Bruciore uretra alta post-minzione

Buongiorno,

ho 34 anni e il fastidio che ho da un paio di mesi è un leggero bruciore alla parte alta interna del pene dopo aver urinato e che dura per qualche ora.
Si manifesta di più dopo le minzioni del pomeriggio/sera rispetto alla mattina.
Nessun altro sintomo (no dolori, no minzioni notturne, no urgenze, no frequenza aumentata).

Ho eseguito esami urina e urinocultura negativi, esami del sangue nella norma ed ecografia basso addome e svuotamento senza rilievi.
Solo segni di una precedente prostatite.


Ho riportato tutto ciò all'urologo che, a seguito di visita completa e notando alcuni piccoli arrossamenti sul glande, mi ha diagnosticato lieve balanopostite.

Prostata invece consona e non dolente.

Quindi solo igiene con Balanil e dieta.


Subito dopo visita, mi rendo conto per caso che il fastidio si attenua sensibilmente se in doccia ho cura di non far arrivare sul pene del bagnoschiuma generico.

A distanza di un mese in cui ho sempre fatto la doccia col costume da bagno il miglioramento è sostanziale: adesso sento il fastidio post-minzione solo alla punta dell'uretra e solo se la 'premo'.


Prima di tornare dall'urologo, vi chiederei gentilmente un parere: è consistente l'ipotesi di balanopostite come reazione all'uso prolungato di bagnoschiuma e conseguente uretra irritata?
Può provocare questo fastidio?
E' corretto pensare che la prostata sia estranea da tutto ciò?

Online mi è capitato di leggere di infezioni da candida e similari come cause di uretrite: l'urinocultura avrebbe invece dovuto evidenziarle qualora presenti?



Vi ringrazio in anticipo.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

un'urinocoltura ben fatta è in grado di evidenziare anche i microrganismi da lei indicati.

Si ricordi comunque che, in queste situazioni cliniche molto complesse e particolari, difficile per noi capire se vi è o meno un problema, senza una valutazione clinica diretta, e quasi impossibile formulare una risposta mirata e corretta.

Bisogna, a questo punto, riconsultare in diretta il suo andrologo od urologo di fiducia.

Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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