Neoplasia renale

Gentili medici, vorrei chiedere il vostro aiuto per capire qualcosa di più in merito al quadro clinico di una persona a me cara.

Lesione renale primitiva con colata linfonodale paraortica sx.
Comparsa di multipli linfonodi nel tessuto adiposo paravertebrale al passaggio toracico-addominale ed in sede toracica.

Mia nonna a luglio ha trattato questa lesione con RT ma ad oggi dagli ultimi esami la situazione viene definita invariata.

La mia domanda è: si tratta di tumore benigno o maligno?
È stata portata in PS per crolli vertebrali e leggo sul referto "paziente con K renale" il che mi fa intuire il peggio ma non sono un medico e preferisco non chiedere.

Sapere aiutarmi?

Vi ringrazio molto
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Ci spiace che non si sia avuto modo di fare adeguata chiarezza, ovvero lei non sia stata fatta parte di queste notizie, ma è inequivocabile che si tratti di una situazione tumorale molto avanzata a partenza dal rene, con esteso interessamento dei tessuti circostanti ed anche localizzazioni ossee alla colonna vertebrale.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie dottore. Ma come è possibile che non si sia tentato niente di che oltre che alla radioterapia? Io all'inizio credevo davvero fosse una ciste o comunque una formazione benigna. Sono una persona ansiosa e molto legata emotivamente alla persona in questione, quindi credo che i miei familiari mi abbiano tenuta all'oscuro per questo. Inoltre non ho notato in loro lo sconforto che mi sarei aspettata ora che lo so. Quindi davvero non riesco a capire come possa effettivamente essere una cosa così brutta.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Purtroppo una situazione così avanzata alla diagnosi non può più essere di interesse chirugico, poiché il trauma cospicuo dell'intervento, soprattutto in un soggetto anziano, sarebbe molto superiore ai vantaggi che ne si potrebbe trarre dal punto di vista curativo oncologico. La radioterapia ha un significato palliativo ed entro certi limiti anche anti-dolorifico. C'è da dire che nell'anziano in genere taluni tumori hanno una evoluzione assai più lenta che nel giovane adulto. Soprattuitto per i tumori del rene non sono rare sopravvivenze anche di anni. D'ogni modo, per questa persona oggi la cosa più importante è che non vi sia dolore, perseguendo questo scopo in ogni modo possibile, anche con la presa in carico da uno specialista od un servizio di terapia antalgica.
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Utente
Utente
La ringrazio molto dottore!