Calcoli renali ecografia
Buongiorno,
vorrei un informazione sulla base di quanto segue:
A seguito di dolori nella zona del rene dx, fianco e davanti mi sono sottoposto a fine dicembre ad un ecografia che indicava:
- in sede medio caliciale si apprezza area iperecogena, con cono d’ombra posteriore, del diametro massimo di 4mm di dubbia natura microlitiasica in assenza di actasia calico-pielica.
In questo tre/quattro settimane da questa ecografia ho iniziato a bere molta acqua durante il giorno e prendendo due pastiglie di spaccapietra (integratore naturale).
Ora ho ripetuto l’ecografia visto che il dolore/fastidio rimane e il referto riporta:
- spot iperecogeni sparsi.
Microlitiasi caliceale inferiore.
Vorrei quindi capire cosa è cambiato tra la prima e la seconda ecografia.
Vuol dire che i calcoli (microlitiasi) si sono spostati da zona media a zona inferiore del rene e che quindi stanno viaggiando verso l’uretere per esser espulsi?
È corretta questa mia interpretazione visto che rispetto a prima sto bevendo tanta acqua tutti i giorni?
Puo spiegarsi questo dolore/fastidio che sento dovuto ai piccoli calcoli che si stanno muovendo?
Quando e se passeranno nell uretere sentiró maggior dolore?
Grazie se potete rispondermi
vorrei un informazione sulla base di quanto segue:
A seguito di dolori nella zona del rene dx, fianco e davanti mi sono sottoposto a fine dicembre ad un ecografia che indicava:
- in sede medio caliciale si apprezza area iperecogena, con cono d’ombra posteriore, del diametro massimo di 4mm di dubbia natura microlitiasica in assenza di actasia calico-pielica.
In questo tre/quattro settimane da questa ecografia ho iniziato a bere molta acqua durante il giorno e prendendo due pastiglie di spaccapietra (integratore naturale).
Ora ho ripetuto l’ecografia visto che il dolore/fastidio rimane e il referto riporta:
- spot iperecogeni sparsi.
Microlitiasi caliceale inferiore.
Vorrei quindi capire cosa è cambiato tra la prima e la seconda ecografia.
Vuol dire che i calcoli (microlitiasi) si sono spostati da zona media a zona inferiore del rene e che quindi stanno viaggiando verso l’uretere per esser espulsi?
È corretta questa mia interpretazione visto che rispetto a prima sto bevendo tanta acqua tutti i giorni?
Puo spiegarsi questo dolore/fastidio che sento dovuto ai piccoli calcoli che si stanno muovendo?
Quando e se passeranno nell uretere sentiró maggior dolore?
Grazie se potete rispondermi
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L'ecografia è purtroppo assai poco precisa nella definizione dei piccoli calcoli renali, molto dipende anche dalla sensibilità dell'operatore e dall'apparecchio impiegato. Per questo motivo non ci stupisce affatto leggere referti diversi e talora contraddittori relativi ad indagini eseguite a breve distanza di tempo. In buona sostanza, non abbiamo certezze per giudicare se veramente sia cambiato qualcosa nel frattempo. In genere codeste piccole calcificazioni della parte periferica delle cavità renali (calici) non sono veri e propri calcoli liberi, ma semplici incrostazioni della mucosa (placche di Randall) che dei calcoli sono sorta di "progenitori". Questo quadro dimostra certamente una predisposizione costituzionale (genetica) alla formazione di calcoli. Codeste calcificazioni non è verosimile che siano causa di dolore, che nel rene è determinato unicamente da una ostruzione dello scarico verso la vescica, cosa che in genere detemina una dilatazione (ectasia) delle cavità a monte, che le sue ecografie non riportano. D'altronde lo scarico del rene (uretere) non si diparte dalla parte inferiore, come lei pensa, ma da quella intermedia verso il centro. Apprezziamo la sua buona volotà nel bere molta acqua, che è l'unico modo per evitare che codeste calcificazioni "maturino" in calcoli veri e propri, ma in questo momento è ben difficile pensare che il flusso dell'urina le possa "lavare via". Tantomeno crediamo all'efficacia di integratori di origine vegetale, dall'efficacia sempre assolutamente variabile ed imprevedibile. La diagnosi dei dolori lombari può essere difficile, molto spesso una attenta visita diretta è più suggestiva di tanti accertamenti. A questo punto, se il fastidio persiste, così come il sospetto che il rene ne possa essere comunque la causa, sarà indispensabile eseguire una TAC dell'addome senza mezzo di contrasto, che ha una definizione assai superiore della semplice ecografia.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Grazie della lunga risposta e non scontata.
Non capisco però il fatto di dover sottoporsi subito a Tac, cioè questa sintomatologia non potrebbe migliorare bevendo molta acqua per far spurgare la renella che potrebbe esser causa di dolore?
