Alfa-litici in paziente 90enne
Buongiorno,
mio padre ha 90 anni, è una persona ancora attiva, autonomo, guida, esce e se la cava mediamente benino nelle sue cose di tutti i giorni.
Nel 2012 e poi nel 2014 ha avuto blocco urinario acuto (ipertrofia prostatica benigna non operabile) risolte entrambe con cateterizzazione temporanea, rimossa nel giro di ore o pochi giorni.
Quest'anno 2021, ha avuto un blocco urinario a febbraio, risolto apparentemente, ma che si è ripresentato dopo una settimana e a quel punto è stato cateterizzato 'a permanenza'.
Gli esami del sangue e urine non mostrano niente di rilevante (posso trascriverli se serve)
A parte l'aspetto psicologico, il catetere gli ha dato da quasi subito problemi (a parte la gestione delle sacche) in particolare dopo 15gg ha iniziato a non drenare dal tubo ma a disperdere quasi totalmente dai lati.
Siamo andati all'ospedale e il catetere è stato sostituito (sembra fosse piegato a livello dell'uretra).
All'ospedale è stato poi visitato da un altro urologo, il quale sarebbe propenso a tentare la rimozione del catetere e a somministrare il farmaco SILODOSINA, della categoria degli alfa-bloccanti.
Mio padre non vede l'ora, ma io sono preoccupata per gli effetti collaterali (ipotensione, collasso, sincope), in considerazione dell'età avanzata.
Oltre ai problemi urologici-prostatici per i quali assume AVODART, mio padre ha avuto un infarto undici anni fa (3 stent, assume CARDICOR e CARDIOASPIRINA senza troppa continuità), inoltre è affetto da FAVISMO e da BPCO, causa silicosi professionale, che però a parte qualche polmonite batterica ogni due o tre anni non gli dà problemi insistenti.
Ha una modesta insufficienza renale (creatinina 1, 28)
Tendenzialmente la sua PA è bassa (60-90), gli capita spesso di sentire freddo e talvolta lamenta sensazione di testa vuota.
Mio padre è un omino piccolo, 1, 60m e magro, pesa 50kg
Lei cosa ne pensa?
In caso di assunzione di SILODOSINA quali precauzioni devo prendere per capire se stanno insorgendo effetti collaterali?
E' meglio cominciare con dose ridotta, in caso affermativo?
Grazie
mio padre ha 90 anni, è una persona ancora attiva, autonomo, guida, esce e se la cava mediamente benino nelle sue cose di tutti i giorni.
Nel 2012 e poi nel 2014 ha avuto blocco urinario acuto (ipertrofia prostatica benigna non operabile) risolte entrambe con cateterizzazione temporanea, rimossa nel giro di ore o pochi giorni.
Quest'anno 2021, ha avuto un blocco urinario a febbraio, risolto apparentemente, ma che si è ripresentato dopo una settimana e a quel punto è stato cateterizzato 'a permanenza'.
Gli esami del sangue e urine non mostrano niente di rilevante (posso trascriverli se serve)
A parte l'aspetto psicologico, il catetere gli ha dato da quasi subito problemi (a parte la gestione delle sacche) in particolare dopo 15gg ha iniziato a non drenare dal tubo ma a disperdere quasi totalmente dai lati.
Siamo andati all'ospedale e il catetere è stato sostituito (sembra fosse piegato a livello dell'uretra).
All'ospedale è stato poi visitato da un altro urologo, il quale sarebbe propenso a tentare la rimozione del catetere e a somministrare il farmaco SILODOSINA, della categoria degli alfa-bloccanti.
Mio padre non vede l'ora, ma io sono preoccupata per gli effetti collaterali (ipotensione, collasso, sincope), in considerazione dell'età avanzata.
Oltre ai problemi urologici-prostatici per i quali assume AVODART, mio padre ha avuto un infarto undici anni fa (3 stent, assume CARDICOR e CARDIOASPIRINA senza troppa continuità), inoltre è affetto da FAVISMO e da BPCO, causa silicosi professionale, che però a parte qualche polmonite batterica ogni due o tre anni non gli dà problemi insistenti.
Ha una modesta insufficienza renale (creatinina 1, 28)
Tendenzialmente la sua PA è bassa (60-90), gli capita spesso di sentire freddo e talvolta lamenta sensazione di testa vuota.
Mio padre è un omino piccolo, 1, 60m e magro, pesa 50kg
Lei cosa ne pensa?
In caso di assunzione di SILODOSINA quali precauzioni devo prendere per capire se stanno insorgendo effetti collaterali?
E' meglio cominciare con dose ridotta, in caso affermativo?
