Referto rm alla prostata

Buongiorno.
Mio marito 2 anni fa aveva fatto una RM con contrasto alla prostata in quanto sempre il PSA alto (ha 54 anni).
Quindi gli è stata data una terapia per abbassare il PSA.
Ma ad oggi è sempre alto e quindi ha fatto una seconda risonanza e ora le scrivo il referto.
Ovviamente andrà dall'urologo ma nel frattempo essendo ovviamente preoccupati se mi poteva spiegare cosa vuol dire e se c'è qualcosa di tumorale.


Esame eseguito in apparecchiatura ad alto campo 1, 5 T su tre piani con sequenza T1, FSE T2, DWi (b0-2000), perfusione T1 dopo mdc.


Prostata di volume modicamente aumentato con diametro LL di circa 46 mm.

Porzione prostatica centrale caratterizzato da disomogeneità strutturale da iperplasia adenomatosa con millimetriche focalità di ipointensità di segnale T2 a livello della base prostatica lobare destra peritransizionale con restrizione in diffusione ma senza una significativa patologica curva perfusionale.

Reperto meritevole di follow-up o eventualmente di esame citologico tramite agobiopsia (Pira 3).

Regione periferica e transizionale indenne da lesioni focali.

Capsula prostatica integra.

Non evidenti segni di trazione del tessuto adiposo periprostatico.

Normali le vescichette seminali.

Non evidenti linfoadenomegalie patologiche.

Non alterazioni ossee strutturali.


Attendo una gentile risposta e porgo distinti saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Dobbiamo fare una premessa Il PSA è un marcatore tumorale ed in linea teorica non ha alcun senso proporre terapie destinate ad abbassarne i valori, anzi questo potrebbe anche risultare pericoloso, mascherandone le variazioni. Ciò detto, ben sappiamo che in alcune situazioni dubbie, in cui a valori mediamente elevati del PSA non corrisponde una chiara diagnosi tumorale, per motivi più che altro "psicologici" vengano prescritte la finasteride o la dutasteride, in grado entro qualche tempo di dimezzare i valori. Ribadiamo che si tratta di un semplice artefatto che non è mai stato dimostrato possa avere degli effetti curativi.
Per quanto riguarda l'esito di questa risonanza magnetica, si tratta di una situazione ancora interlocutoria, codificata come PIRADS 3, che è considerato dubbio/intermedio. A giudizio del vostro urologo la situazione potrà essere tenuta ulteriormente sotto controllo oppure, anche considerando l'età relativamente giovane, sia opportuno esegure delle biopsie con tecnica "di fusione", basandosi appunto sulla risonanza magnetica appena eseguita.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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