Entrambe le eco hanno dato esito di un rene sano (a parte la presenza di questi piccoli calcoli), cosa potrebbe dire di maggiore una tac se non eventualmente indicare la misura e posizione esatta di questi piccoli calcoli?
Chiedo questo perché è generalmente prassi medica non prescrivere Tac (radiazioni) se non estremamente necessario, cioè a fronte di eco tendenzialmente negative cosa puo spingere a far subito una tac? Il dolore non puo sparire da solo come è venuto adottando le giuste attenzioni con alimentazione e acqua? Gli esami del sangue sulla funzione renale sono tutti nella norma
Grazie
Non capisco però il fatto di dover sottoporsi subito a Tac, cioè questa sintomatologia non potrebbe migliorare bevendo molta acqua per far spurgare la renella che potrebbe esser causa di dolore?
Entrambe le eco hanno dato esito di un rene sano (a parte la presenza di questi piccoli calcoli), cosa potrebbe dire di maggiore una tac se non eventualmente indicare la misura e posizione esatta di questi piccoli calcoli?
Chiedo questo perché è generalmente prassi medica non prescrivere Tac (radiazioni) se non estremamente necessario, cioè a fronte di eco tendenzialmente negative cosa puo spingere a far subito una tac? Il dolore non puo sparire da solo come è venuto adottando le giuste attenzioni con alimentazione e acqua? Gli esami del sangue sulla funzione renale sono tutti nella norma
Grazie
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Alcuni decenni di esperienza ci hanno insegnato che se i sintomi sono persistenti e sospetti (ovvero vi sono buoni motivi per pensare che non si tratti di mal di schiena ...) è meglio dirimere da subito ogni dubbio nel modo più efficiente piuttosto che trovarsi delle sgradevoli sorprese più avanti. Ovviamente se invece il disturbo è modesto e saltuario vi è senz’altro margine per attendere una possibile evoluzione spontanea. Come spesso ci troviamo qui a ripetere, la nostra consuetudine quasi quotidiana nell’endoscopia del rene ci ha portato al convincimento che la renella così viene generalmente immaginata di fatto non esista se non in casi molto particolari, le calcificazioni che l’ecografia intravvede sono le incrostazioni papillari di cui già le abbiamo scritto. In ogni caso, la TAC senza mezzo di contrasto che oggi si esegue per lo studio dei calcoli viene eseguita con tecnica a spirale e porta un carico di raggi molto ridotto.
[#4]
Utente
Perdoni, cosa intende trovarsi delle spiacevoli sorprese ?
Comunque per noi pazienti è veramente sempre molto difficile perché ci troviamo ad avere pareri discordanti da medici della stessa specialistica.
I due urologici che mi hanno fatto l’eco parlanno di renella (sabbiolina), ora leggo che la renella quasi non esiste (e non ho dubbi per non crederci), ma capirà che la confusione che ho in testa di certo non aiuta.
L’ecografia sembra quasi inutile... poi leggi sul sito dell’AIRC e ti dice che è uno strumento valido per la diagnosi di un eventuale tumore ai reni...
Mi parla di incostrazioni papillari, perdoni ma cosa intende esattamente? Perché allora durante le eco non mi riferiscono queste cose se nell’urologia ha decenni di studi ed esperienza? E ce da dire che questi due urologici di Milano sono anche esperti (non faccio ovviamente nomi).
Se sono qua a chiederle perché intravedo in lei molta esperienza sul campo e ho bisogno di informazioni e approfondimenti.
Grazie
Comunque per noi pazienti è veramente sempre molto difficile perché ci troviamo ad avere pareri discordanti da medici della stessa specialistica.
I due urologici che mi hanno fatto l’eco parlanno di renella (sabbiolina), ora leggo che la renella quasi non esiste (e non ho dubbi per non crederci), ma capirà che la confusione che ho in testa di certo non aiuta.
L’ecografia sembra quasi inutile... poi leggi sul sito dell’AIRC e ti dice che è uno strumento valido per la diagnosi di un eventuale tumore ai reni...
Mi parla di incostrazioni papillari, perdoni ma cosa intende esattamente? Perché allora durante le eco non mi riferiscono queste cose se nell’urologia ha decenni di studi ed esperienza? E ce da dire che questi due urologici di Milano sono anche esperti (non faccio ovviamente nomi).
Se sono qua a chiederle perché intravedo in lei molta esperienza sul campo e ho bisogno di informazioni e approfondimenti.