Grazie
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L'operabilità di suo padre è un problema essenzialmente anestesiologico e non urologico, poiché è presumibile che con una delle attuali tecniche basate sul laser un intervento disostruttivo, magari anche solo parziale, potrebbe essere effettuato, così come non è così raro vedere oggigiorno. La valutazione anestesiologica è più delicata e su questo l'urologo ha poco da dire, anche se anche qui con le attuali anestesie periferiche il rischio polmonare e cardiaco sono certamente molto ridotti e nessuno penserebbe di indurre una anestesia generale.
In quanto alla sua domanda, se il babbo ha già costituzionalmente una pressione piuttosto bassa, è saggio muoversi con una certa attenzione. Del farmaco di cui ci parla esiste anche un dosaggio inferiore (4 mg), che viene scarsamente utilizzato, ma in questo caso potrebbe tornare utile, quantomeno in una prima fase. In ogni caso il farmaco sarebbe da somministrare la sera prima di coricarsi. Questo in termini molto generali, ma confidiamo che il nostro Collega che ha prescritto la terapia conoscendo direttamente il caso abbia già ragionato in tal senso.
In quanto alla sua domanda, se il babbo ha già costituzionalmente una pressione piuttosto bassa, è saggio muoversi con una certa attenzione. Del farmaco di cui ci parla esiste anche un dosaggio inferiore (4 mg), che viene scarsamente utilizzato, ma in questo caso potrebbe tornare utile, quantomeno in una prima fase. In ogni caso il farmaco sarebbe da somministrare la sera prima di coricarsi. Questo in termini molto generali, ma confidiamo che il nostro Collega che ha prescritto la terapia conoscendo direttamente il caso abbia già ragionato in tal senso.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Il Collega urologo che ha prescritto la terapia ha visto mio padre per la prima volta, essendo la visita stata effettuata per mia richiesta estemporanea all'ospedale (per il cattivo funzionamento del CV), gentilmente accolta dal medico del reparto.
Tra l'altro la proposta terapeutica mi ha colto di sorpresa (ero ormai rassegnata al CV a dimora) e lì per lì non ho saputo approfondire con le domande opportune.
Penso intanto di consultarmi con il medico di base che conosce mio padre da trent'anni.
Mi interessava tuttavia accedere ad un altro parere specialistico, quale il suo, per orientarmi minimamente.
Trovo molto interessante le sue osservazioni sull'operabilità a mezzo laser e credo che, sempre che a mio padre garbi, potremmo chiedere un consulto anestesiologico.
La ringrazio infinitamente per la cortese risposta.
Tra l'altro la proposta terapeutica mi ha colto di sorpresa (ero ormai rassegnata al CV a dimora) e lì per lì non ho saputo approfondire con le domande opportune.
Penso intanto di consultarmi con il medico di base che conosce mio padre da trent'anni.
Mi interessava tuttavia accedere ad un altro parere specialistico, quale il suo, per orientarmi minimamente.
Trovo molto interessante le sue osservazioni sull'operabilità a mezzo laser e credo che, sempre che a mio padre garbi, potremmo chiedere un consulto anestesiologico.
La ringrazio infinitamente per la cortese risposta.
[#3]
Ovviamente chi deve giudicare è l'anestesista che si occuperà del caso, o quantomeno uno dello stesso gruppo di lavoro. Non essendovi precisi parametri di valutazione, il giudizio è comunque molto soggettivo. sarebbe pertanto inutile un parere generico, avulso dalla realtà della struttura in cui l'intervento sarebbe poi teoricamente eseguioto.
[#4]
Utente
Sì all'interno di un percorso mirato.
Fin'ora i problemi sono stati limitati e forse mio padre, complice la semplicità della sua vita, non ha mai approfondito. Potrebbe non essere troppo tardi per fare qualcosa di più, se utile e necessario. (Non è sempre detto)
Solo ora, con i primi segni di fragilità, mi ha coinvolta e sto cercando di prendermene cura.
Anche se ritengo che essendo lucido e in gamba, accogliere o no un'iniziativa stia sempre e ancora a lui.
Scusi le riflessioni a voce alta, molto a margine dell'argomento.
È difficile fare i genitori dei propri genitori! :)
Grazie ancora e buona serata
Fin'ora i problemi sono stati limitati e forse mio padre, complice la semplicità della sua vita, non ha mai approfondito. Potrebbe non essere troppo tardi per fare qualcosa di più, se utile e necessario. (Non è sempre detto)
Solo ora, con i primi segni di fragilità, mi ha coinvolta e sto cercando di prendermene cura.
Anche se ritengo che essendo lucido e in gamba, accogliere o no un'iniziativa stia sempre e ancora a lui.
Scusi le riflessioni a voce alta, molto a margine dell'argomento.
