Ult - decorso post operatorio
Salve, il 18/01 ho effettuato una ult per rimuovere un calcolo ureterale distale di c.
ca 5cm, residuo di una precedente eswl, per il quale è stata tentata invano terapia espulsiva per 4 mesi.
Il rene è stato monitorato e non ha mai presentato dilatazione.
Alla fine dell'intervento di uretolitotrissia non è stato posizionato stent jj perché non ritenuto necessario.
Ora il quesito è questo: è normale che a distanza di 12gg dall'intervento abbia disturbi, principalmente bruciore occasionale a livello inguinale (più o meno dove era il calcolo) e qualche lieve colica?
È possibile che si sia rovinato l'uretere?
Grazie, saluti.
ca 5cm, residuo di una precedente eswl, per il quale è stata tentata invano terapia espulsiva per 4 mesi.
Il rene è stato monitorato e non ha mai presentato dilatazione.
Alla fine dell'intervento di uretolitotrissia non è stato posizionato stent jj perché non ritenuto necessario.
Ora il quesito è questo: è normale che a distanza di 12gg dall'intervento abbia disturbi, principalmente bruciore occasionale a livello inguinale (più o meno dove era il calcolo) e qualche lieve colica?
È possibile che si sia rovinato l'uretere?
Grazie, saluti.
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Possiamo pensare che il calcolo misurasse 5 millimetri, e non 5 cm (!), E' possibile che vi sia ancora qualche risentimento, dipende ovviamente dall'entità e dalla frequenza del disturbo, nonché dalla sua tendenza o meno a stabilizzarsi gradualmente con il passare di giorni. Sono questi i fastidi che teoricamente si cerca di evitare inserendo lo stent per qualche giorno, non fosse che lo stent possa essere esso stesso causa di fastidi anche maggiori: il bilancio non è semplice e va stimato attentamente dall'operatore caso per caso. Non possiamo pensare che l'asportazione di un calcolo così piccolo possa aver causato danni di qualsiasi tipo.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Utente
Buonasera dottore, intanto grazie per la risposta. Si, il calcolo era di 5mm c.ca, mi scusi. In quanto alle mie paure più che all'intervento sono imputate alla lunga permanenza del calcolo nell'uretere. Quattro mesi di terapia espulsiva sono tanti, sono stati motivati dalle ridotte dimensioni del calcolo e dall'assenza di sofferenza renale ai controlli ecografici, tutti si sono preoccupati del rene ma nessuno dell'uretere, la mia paura ora è una possibile stenosi. Ad oggi i sintomi sono apparentemente stabilizzati, si alternano bruciori e indolenzimento inguinale con qualche lieve colica a momenti di serenità, vediamo il proseguo, a 30gg è prevista ecografia. Buona serata.
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I suoi timori sono legittimi, un calcolo fermo a lungo nell'uretere può causare dei danni all'uretere, ma questi sono proporzionali alle sue dimensioni, pertanto nel suo caso li riteniamo altamente improbabili. Comunque, proprio per qiesto motivo, noi raccomandiamo sempre la rimozione del calcolo (di qualsiasi dimensione) entro un massimo di due mesi di attesa, anche in assenza di sintomi od alterazioni agli accertamenti.
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Utente
Buongiorno dottor Piana, vengo a disturbarla per chiederle se a suo parere è normale che la sintomatologia persista, ormai sono passati 19 gg. dall'intervento, vero è che in assenza di stent la guarigione è più lenta ma non vorrei sottovalutare la situazione per poi ritrovarmi peggio. Purtroppo in ospedale non rispondono mai al telefono, è impossibile parlare con un medico e l'unica alternativa è passare per il ps, cosa che vorrei evitare visto il periodo impegnativo per le strutture e rischioso per i pazienti, lei che mi consiglia, attendere o andare? Grazie per la sua disponibilità, le auguro un buon weekend.
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L'accesso al pronto soccorso non può essere considerato pericoloso, ci mancherebbe, in talune situazioni (certo non la sua) si rischia assai di più a rimanere a casa propria. I percorsi per i casi sospetti di infezione virale sono immediatamente separati, sostanzialmente è molto più facile contagiarsi al supermercato. Se i disturbi persistono, è saggio ripetere una ulteriore ecografia a breve termine e valutare eventuali differenze.
