I germi possibili
Sono passati circa 3 mesi da un rapporto a rischio che mi è stato detto molto basso per qualsisi tipo di MST.
Dopo 20 giorni ho una una prostatite ed ho preso solo 7 giorni ciproxin datomi dal mio medico curante. L'urologo, in seguito ad analisi per germi comuni e dicendo che è abatterica, mi ha dato solo antiffiammatori e mio zio psichiatra mi ha aggiunto xanax per gli spasmi: sintomi ridotti del 90 % .Fatti esami al centro mst di firenze su tutti i germi possibili e immaginabili con dna pcr iga igm ( chlamidia, gonococco ecc) su sangue sperma urine : tutto negativo.
L'unica cosa che ho notato persistere è che quando eiaculo, a parte la qualità e densità dello sperma non proprio come prima, la fuoriuscita di un liquido biancastro raggrumato ed un pò prurulento.
E' normale in seguito a prostatite o potrebbe essere sintomo di qualche uretrite vesciculite da chlamidia e o gonorrea non venuta fuori dalle analisi? forse un altro ciclo di antibiotici potrebbe essere utile?
Dopo 20 giorni ho una una prostatite ed ho preso solo 7 giorni ciproxin datomi dal mio medico curante. L'urologo, in seguito ad analisi per germi comuni e dicendo che è abatterica, mi ha dato solo antiffiammatori e mio zio psichiatra mi ha aggiunto xanax per gli spasmi: sintomi ridotti del 90 % .Fatti esami al centro mst di firenze su tutti i germi possibili e immaginabili con dna pcr iga igm ( chlamidia, gonococco ecc) su sangue sperma urine : tutto negativo.
L'unica cosa che ho notato persistere è che quando eiaculo, a parte la qualità e densità dello sperma non proprio come prima, la fuoriuscita di un liquido biancastro raggrumato ed un pò prurulento.
E' normale in seguito a prostatite o potrebbe essere sintomo di qualche uretrite vesciculite da chlamidia e o gonorrea non venuta fuori dalle analisi? forse un altro ciclo di antibiotici potrebbe essere utile?
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Utente
Ringraziandola vivamente in quanto per la celere risposta , come sempre gentilissimo dott. Cavallini, l'urologo che ho consultato in effetti dopo esplorazione rettale mi ha detto che la prostata era infiammata. Ora devo ritornarci per un controllo la settimana prossima e già mi aveva accennato che mi avrebbe fatto fare uno spermiogramma una volta accertata la non presenza di alcun tipo di batterio(lui comunque era quasi convinto che nel mio caso non avrei dovuto fare nemmeno il ciclo di ciproxin ). Forse non mi sono spiegato bene. I sintomi forti che avevo all'inizio, vale a dire dolore ai testicoli, dolre al pene, semi impotenza, urgenza minzionale , dolori inguinali sono diminuiti del 90 % in seguito alla cura con antiffiammatori e benzodiazepine.
La negatività degli esami di cui ora riporto il protocollo:
1) – URINA I GETTO: Raccogliere in un primo barattolo sterile il primo getto di urine della notte (massimo 5 cc.); su questo materiale biologico si esegue la"Ricerca mycoplasmi urogenitali", la Ricerca Chlamydia t. e Gonococco ed HPV, HSV 1 e 2, la ricerca delle IgA secretorie anti Chlamydia t.. Eventuale esame colturale germi comuni e miceti
2) raccolta di EIACULATO TOTALE (sperma), eiaculando direttamente nel secondo barattolo sterile in proprio possesso; su eiaculato totale si eseguono: spermiocoltura per germi comuni e miceti e Trichomonas v., ricerca di DNA di Chlamydia t. e Gonococco con tests amplificazione in P.C.R., ricerca HPV DNA, ricerca HSV1 e 2 DNA, ricerca IgA secretorie anti C.t., ricerca mycoplasmi urogenitali
3) La ricerca degli ANTICORPI EMATICI anti C. trachomatis è consigliata in tutti i pazienti con ricerca diretta di C.t., per completezza diagnostica (diagnosi infezioni occulte dell'alto tratto urogenitale), su relativo prelievo ematico esguibile al nostro Punto prelievi. La conferma della positività degli anticorpi ematici anti-Chlamydia trachomatis è effettuata in Western-Blot sia su siero che su sperma.
è stata completamente negativa.
Lei sospetta comunque che vi possa essere ancora la prostata infiammata se ho capito bene e dunque esclude che quella sostanza raggrumata sia associabile a qualcuna delle MST che ho testato? Giusto?
La negatività degli esami di cui ora riporto il protocollo:
1) – URINA I GETTO: Raccogliere in un primo barattolo sterile il primo getto di urine della notte (massimo 5 cc.); su questo materiale biologico si esegue la"Ricerca mycoplasmi urogenitali", la Ricerca Chlamydia t. e Gonococco ed HPV, HSV 1 e 2, la ricerca delle IgA secretorie anti Chlamydia t.. Eventuale esame colturale germi comuni e miceti
2) raccolta di EIACULATO TOTALE (sperma), eiaculando direttamente nel secondo barattolo sterile in proprio possesso; su eiaculato totale si eseguono: spermiocoltura per germi comuni e miceti e Trichomonas v., ricerca di DNA di Chlamydia t. e Gonococco con tests amplificazione in P.C.R., ricerca HPV DNA, ricerca HSV1 e 2 DNA, ricerca IgA secretorie anti C.t., ricerca mycoplasmi urogenitali
3) La ricerca degli ANTICORPI EMATICI anti C. trachomatis è consigliata in tutti i pazienti con ricerca diretta di C.t., per completezza diagnostica (diagnosi infezioni occulte dell'alto tratto urogenitale), su relativo prelievo ematico esguibile al nostro Punto prelievi. La conferma della positività degli anticorpi ematici anti-Chlamydia trachomatis è effettuata in Western-Blot sia su siero che su sperma.