È difficile fare i genitori dei propri genitori! :)
Grazie ancora e buona serata
[#5]
Il catetere a permanenza per un soggetto ancora vigile e discretamente attivo è un fardello psicologico assai pesante, in grado di abbattere in modo cospicuo la qualità di vita. Purtroppo talora è indispensabile scendere ad un compromesso ed accettarlo come "il male minore". Ma tutto sommato ci pare di percepire uno spiraglio di possibilità, che vale la pena quantomeno di approfondire.
[#7]
Utente
buongiorno dottor Piana
mio padre ha preso per qualche giorno (pochi) gli alfa litici ma a seguito rimozione catetere, in meno di 12 ore, è andato incontro a nuovo episodio di RAU (terzo in un mese e mezzo) e l'urologo si è risolto per il catetere a permanenza.
Ho appuntamento nei prossimi giorni con il medico di famiglia per instradare le pratiche per la malattia cronica e i cambi del dispositivo e poi con l'urologo per un controllo.
Nel frattempo le chiedo un parere: mio padre (ricordo 90 enne autonomo, lucido e mediamente in buone condizioni), con il catetere indossato da un mese circa, dotato di valvola (sacca solo di notte) negli ultimi giorni prima dell'ultimo tentativo di rimozione sentiva lo stimolo spessissimo, al ritmo di mezz'ora circa, ma svuotando - con leggero bruciore - di fatto quasi niente, condizione francamente fastidiosa e limitande.
Poi c'è stato di mezzo il pronto soccorso con la ricollocazione di un nuovo catetere pochi giorni fa e per ora va meglio, però con il sacchetto da gamba.
Volevo chiedere
1 - se la valvola può favorire quel tipo di fastidiosa condizione
2 - come posso monitorare la situazione (infiammatoria e infettiva) per esempio con lo stick per il pH ?
In attesa delle visite sono arrivati gli esiti dell'esame delle urine e della clearance della creatinina (in realtà era stata prescritta per la somministrazione della silodosina).
Gli esiti
CLEARANCE CREATININA
S--CREATININA 1,29 * mg/dL 0,67 1,17 attenzione nuova metodica dal 15.11.2018
U--CREATININA 51 mg/dL 40 278
dU--CREATININA 1071 mg/24h 920 2200 attenzione nuova metodica dal 15.11.2018
CLEARANCE CREATININA 58 * ml/minuto 66 143
URINA : ESAME COMPLETO
FISICO: Peso specifico 1,014 * 1,015 1,030
CHIMICO: pH 6,5 5,5 6,5
Glucosio 0 mg/dL 0 10
Albumina 30 * mg/dL 0 15
Emoglobina 0,75 * mg/dL 0 0
Corpi chetonici 0 mg/dL 0 5
Bilirubina 0 mg/dL 0 0,03
Urobilinogeno 0,2 mg/dL 0,2 1
Nitriti Assenti
Esterasi leucocitaria +++
CITOFLUORIMETRICO: Emazie 788 * cell/uL 0 15
Leucociti 1799 * cell/uL 0 20
Cellule squamose 1 cell/uL
Batteri presenti
URINE 24 h 2100 mL
C'è infezione?
Grazie, se vorrà darmi un parere
mio padre ha preso per qualche giorno (pochi) gli alfa litici ma a seguito rimozione catetere, in meno di 12 ore, è andato incontro a nuovo episodio di RAU (terzo in un mese e mezzo) e l'urologo si è risolto per il catetere a permanenza.
Ho appuntamento nei prossimi giorni con il medico di famiglia per instradare le pratiche per la malattia cronica e i cambi del dispositivo e poi con l'urologo per un controllo.
Nel frattempo le chiedo un parere: mio padre (ricordo 90 enne autonomo, lucido e mediamente in buone condizioni), con il catetere indossato da un mese circa, dotato di valvola (sacca solo di notte) negli ultimi giorni prima dell'ultimo tentativo di rimozione sentiva lo stimolo spessissimo, al ritmo di mezz'ora circa, ma svuotando - con leggero bruciore - di fatto quasi niente, condizione francamente fastidiosa e limitande.
Poi c'è stato di mezzo il pronto soccorso con la ricollocazione di un nuovo catetere pochi giorni fa e per ora va meglio, però con il sacchetto da gamba.
Volevo chiedere
1 - se la valvola può favorire quel tipo di fastidiosa condizione
2 - come posso monitorare la situazione (infiammatoria e infettiva) per esempio con lo stick per il pH ?
In attesa delle visite sono arrivati gli esiti dell'esame delle urine e della clearance della creatinina (in realtà era stata prescritta per la somministrazione della silodosina).
