Prostatite e dolori pelvici
Salve, vorrei chiedervi dei consigli in merito a dei problemi che si trascinano ormai dalla scorsa estate quando, in seguito a una serie di rapporti sessuali piuttosto intensi con la mia partner, in cui avevo anche diverse eiaculazioni di seguito, ho iniziato ad avere disturbi legati alle vie uro-seminali.
I sintomi che ho attualmente sono bruciore al perineo, a volte anche molto intenso, epididimo destro molto indolensito (soprattutto in seguito ad un dolore acutissimo esploso a dicembre, che mi ha spinto a recarmi in pronto soccorso dove mi hanno fatto un'ecografia la quale ha evidenziato l'infiammazione dello stesso, che attualmente mi sembra essere più contenuta), difficoltà ad iniziare la minzione e forti dolori pelvici che si estendono sul basso ventre e fianchi, coinvolgendo anche il colon, e anche sulle cosce in modo a volte molto forte.
Ho fatto tutti gli accertamenti del caso, nei primi esami colturali comparve enterococco faecalis nello sperma e nelle numerose spermiocolture eseguite nei mesi successivi non c'era nulla, anche il tampone uretrale è risultato negativo, anche se a parer mio inutile, poiché eseguito a secco, in assenza di secrezioni e senza massaggio prostatico per favorire la fuoriuscita di liquido, stessa cosa la mia partner che ha eseguito diversi tamponi e non è mai risultato nulla.
Ad ogni modo i due specialisti che ho consultato, in seguito a ecografia prostatica che ha evidenziato la flogosi, mi hanno prescritto il primo un ciclo di due mesi di serpens, ed il secondo una terapia più intensa a base di levofloxacina per 15 giorni 1cpr/die, topster supposte da prendere i primi 10 giorni del mese per tre mesi e due peaprostil al giorno per un mese, poibuna sola per i successivi due.
Non so se può essere la strada giusta per risolvere il mio problema, per ora dopo quest'ultima terapia i sintomi sono totalmente invariati.
Mi consigliate di consultare qualche altro specialista o di fare qualche altro accertamento in particolare?
Sono piuttosto disperato, poiché tutto ciò sta avendo effetti negativi sulla mia vita sessuale, lavorativa e sul mio umore.
Come riuscirò a capire da cosa dipendono i miei problemi e risolverli?
I sintomi che ho attualmente sono bruciore al perineo, a volte anche molto intenso, epididimo destro molto indolensito (soprattutto in seguito ad un dolore acutissimo esploso a dicembre, che mi ha spinto a recarmi in pronto soccorso dove mi hanno fatto un'ecografia la quale ha evidenziato l'infiammazione dello stesso, che attualmente mi sembra essere più contenuta), difficoltà ad iniziare la minzione e forti dolori pelvici che si estendono sul basso ventre e fianchi, coinvolgendo anche il colon, e anche sulle cosce in modo a volte molto forte.
Ho fatto tutti gli accertamenti del caso, nei primi esami colturali comparve enterococco faecalis nello sperma e nelle numerose spermiocolture eseguite nei mesi successivi non c'era nulla, anche il tampone uretrale è risultato negativo, anche se a parer mio inutile, poiché eseguito a secco, in assenza di secrezioni e senza massaggio prostatico per favorire la fuoriuscita di liquido, stessa cosa la mia partner che ha eseguito diversi tamponi e non è mai risultato nulla.
Ad ogni modo i due specialisti che ho consultato, in seguito a ecografia prostatica che ha evidenziato la flogosi, mi hanno prescritto il primo un ciclo di due mesi di serpens, ed il secondo una terapia più intensa a base di levofloxacina per 15 giorni 1cpr/die, topster supposte da prendere i primi 10 giorni del mese per tre mesi e due peaprostil al giorno per un mese, poibuna sola per i successivi due.
Non so se può essere la strada giusta per risolvere il mio problema, per ora dopo quest'ultima terapia i sintomi sono totalmente invariati.
Mi consigliate di consultare qualche altro specialista o di fare qualche altro accertamento in particolare?
Sono piuttosto disperato, poiché tutto ciò sta avendo effetti negativi sulla mia vita sessuale, lavorativa e sul mio umore.
Come riuscirò a capire da cosa dipendono i miei problemi e risolverli?
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Gentile lettore,
impossibile darle una risposta corretta e mirata da questa postazione; purtroppo situazioni cliniche complesse e particolari, come la sua, richiedono sempre un primo passo decisivo e fondamentale, cioè una visita clinica diretta; senza questa noi, da questa angolazione, nulla le possiamo dire di preciso e mirato.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
impossibile darle una risposta corretta e mirata da questa postazione; purtroppo situazioni cliniche complesse e particolari, come la sua, richiedono sempre un primo passo decisivo e fondamentale, cioè una visita clinica diretta; senza questa noi, da questa angolazione, nulla le possiamo dire di preciso e mirato.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.7k visite dal 10/03/2021.
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