Grazie
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Non è certo che vogliamo spaventarla, ma purtroppo i piccoli calcoli sono un po’ subdoli e tendono molto a nascondersi, in particolare all’ecografia che non è materialmente in grado di rilevare quasi tutto il percorso dal rene alla vescica (uretere). La stessa ecografia è peraltro un eccellente mezzo di indagine in altri ambiti della stessa urologia, insostituibile per semplicità ed economicità, ad esempio nella rilevazione di tumori del rene e della vescica. Per il resto, parlando di fisiopatologia dei calcoli e della ... fantomatica renella le nostre affermazioni derivano solo dal destino che ci ha portato ad occuparci per decenni in particolare di endoscopia operativa del rene e delle alte vie urinarie. Altri bravissimi Colleghi si occupano con eccellenti risultati di situazioni diverse.
[#6]
Utente
Grazie. Spero abbia capito il senso della mia precedente risposta, unicamente per aver maggiori approfondimenti senza rimaner in superficie. Comprenderà che per chi non mastica la materia è verosimile richiedere più dettagli e come se io in qualità di ingegnere le devo spiegare in termini non tecnologici come faccio a costruire la sua casa e perchè essa non crolli. Da questo presupposto chiedevo il perché un ecografia non puó esser ritenuta esaustibile per verificare tutto l’apparato e mi ha risposto.
Chiaramente dalla sua precedente risposta mi ha un po spaventato quando ha affermato di spiacevoli situazioni ma con due ecografie eseguite mi puo confermare che esse in caso di masse tumorali le avrebbero visualizzate?
Con questo non voglio sminuire la pericolosità di un calcolo ma (forse) sono su due piani un po differenti, o sbaglio?
Cioè appurato dalla eco che non ci sono masse tumorali, che non ce idronefosi, che i reni sono per dimensione e struttura nella norma, da una parte mi dovrebbe far star un po tranquillo (nel senso che non ce nulla di grave o incurabile) ma dall’altra come ha giustamente scritto l’approfondimento nel verificare questi calcoli nel caso il dolore non passi, rimane fondamentale.
Dal momento che io cerco sempre medici disponibili al confronto e a capire il paziente non solo da un aspetto scientifico, mi chiedevo se ce modo per potermi sottoporre ad una visita da lei? Ho visto che opera nel Torinese, io sono di Milano, Lei ha un appoggio anche su Milano? Oppure una consulenza a distanza con l’invio di materiale è possibile (telemedicina)? Ovviamente corrispondendo il dovuto..nel caso mi scriva un messaggio in privato e le indico i miei contatti.
Spero di rileggerla e se puo riscontrarmi le domande sopra fatte.
Grazie
Chiaramente dalla sua precedente risposta mi ha un po spaventato quando ha affermato di spiacevoli situazioni ma con due ecografie eseguite mi puo confermare che esse in caso di masse tumorali le avrebbero visualizzate?
Con questo non voglio sminuire la pericolosità di un calcolo ma (forse) sono su due piani un po differenti, o sbaglio?
Cioè appurato dalla eco che non ci sono masse tumorali, che non ce idronefosi, che i reni sono per dimensione e struttura nella norma, da una parte mi dovrebbe far star un po tranquillo (nel senso che non ce nulla di grave o incurabile) ma dall’altra come ha giustamente scritto l’approfondimento nel verificare questi calcoli nel caso il dolore non passi, rimane fondamentale.
Dal momento che io cerco sempre medici disponibili al confronto e a capire il paziente non solo da un aspetto scientifico, mi chiedevo se ce modo per potermi sottoporre ad una visita da lei? Ho visto che opera nel Torinese, io sono di Milano, Lei ha un appoggio anche su Milano? Oppure una consulenza a distanza con l’invio di materiale è possibile (telemedicina)? Ovviamente corrispondendo il dovuto..nel caso mi scriva un messaggio in privato e le indico i miei contatti.
Spero di rileggerla e se puo riscontrarmi le domande sopra fatte.
Grazie
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Non c'era bisogno che lei ci dicesse che è un ingegnere, per questi professionisti noi chirurghi affiniamo un sesto senso che ci permette di individuarli a distanza (!).
Ovviamente quando abbiamo parlato di "pericoli" ci riferivamo unicamente alle possibili complicazioni legate alla presenza di calcoli, nulla a che vedere con le masse tumorali, ma circostanze sempre quantomeno fastidiose.
Questo non è il luogo per intrattenere un rapporto di consulenza privato, se lei lo desidera potrà fare riferimento al nostro recapito presente in altre pagine di questo portale.
Ovviamente quando abbiamo parlato di "pericoli" ci riferivamo unicamente alle possibili complicazioni legate alla presenza di calcoli, nulla a che vedere con le masse tumorali, ma circostanze sempre quantomeno fastidiose.
Questo non è il luogo per intrattenere un rapporto di consulenza privato, se lei lo desidera potrà fare riferimento al nostro recapito presente in altre pagine di questo portale.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 4.2k visite dal 23/01/2021.
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