dire.
[#6]
Utente
Utente
Grazie dottore per la sua risposta.
Preciso per correttezza comunque che mi è stato chiesto se sono assicurato (purtroppo non lo sono) e come alternativa mi è stato proposto L inserimento di uno stent a tempo indefinito. (Che data la situazione delle sale operatorie da queste parti prima di arrivare all intervento sarebbe assai lungo)
Dato che sono in questa situazione gia da mesi e sono sfinito per me prolungare altri mesi la stessa sarebbe deleterio anche dal punto di vista lavorativo.
Per questo motivo sono molto indeciso sul da farsi.
Grazie mille ancora della sua attenzione.