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Utente
Salve dott. Piana,
Volevo aggiornarla, fatta ecografia risultano nella norma sia il rene che la vescica, sono stato al controllo in ospedale ed il medico mi ha detto che era tutto regolare, non vedeva nulla pertanto non potevo avere coliche, insomma mi ha liquidato manco fossi un visionario.. ora il problema è che io i dolori li ho, quasi mai al rene e quei pochi leggeri, ma fa male l'inguine, soprattutto quando finisco di urinare sento il dolore nel vertice alto a sx del triangolo inguinale e se sto qualche minuto accovacciato con le ginocchia al petto, dolore acuto sempre allo stesso punto. Stranamente il dolore non si sente o si sente poco quando cammino, tanto se uso la cyclette.Cessa durante e dopo un rapporto sessuale per poi riprendere nel giro di una mezz'ora e quando urino non ho bruciori ma il bisogno è impellente. Ora sto facendo esami privati di sangue e urine per monitorare quanto memo la base e poi vorrei prenotare una visita specialistica, lei cosa mi consiglia un urologo o altro? In ospedale mi hanno liquidato dicendomi di farmi controllare la colonna ma sinceramente anche se ignorante in materia non vedo l'attinenza anche perché i sintomi si attenuano molto con la borsa calda. Grazie.
Volevo aggiornarla, fatta ecografia risultano nella norma sia il rene che la vescica, sono stato al controllo in ospedale ed il medico mi ha detto che era tutto regolare, non vedeva nulla pertanto non potevo avere coliche, insomma mi ha liquidato manco fossi un visionario.. ora il problema è che io i dolori li ho, quasi mai al rene e quei pochi leggeri, ma fa male l'inguine, soprattutto quando finisco di urinare sento il dolore nel vertice alto a sx del triangolo inguinale e se sto qualche minuto accovacciato con le ginocchia al petto, dolore acuto sempre allo stesso punto. Stranamente il dolore non si sente o si sente poco quando cammino, tanto se uso la cyclette.Cessa durante e dopo un rapporto sessuale per poi riprendere nel giro di una mezz'ora e quando urino non ho bruciori ma il bisogno è impellente. Ora sto facendo esami privati di sangue e urine per monitorare quanto memo la base e poi vorrei prenotare una visita specialistica, lei cosa mi consiglia un urologo o altro? In ospedale mi hanno liquidato dicendomi di farmi controllare la colonna ma sinceramente anche se ignorante in materia non vedo l'attinenza anche perché i sintomi si attenuano molto con la borsa calda. Grazie.
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In effetti i suoi disturbi non sono tipici per la causa renale, in particolare se ci riferisce "se sto qualche minuto accovacciato con le ginocchia al petto, dolore acuto sempre allo stesso punto". I dolori legati in quache modo a movimenti e posizioni sono assai più facilmente legati a problemi neuro-muscolari, forse ancje una punta d'ernia sarebbe in caso di generarli. Spesso in questi casi dubbi una visita molto attenta è in grado di fare chiarezza più di tanti accertamenti. Per escludere inequivocabilmente la causa renale si dovrebbe eseguire una TAC dell'addome senza mezzo di contrasto, ma dubitiamo che ve ne sia reale necessità.
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Utente
Grazie dottore, per la risposta e per la rapidità, eviterei volentieri anche io la tac, vediamo intanto le analisi, qualcosa in più suggeriranno, per scrupolo ho fatto anche un psa, vista l'età che avanza non fa mai male, mi era venuto anche il dubbio di vedere le vescicole seminali e relativi dotti, ogni tanto fa male il testicolo, se non la disturbo le faccio sapere una volta ritirate sangue e urine. Grazie ancora dottore.
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Utente
Salve dottore, ho ritirato le analisi, tutto nella norma, anche psa e funzionalità renale, uniche anomalie nelle urine: emoglobina, traccie; emazie 4-6 x.c.; alcuni urati amorfi. Non so come procedere, il dolore persiste a sx, spesso legato alla minzione, nel senso che cambia con il cambiare della vescica piena o meno, ne parlerò con il curante ma vedo insicuro anche lui, probabilmente passeremo a vedere le vescicole poi il colon. Un saluto, buona giornata e grazie dell'attenzione.
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La situazione deve necessariamente essere giudicata da un nostro Collega specialista in urologia. Come abbiamo già scritto, è essenziale la visita diretta di una mano paziente, sensibile ed esperta. Rimane sempre comunque la TAC come ultima spiaggia e non è poi così straordinario dovervi fare ricorso.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 2.3k visite dal 30/01/2021.
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