Operazione di cistectomia con derivazione urinaria in anestesia locale, è possibile?
Buonasera, mio padre, 77anni, deve essere sottoposto ad operazione di cistectomia e derivazione urinaria causa tumore vescicale asportato con TURB e vescica ora non più funzionate per effetto delle successive instillazioni di medicinali chemioterapici (no recidiva al momento).
I reni sono in forte sofferenza (IRC) anche a causa di questa disfunzione e la sua qualità di vita è pessima per la frequenza con la quale deve urinare giorno e notte.
Il quadro cardiologico di mio padre è però compromesso a tal punto da non consentire un intervento in anestesia generale.
Infarto e bypass nel 1987, l’ultima coronarografia nel 2007 ha rivelato diverse occlusioni.
Non ha potuto fare altri esami recenti perché non sopporterebbe il liquido di contrasto.
La mia domanda è se si può svolgere l’operazione di cistectomia con anestesia locale, spinale (ho letto qualcosa al riguardo) L’intervento ci dicono essere fondamentale anche per rimandare il più possibile l’eventualità di dialisi permanente.
Grazie infinite.
I reni sono in forte sofferenza (IRC) anche a causa di questa disfunzione e la sua qualità di vita è pessima per la frequenza con la quale deve urinare giorno e notte.
Il quadro cardiologico di mio padre è però compromesso a tal punto da non consentire un intervento in anestesia generale.
Infarto e bypass nel 1987, l’ultima coronarografia nel 2007 ha rivelato diverse occlusioni.
Non ha potuto fare altri esami recenti perché non sopporterebbe il liquido di contrasto.
La mia domanda è se si può svolgere l’operazione di cistectomia con anestesia locale, spinale (ho letto qualcosa al riguardo) L’intervento ci dicono essere fondamentale anche per rimandare il più possibile l’eventualità di dialisi permanente.
Grazie infinite.
[#1]
Nella nostra esperienza, la cistectomia ina anestesia periferica è possibile, ma non può essere effettuata una derivazione urinaria che comporti l'utilizzo dell'intestino (esterna od ortotopica). Pertanto è solo possibile praticare un abboccamento diretto degli ureteri alla pelle (uretero-cutaneo-stomia), derivazione che si riserva solo a situazioni particolarmente marginali o degradate per la gestione complessa (quasi sempre due sacchetti), la necessità di tenere sempre gli ureteri incanulati con protesi particolari ed un rischio particolarmente elevato di infezioni sucecssive del rene, con ulteriore degrado funzionale. In pratica noi abbiamo eseguito questi interventi solo in soggetti molto anziani od in condizioni tali da rendere molto rischiosa una anestesia generale prolungata, ovvero una manipolazione chirurgica dell'intestino.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Grazie dottore, in effetti l’operazione programmata era proprio la cistectomia e ureterocutaneostomia, poi saltata perché gli anestesisti non hanno dato autorizzazione all’anestesia generale per i problemi cardiaci. Non mi è stata fornita alternativa, allora ho fatto una ricerca e ho letto di questa possibilità (anestesia periferica). L’intervento, così ci è stato detto, è necessario per eliminare il rischi di emorragia della vescica, di recidiva del tumore, per aiutare i reni favorendo l’eliminazione completa dell’urina che adesso in parte ristagna, e per migliorare la qualità di vita. Lei cosa ne pensa? Vado avanti con questa ipotesi? Ho dimenticato di dire che mio padre ha stent uroteliali JJ che deve sostituire ogni tre mesi. Grazie
[#3]
Da quel che ci scrive, la situazione è particolarmente degradata e necessita di scendere a più di un compromesso. Comprendiamo benissimo che nessun chirurgo vorrebbe essere costretto ad operare in queste condizioni. Noi lo abbiamo fatto alcune volte, amche se in un passato piuttosto remoto, comunque senza eccessive complicazioni tecniche.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.5k visite dal 16/03/2021.
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