L'infezione sarà passata definitivamente?
Gentili Dottori/esse
Vi scrivo per chiedere un parere/consiglio.
Circa un anno e mezzo fa d'estate ho avuto un rapporto occasionale con una ragazza.
Il rapporto sessuale è stato protetto ma c’è stato anche un rapporto orale non protetto.
Dopo circa 10 giorni ho cominciato ad avvertire bruciore durante la minzione e arrossamento dell’uretra con perdite trasparenti.
Trovandomi in vacanza, ho parlato del problema con un mio amico medico e lui mi ha prescritto l’Augmentin 875mg/125mg, 2 cpr al giorno per 6 giorni.
Già dopo 2 giorni stavo meglio e dopo 5 i sintomi erano spariti del tutto.
Tornato dalle vacanze, per sicurezza, ho prenotato una visita urologica.
Il dottore durante la visita mi ha trovato un varicocele sx e mi ha detto che l’uretrite ormai era guarita e che non dovevo prendere nulla.
Se i sintomi si fossero ripresentati fare un tampone e fargli avere gli esiti.
Mi ha prescritto un ecodoppler e uno spermiogramma per valutare il grado del varicocele.
Pochi giorni dopo ho cominciato ad avere una forte congiuntivite all’occhio sx.
La situazione è peggiorata e ho cominciato ad avere una forte sensibilità alla luce con dolore e offuscamento della vista di entrambi gli occhi.
Ho fatto subito una visita oculistica ed è risultata una cheratite fortunatamente presa e curata in tempo senza conseguenze.
Dopo questi episodi sono tornato normale, niente fastidi, dolori, perdite urinarie, nulla di nulla e vista 10/10.
A giugno 2020, ho cominciato ad avere dei fastidi all’inguine sinistro che si presentavano in maniera casuale e non quotidiana.
Ho quindi deciso di andare dal mio medico di base e farmi prescrivere gli accertamenti ordinati dall’urologo.
Il medico mi ha prescritto anche analisi di routine del sangue e delle urine e, per sicurezza, un test hiv (risultato negativo).
Secondo lui non c’era motivo di preoccuparsi per l’uretrite di 8 mesi prima perché, se la causa non fosse stata debellata, avrei sicuramente avuto una recidiva.
Su questo punto ho dei dubbi dato che molti specialisti parlano di infezioni silenti.
Lo spermiogramma è risultato nella norma, e dall’ecodoppler è risultato un varicocele sx del 4 grado.
Sono tornato dall’urologo e l’ho aggiornato anche relativamente alla cheratite.
Secondo lui l’infezione e la congiuntivite potrebbero essere causate da clamidia ma non ha certezze non avendo io mai fatto un tampone.
Per quanto riguarda il varicocele mi ha detto che, non avendo fastidi ed essendo la mia fertilità nella norma, l’intervento può aspettare e mi ha detto di rifare lo spermiogramma dopo 6 mesi.
Ora, da qualche tempo (3 mesi e comunque PIU' DI UN ANNO DOPO l’infezione estiva) io sto registrando una diminuzione della quantità di sperma espulso con l’eiaculazione e una significativa perdita di spinta.
La consistenza dello sperma a volte è liquida, a volte grumosa.
Non ho altri sintomi.
Cosa posso fare?
Ho sempre il dubbio di non aver debellato l’infezione e che questa, silente, stia facendo danni.
Grazie
Vi scrivo per chiedere un parere/consiglio.
Circa un anno e mezzo fa d'estate ho avuto un rapporto occasionale con una ragazza.
Il rapporto sessuale è stato protetto ma c’è stato anche un rapporto orale non protetto.
Dopo circa 10 giorni ho cominciato ad avvertire bruciore durante la minzione e arrossamento dell’uretra con perdite trasparenti.
Trovandomi in vacanza, ho parlato del problema con un mio amico medico e lui mi ha prescritto l’Augmentin 875mg/125mg, 2 cpr al giorno per 6 giorni.
Già dopo 2 giorni stavo meglio e dopo 5 i sintomi erano spariti del tutto.
Tornato dalle vacanze, per sicurezza, ho prenotato una visita urologica.
Il dottore durante la visita mi ha trovato un varicocele sx e mi ha detto che l’uretrite ormai era guarita e che non dovevo prendere nulla.
Se i sintomi si fossero ripresentati fare un tampone e fargli avere gli esiti.
Mi ha prescritto un ecodoppler e uno spermiogramma per valutare il grado del varicocele.
Pochi giorni dopo ho cominciato ad avere una forte congiuntivite all’occhio sx.
La situazione è peggiorata e ho cominciato ad avere una forte sensibilità alla luce con dolore e offuscamento della vista di entrambi gli occhi.
Ho fatto subito una visita oculistica ed è risultata una cheratite fortunatamente presa e curata in tempo senza conseguenze.
Dopo questi episodi sono tornato normale, niente fastidi, dolori, perdite urinarie, nulla di nulla e vista 10/10.
A giugno 2020, ho cominciato ad avere dei fastidi all’inguine sinistro che si presentavano in maniera casuale e non quotidiana.
Ho quindi deciso di andare dal mio medico di base e farmi prescrivere gli accertamenti ordinati dall’urologo.
Il medico mi ha prescritto anche analisi di routine del sangue e delle urine e, per sicurezza, un test hiv (risultato negativo).
Secondo lui non c’era motivo di preoccuparsi per l’uretrite di 8 mesi prima perché, se la causa non fosse stata debellata, avrei sicuramente avuto una recidiva.
Su questo punto ho dei dubbi dato che molti specialisti parlano di infezioni silenti.
Lo spermiogramma è risultato nella norma, e dall’ecodoppler è risultato un varicocele sx del 4 grado.
Sono tornato dall’urologo e l’ho aggiornato anche relativamente alla cheratite.
Secondo lui l’infezione e la congiuntivite potrebbero essere causate da clamidia ma non ha certezze non avendo io mai fatto un tampone.
Per quanto riguarda il varicocele mi ha detto che, non avendo fastidi ed essendo la mia fertilità nella norma, l’intervento può aspettare e mi ha detto di rifare lo spermiogramma dopo 6 mesi.
Ora, da qualche tempo (3 mesi e comunque PIU' DI UN ANNO DOPO l’infezione estiva) io sto registrando una diminuzione della quantità di sperma espulso con l’eiaculazione e una significativa perdita di spinta.
La consistenza dello sperma a volte è liquida, a volte grumosa.
Non ho altri sintomi.
Cosa posso fare?
Ho sempre il dubbio di non aver debellato l’infezione e che questa, silente, stia facendo danni.
Grazie
[#1]
Gentile lettore,
impossibile darle una risposta corretta e mirata da questa postazione; purtroppo situazioni cliniche complesse e particolari, come la sua, richiedono sempre un primo passo decisivo e fondamentale, cioè una visita clinica diretta; senza questa noi, da questa angolazione, nulla le possiamo dire di preciso e mirato.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
impossibile darle una risposta corretta e mirata da questa postazione; purtroppo situazioni cliniche complesse e particolari, come la sua, richiedono sempre un primo passo decisivo e fondamentale, cioè una visita clinica diretta; senza questa noi, da questa angolazione, nulla le possiamo dire di preciso e mirato.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 663 visite dal 25/02/2021.
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