è stata completamente negativa.
Lei sospetta comunque che vi possa essere ancora la prostata infiammata se ho capito bene e dunque esclude che quella sostanza raggrumata sia associabile a qualcuna delle MST che ho testato? Giusto?
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Utente
gentile dott. Cavallini penso che lei dalla prima risposta che mi diede non ora ma all'inizio della mia malattia nel mio primo post abbia capito la mia situazione ed abbia contribuito in maniera sostanziale, mi creda, ai miglioramenti a cui sono approdato in questo mese ( mi disse calma e gesso , rivolgiti ad un unico urologo e segui quello). Il problema è che su sto cazzo di internet chi dice che la chlamidia non la trovi nei secreti, devi fare le infiltrazioni prostatiche, devi bombardardi di antibiotici per anni e non guarisci mai anche se non viene fuori neanche un batterio, ti vengono fuori problemi neuromuscolari e non ti alzerai più dal letto ecc ecc che uno non sa realmente che pesci pigliare . A questo punto l'idea che mi sto facendo di sta malattia ( prostatite o cpps come la chiamano molti)è proprio quella di affiancare un buon urologo ed un buon psichiatra(fortunatamente ho un parente molto valido in questo campo) e seguire il percorso terapeutico che mi indicano. Molti malati prostatici di lunga data si lamentano che dopo un pò l'urologo li ha mandati dallo psichiatra o psicologo ed oggi le nuove teorie che tanti esaltano non confermano nient'altro che quello. Parlando con mio zio psichiatra gli ho fatto leggere la cura che viene data da un noto urologo romano che tanto sbandiera le sue cure innovative ed all'avanguardia e si è messo a ridere dicendomi che se quelle sono all'avanguardia allora è ancora in tempo per vincere il premio nobel e che gli urologi farebbero bene a fare gli urologi: la cura era praticamente a base di forti tranquillanti.
La ringrazio nuovamente per tutto l'appoggio e credo che il suo intervento su queste ultime analisi mi farà dimenticare per sempre ste MST. Forse dalla prostatite non guarirò mai del tutto , ma spero di migliorare giorno per giorno,grazie mille.
La ringrazio nuovamente per tutto l'appoggio e credo che il suo intervento su queste ultime analisi mi farà dimenticare per sempre ste MST. Forse dalla prostatite non guarirò mai del tutto , ma spero di migliorare giorno per giorno,grazie mille.
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Utente
anche il mio psichiatra è d'accordo con il fatto che le benzodiazepine + antiffiammatori non siano la soluzione al problema ma si stanno dimostrando solo efficaci temporaneamente nella gestione dei sintomi.
Ormai essendo chiaro che i maggiori esperti internazionali in tale campo pensano che la prostata centri come con i cavoli a merenda con quella che ormai viene definita come sindrome dolorosa del plesso pelvico( cpps )mi ha consigliato di iscrivermi ad un corso di yoga , curare molto l'alimentazione e valutare possibili intolleranze alimentari, effettuare una serie di analisi su altri organi che si trovano in quella zona( apparato digerente) , valutare possibili sofferenze muscolo scheletriche della zona lombare e del plesso pelvico e fare dei controlli periodici anche alla prostata per valutarne le condizioni.Poi, se trattasi di malattia autoimmune, pazienza, e sia fatta la volonta di Dio .
Che la prostatite sia una malattia difficile da curare siamo d'accordo, anzi molto probabilmente me la terrò per tutta la vita , però sei sintomi si affievoliscono notevolmente con blande dosi di benzodiazepine( unico farmaco considerato da Wise-Anderson nel management di questa malattia ) perchè non prenderle.
Lei che ne pensa?
Per me qualsiasi suo suggerimento è ben gradito e la ringrazio nuovamente per la disponibilita e la pazienza con cui mi sopporta.
Ormai essendo chiaro che i maggiori esperti internazionali in tale campo pensano che la prostata centri come con i cavoli a merenda con quella che ormai viene definita come sindrome dolorosa del plesso pelvico( cpps )mi ha consigliato di iscrivermi ad un corso di yoga , curare molto l'alimentazione e valutare possibili intolleranze alimentari, effettuare una serie di analisi su altri organi che si trovano in quella zona( apparato digerente) , valutare possibili sofferenze muscolo scheletriche della zona lombare e del plesso pelvico e fare dei controlli periodici anche alla prostata per valutarne le condizioni.Poi, se trattasi di malattia autoimmune, pazienza, e sia fatta la volonta di Dio .
Che la prostatite sia una malattia difficile da curare siamo d'accordo, anzi molto probabilmente me la terrò per tutta la vita , però sei sintomi si affievoliscono notevolmente con blande dosi di benzodiazepine( unico farmaco considerato da Wise-Anderson nel management di questa malattia ) perchè non prenderle.
Lei che ne pensa?
Per me qualsiasi suo suggerimento è ben gradito e la ringrazio nuovamente per la disponibilita e la pazienza con cui mi sopporta.
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Utente
sono pienamente d'accordo con lei.
Ma oltre all'approccio psichiatrico che nel mio caso caso lo considero estremamente necessario lei mica saprebbe consigliarmi dei centri fisioterapici qui in Italia (meglio se in toscana ) che si occupano di riabilitazione della zona pelvica?
Grazie ancora
Ma oltre all'approccio psichiatrico che nel mio caso caso lo considero estremamente necessario lei mica saprebbe consigliarmi dei centri fisioterapici qui in Italia (meglio se in toscana ) che si occupano di riabilitazione della zona pelvica?
Grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 4.3k visite dal 30/04/2009.
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