Calcolo renale in vescica

Salve, ho 44 anni e mezzo, ed ho un calcolo renale (il terzo) da 8mm nel collo vescicale da fine novembre 2020.

In passato, nel 2012 ho avuto un calcolo da 10mm operato con endoscopio all'estero allo sbocco dell'uretere che veniva dal rene destro.

Da novembre 2018 a febbraio 2020, ho avuto un calcolo dal rene sinistro, espulso n aturalmente a fine febbraio 2020 prima della pandemia, di 10x8 mm di forma regolare come un ovetto.
Ora ho un calcolo da 8mm circa che si trovava nel rene destro a luglio e in vescica a fine novembre, nel percorso da rene a vescica ho avuto pochi dolori perchè forse il corpo era già abituato a causa del calcolo del 2012.

Ad oggi il calcolo non vuole saperne ancora di uscire.
A fine dicembre un'ecografia lo posizionava ancorta nel collo vescicale, l'8 febbraio lo stesso non era più visibile ma non ancora espulso anche perchè non passerebbe inosservato.
Mi ha detto l'urologo che può essere all'interno del condotto finale rpima dell aprostata in una "zona d'ombra" non visibile con ecografia.
Ho chiesto di fare inbtervento ma in qesto periodo non è semplice organizzare.
Un'altro urologo (meno empatico che ho chiamato in quanto non riuscivo a contattare l'attuale durante una colica) al quale mi rivolgevo in passato mi ha chiesto raggi X vescicali (che ritengo invasivi) e mi ha detto di urinare coricato per richiamare il calcolo in vescica (lui però non mi ha mai visitato visto questo calcolo).
ALmomento però non sono tornato da questo precedente dottore ancora.
Chiedo Vs consiglio.
Sto prendendo Omnic da 2 settimane ma niente ancora.
Posso sperare nell'espulsione o devo pressare per l'intervento?
Grazie.

In caso di dolore, come ultima spiaggia quando non ne posso più, uso il toradol, è l'unica giusto?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Un calcolo di quelle dimensioni si può fermare in vescica, ma in queste condizioni è difficile che possa dare ancora importanti disturbi. Se questi sono presenti, ci chiediamo se in effetti sia ancora incastrato allo sbocco dell'uretere, ovvero a pochi millimetri di distanza. Una radiografia vescicale non può certo essere considerata invasiva, ma ben difficilmente individuerebbe con sicurezza un calcolo così piccolo. Se lo stesso calcolo fosse incastrato nell'uretra ci attenderebbero degli evidenti effetti sul flusso urinario (ridotto, a scatti, sfrangiato, ecc.). L'urologo è abituato a veder "sparire" i calcoli anche in modo inatteso, ma anche in questo caso non si giustificherebbe la presenza di disturbi. In sintesi, ci pare he sia inutile avvitarsi tra dubbi ed ipotesi, una semplice endoscopia sarebbe in grado di chiarire e risolvere al tempo stesso la situazione.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie per la risposta.
Mi domando, se prima di "sparire" dall'ecografia il calcolo era nel cd. collo vescicale, cioè prima dell'ingresso nel condotto del pene, mi sembra strano sia ancora nell'uretere. Nella penultima ecografia si vedeva il "cerchio " della vescica con il calcolo bianco in basso al centro. Nell'ultima invece non compare, perciò io avevo chiesto al dottore se non fosse entrato già nel pene, anche se però non ho flusso di urina difficoltoso.
Al momento i disturbi che ho prevalenti sono: pizzichi "interni" all'altezza del pene, sensazione di punture interne ad intervalli regolari, sgocciolamento post minzione (in corrispondenza dei periodi di dolore), sensazione di dover urinare e/o di dover defecare, (solo un paio di volte ) dolore al fianco destro. NB ho ovviamente fatto urinocoltura per verificare assenza infezioni. E da 2 settimane circa sono sintomi quasi quotidiani con intervalli di pausa di qualche ora fino ad un max di un paio di giorni.
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Utente
Utente
Ultima domanda. Statisticamente che probabilità ci sono di espulsione naturale? grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Chi si occupa di calcolosi è tutto sommato abituato a queste "incongruenze", diciamo che in tutto quanto lei ci riferisce, il dolore lombare non dovrebbe più presentarsi una volta che il calcolo è passato in vescica e la sua persistenza ci ha fatto dubitare sulla reale avvenuta migrazione. D'altronde, ub calcolo incastrato nello sbocco ureterale sarebbe in grado di giustificare tutti i suoi disturbi. Anatomicamente il collo vescicale si trova davvero a pochi mm dallo sbocco dell'uretere e sui referti ecografici siamo abituati a non eccedere mai in sicurezza ... E' ovvio che se lei non avesse più disturbi noi non andremmo a cercare più in là e le diremmo magari di ripetere una ulteriore ecografia a distanza di un paio di mesi. La persistenza dei sintomi ci impone però di cercare comunque una soluzione.
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Utente
Utente
Salve dottore,
ho fatto ieri visita, e l'urologo non è riuscito a vedere il calcolo con ecografia. I sintomi persistono, anche forti, ora proverò solo per un paio di settimane ulteriori a vedere se si smuove qualcosa. Sto pensando di bere tanto ogni giorno anche col dolore per sperare si muova. Se mi mettessi a fare jogging potrebbe dare un contributo fattivo?
Ma la forma irregolare pulò veramente incastrare così tanto un calcolo? Inoltre il dottore mi ha detto di fare una tac (gli ho chiesto senza mezzo di contrasto) per localizzarlo. E' l'unica indagine possibile se il calcolo non appare all'ecografo? Grazie per quanto vorrà rispondermi.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Diremmo sia assai indicato eseguire la TAC dell'addome senza mezzo di contrasto per definire la situazioene una buona volta, considerata la persistenza di disturbi non indifferenti.