Prostatite ed epididimite, curati con Topster e Flogema, ma un nuovo fastidio a cura inoltrata
Salve a tutti, provo a spiegare brevemente il mio problema.
Ho 25 anni, non fumo, bevo saltuariamente, vita sessuale attiva ma sregolata (relazione a distanza quindi astinenza di max 5-7gg e rifacimento dei giorni persi nel weekend).
Accusavo dolore agli epididimi e qualche fastidio ad urinare.
Vado da un uro-andrologo che mi trova una prostatite associata ad epididimite (alla pressione degli epididimi saltavo come un grillo).
Mi ha prescritto spermiocultura ed ATB e nel frattempo cura di Topster e Flogema per 20gg.
I fastidi legati agli epididimi sono praticamente spariti, riesco a toccarli senza accusare alcun fastidio, così come anche i fastidi generici che ho avuto.
Purtroppo dopo un po' di giorni dall'inizio della cura è apparso un sintomo ben peggiore (mai o quasi mai avuto, soprattutto in questo periodo): un gran bel fastidio (tipo bruciore) in fase di eiaculazione.
Si accentua al crescere dell'astinenza: a 5 giorni di astinenza il dolore l'ho avvertito lungo tutto il condotto spermatico man mano che il liquido vi passava, però è sparito in breve tempo.
Il dubbio che mi attanaglia è: può questo bruciore scaturire dalla cura, è l'evolversi di questa prostatite "risvegliata" dalla cura?
Purtroppo non ho avuto ancora modo di fare la spermiocultura e vedrò di farla a breve, però la cosa che mi scoraggia particolarmente è che i sintomi per cui ho iniziato la cura sono praticamente spariti e ne sono usciti di nuovi ed anche peggiori.
Grazie a tutti.
Ho 25 anni, non fumo, bevo saltuariamente, vita sessuale attiva ma sregolata (relazione a distanza quindi astinenza di max 5-7gg e rifacimento dei giorni persi nel weekend).
Accusavo dolore agli epididimi e qualche fastidio ad urinare.
Vado da un uro-andrologo che mi trova una prostatite associata ad epididimite (alla pressione degli epididimi saltavo come un grillo).
Mi ha prescritto spermiocultura ed ATB e nel frattempo cura di Topster e Flogema per 20gg.
I fastidi legati agli epididimi sono praticamente spariti, riesco a toccarli senza accusare alcun fastidio, così come anche i fastidi generici che ho avuto.
Purtroppo dopo un po' di giorni dall'inizio della cura è apparso un sintomo ben peggiore (mai o quasi mai avuto, soprattutto in questo periodo): un gran bel fastidio (tipo bruciore) in fase di eiaculazione.
Si accentua al crescere dell'astinenza: a 5 giorni di astinenza il dolore l'ho avvertito lungo tutto il condotto spermatico man mano che il liquido vi passava, però è sparito in breve tempo.
Il dubbio che mi attanaglia è: può questo bruciore scaturire dalla cura, è l'evolversi di questa prostatite "risvegliata" dalla cura?
Purtroppo non ho avuto ancora modo di fare la spermiocultura e vedrò di farla a breve, però la cosa che mi scoraggia particolarmente è che i sintomi per cui ho iniziato la cura sono praticamente spariti e ne sono usciti di nuovi ed anche peggiori.
Grazie a tutti.
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Gentile lettore,
in queste situazioni cliniche complesse e molto particolari, difficile per noi capire se vi è o meno un problema senza una valutazione clinica diretta, e quasi impossibile formulare una risposta mirata e corretta.
Bisogna, a questo punto, riconsultare in diretta il suo andrologo od urologo di fiducia.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
in queste situazioni cliniche complesse e molto particolari, difficile per noi capire se vi è o meno un problema senza una valutazione clinica diretta, e quasi impossibile formulare una risposta mirata e corretta.
Bisogna, a questo punto, riconsultare in diretta il suo andrologo od urologo di fiducia.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4k visite dal 15/02/2021.
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