Avodart a cicli
Mio padre di 79 anni ha da anni la prostata ingrossata.
Fortunatamente sempre con PSA nella norma.
Negli anni ha sempre usato Avodart ma non in maniera continuativa, nel senso che lo ha preso per un periodo e poi lo ha interrotto.
A luglio ha fatto una visita di controllo dall'urologo che gli ha prescritto di nuovo Avodart (che da un po' non prendeva più) perché la prostata era risultata ingrandita dall'ecografia.
Preciso che mio padre già prende da tre anni in maniera continuativa Urorec 8.
L'urologo non ci ha detto però per quanto tempo deve prendere Avodart.
Questo è il mio problema.
Ricordo che un altro urologo (che purtroppo per via del COVID non abbiamo potuto contattare visto che lavora in ospedale e vorremmo evitare di entrare negli ospedali) gli faceva fare cicli di 4 mesi con una interruzione di 2 mesi.
Tuttavia, io questa volta proseguirei per 6 mesi (ha già fatto 4 mesi) perché vorrei essere sicura che abbia ridotto la prostata visto che mio padre ha anche i reni con problemi (creatinina 1, 43 e riduzione cortico midollare).
Faccio bene?
Va bene se gli faccio fare per ora un ciclo di 6 mesi per interrompere 3 mesi e poi magari successivamente cicli più corti di 4 mesi e interruzione di 2 mesi?
Non essendo medico non so perché il primo urologo disse 4 mesi e il secondo urologo non disse nulla in merito alla durata della terapia.
Ho solo pensato leggendo il foglietto illustrativo che forse 6 mesi sia la durata ottimale.
Grazie
Fortunatamente sempre con PSA nella norma.
Negli anni ha sempre usato Avodart ma non in maniera continuativa, nel senso che lo ha preso per un periodo e poi lo ha interrotto.
A luglio ha fatto una visita di controllo dall'urologo che gli ha prescritto di nuovo Avodart (che da un po' non prendeva più) perché la prostata era risultata ingrandita dall'ecografia.
Preciso che mio padre già prende da tre anni in maniera continuativa Urorec 8.
L'urologo non ci ha detto però per quanto tempo deve prendere Avodart.
Questo è il mio problema.
Ricordo che un altro urologo (che purtroppo per via del COVID non abbiamo potuto contattare visto che lavora in ospedale e vorremmo evitare di entrare negli ospedali) gli faceva fare cicli di 4 mesi con una interruzione di 2 mesi.
Tuttavia, io questa volta proseguirei per 6 mesi (ha già fatto 4 mesi) perché vorrei essere sicura che abbia ridotto la prostata visto che mio padre ha anche i reni con problemi (creatinina 1, 43 e riduzione cortico midollare).
Faccio bene?
Va bene se gli faccio fare per ora un ciclo di 6 mesi per interrompere 3 mesi e poi magari successivamente cicli più corti di 4 mesi e interruzione di 2 mesi?
Non essendo medico non so perché il primo urologo disse 4 mesi e il secondo urologo non disse nulla in merito alla durata della terapia.
Ho solo pensato leggendo il foglietto illustrativo che forse 6 mesi sia la durata ottimale.
Grazie
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Dal nostro punto di vista non vi è alcun motivo valido per cui questo tipo di terapie debba essere fatto a cicli . Si tratta di un’abitudine assolutamente empirica, dettata dall’abitudine piuttosto che dalla ragione. Questi sono farmaci dotati di una buona tollerabilità e quindi adatti per terapie a lunghissimo termine. Questo è ancor più vero per l’alfa litico (silodosina) la cui efficacia svanisce dopo poco più di 24 ore. Ma anche per la finasteride, che ha un’azione più a lungo termine, ci pare non abbia senso approfittare dei suoi (presupposti) benefici effetti in modo non continuativo.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6.9k visite dal 31/01/2021.
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