Gli esiti
CLEARANCE CREATININA
S--CREATININA 1,29 * mg/dL 0,67 1,17 attenzione nuova metodica dal 15.11.2018
U--CREATININA 51 mg/dL 40 278
dU--CREATININA 1071 mg/24h 920 2200 attenzione nuova metodica dal 15.11.2018
CLEARANCE CREATININA 58 * ml/minuto 66 143
URINA : ESAME COMPLETO
FISICO: Peso specifico 1,014 * 1,015 1,030
CHIMICO: pH 6,5 5,5 6,5
Glucosio 0 mg/dL 0 10
Albumina 30 * mg/dL 0 15
Emoglobina 0,75 * mg/dL 0 0
Corpi chetonici 0 mg/dL 0 5
Bilirubina 0 mg/dL 0 0,03
Urobilinogeno 0,2 mg/dL 0,2 1
Nitriti Assenti
Esterasi leucocitaria +++
CITOFLUORIMETRICO: Emazie 788 * cell/uL 0 15
Leucociti 1799 * cell/uL 0 20
Cellule squamose 1 cell/uL
Batteri presenti
URINE 24 h 2100 mL
C'è infezione?
Grazie, se vorrà darmi un parere
[#8]
Non comprediamo cosa lei intenda per "valvola", ma immaginiamo possa in effetti trattarsi di un "tappo", visto che ci dice che la sacca di raccolta viene collegata solo nelle ore notturne. Ebbene, noi per formazione ed esperienza siamo stati da sempre assolutamente contrari a questo tipo di gestione, Il catetere per funzionare bene e non dare ancora più problemi di quanto sia già di per sè in grado di fare, deve avere uno scarico continuamente libero. La percezione dello stimolo e la minzione "attiva" con il catetere in sede sono molto spesso causa di malfunzionamento, ostruzione precoce, sanguinamento, infezione e quant'altro. Ovviamente se il soggetto ha ancora una vita attiva, durante la giornata può utilizzare i più maneggevoli sacchetti di raccolta "a cosciale". Con il catetere inserito, qualsasi esame delle urine è sempre molto falsato, l'urocoltura è praticamente sempre positiva, questo è uno dei compromessi cui bisogna adattarsi, d'altronda sarebbe eerrato ed impossibile assumere continuativamente antibiotici, che consiglieremmo solo per brevissimi cicli a cavallo delle manovre di sostituzione ed in caso di evidenti complcazioni (es. febbre).
[#9]
Utente
Grazie, tutto molto chiaro.
Purtroppo la gestione nella pratica, per una persona ancora mediamente attiva, non è così altrettanto lineare.
Purtroppo sto osservando un decadimento psicologico notevole in mio padre proprio a causa dei numerosi disagi e inconvenienti associati al CV. Prima ancora di arrivare alle infezioni.
Adesso proverò a convincerlo per la sacca da gamba ma non capisco poi come attaccare quella da notte e come una persona possa poi indossare il pigiama.
È possibile rimuovere la sacca da giorno e collegare quella da notte e viceversa al mattino?
Immagino che così il rischio contaminazione aumenti esponenzialmente, ma oggettivamente è una vitaccia con tutto quel sistema addosso.
Immaginando di mettere e togliere, le sacche vanno cambiate ogni giorno o si possono riutilizzare per una settimana?
So che non sono tematiche prettamente mediche...
Buona serata, grazie, cordiali saluti
Purtroppo la gestione nella pratica, per una persona ancora mediamente attiva, non è così altrettanto lineare.
Purtroppo sto osservando un decadimento psicologico notevole in mio padre proprio a causa dei numerosi disagi e inconvenienti associati al CV. Prima ancora di arrivare alle infezioni.
Adesso proverò a convincerlo per la sacca da gamba ma non capisco poi come attaccare quella da notte e come una persona possa poi indossare il pigiama.
È possibile rimuovere la sacca da giorno e collegare quella da notte e viceversa al mattino?
Immagino che così il rischio contaminazione aumenti esponenzialmente, ma oggettivamente è una vitaccia con tutto quel sistema addosso.
Immaginando di mettere e togliere, le sacche vanno cambiate ogni giorno o si possono riutilizzare per una settimana?
So che non sono tematiche prettamente mediche...
Buona serata, grazie, cordiali saluti
[#10]
Le sacche di raccolta ovviamente si sostituiscono con estrema facilità. Per motivi pratici, quando siporta l catetere, è assai consigliabile utilizzare pigiami aperti su davanti, in modo che il tubo di scarico non debba scavallare la cintura, situazione foriera di problemi e complicazioni. Le sacche possono essere svuotate e riutilizzate per più giorni (anche una settimana), quasi tutti i modelli sono dotati di una valvola di scarico nella parte inferiore.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 3k visite dal 18/03/2021.
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