Prostatectomia radicale retropubica

mio padre, 66 anni, causa frequente minzione, a gennaio 2009 decide di fare controlli PSA, ecografia prostatica dalla quale veniva rilevata (PSA:0.21) lesione nodulare periferica.
Viene fatto esame istologico dal quale viene evidenziato in una delle dieci biopsie eseguite a carico del lobo sx la presenza di adenocarcinoma prostatico G.S.6(3+3).
L'urologo dell'ospedale di Tricase (LE) consiglia, vista l'età del paziente, intervento chirurgico di prostatectomia radicale retropubica con idicazione di fare prima una scintigrafia ossea total body, mettendolo in lista d'attesa per intervento chirurgico da fare a fine maggio.
Con mio padre, considerando che io lavoro a milano, si dicide di fare un'ulteriore consulto presso l' ospedale S. Raffaele di Milano, che dopo visita urologica il medico consiglia di non intervenire chirurgicamente ma di ripetere PSA libero e ratio e biopsie prostatiche ecoguidate da fare a settembre 2009 (a distanza da 6 mesi dall'altra).
Mio papà adesso non sa cosa fare, chiedo gentilmente un vostro parere.
GRAZIE
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore ,

purtroppo queste decisioni diagnostiche e terapeutiche non possono essere discusse e prese da questa postazione e senza avere fatto in diretta una attenta valutazione clinica generale e specifica urologica.

Riconsulti il suo medioc di fiducia e con lui rivalutate la situazione clinica di suo padre ed eventualmente sentite,nel dubbio, un terzo parere ma in diretta.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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Giovanni Beretta M.D.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16.1k 474
Cara lettrice,

spesso molti ospedali "importanti" hanno il "vizio" di ritenere che solo le loro indagini siano quelle giuste.
Devo dire che l'ospedale che lei ha consultato a Milano, di alta qualityà e con professionisti eccellenti, è incorso in passato in alcuni guai "amministrativi" perchè facevano fare accertamenti ripetuti ed inutili, solo per incrementare gli incassi da parte della Regione.
Se un mio paziente o parente avesse i dati istologici di suo padre gli consiglierei di farsi operare, In Puglia avete delle eccellenze nel settore, Di Santo , ospedale Miulli, Acquaviva delle Fonti, Pagliarulo, Selvaggi,
Cari saluti

Dott. Diego Pozza
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[#3]
Utente
Utente
Grazie mille per la celerita della risposta.
Mia papà ha deciso di fare l'intervento giù a Tricase (LE)al fine di risolvere nel più breve tempo possibile questo problema. "Speriamo bene"
L'unica sua preoccupazione, oltre ovviamente che l'intervento vada bene, è se l'internento è la cosa più giusta da fare in base al suo quadro clinico.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore ,

suo padre ha fiducia nel team urologico consultato!

Questa è la base per prendere la giusta decisione!

Ci tenga comunque aggiornati sull'evoluzione della situazione clinica di suo padre, dopo il trattamento chirurgico, se lo desidera.

Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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Utente
Utente
Egregi dottori,
[#6]
Utente
Utente
egregi dottori,
vorrei approfittare della vostra disponibilità per chiedere un chierimento.
Mio papà è stato convocato per il PRE-RICOVERO in data 8/6. Durante tale seduta ha informato i vari medici che lo sottoponevano ai vari esami che lui in passato ha sofferto di una trombosi alla gamba dx. Al che terminati tutti gli accertamenti in day-ospital gli veniva detto che avrebbero dovuto effettuare altri due accertamenti prima dell'intervento e precisamente (ECODOPPLER e ECOCARDIOGRAMMA)fatti poi in data 10/6.
Oggi veniva ricovocato dall'ospedale e gli veniva detto che avrebbero dovuto prelevare 1/2 litro di sangue a disposizione per l'intervento. Terminato il prelievo gli veniva detto che doveva fare un nuovo prelievo in data 19/6.
Forse sarà la procedura ma siccome sia io che mio fratello ci troviamo a milano (tra l'altro impossibilitati ad andare giù a lecce) e mio papà è costretto a fare tutto DA SOLO e in nostra assenza NOI FIGLI siamo un po preoccupati, preoccupazione data anche dal fatto che ovviamente a mezzo telefono non si riesce a parlare con nessun medico dell'ospedale.
Chiedo se tutto cio è nella normale procedura e se la patologia TROMBOSI che ha avuto mio papà è importante per l'intervento che dovrà fare.
GRAZIE DI CUORE
[#7]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore ,

mi sembra che tutto proceda come da prassi routinaria!

Vostro padre ha fatto le valutazioni per la pregressa trombosi alla gamba destra e sta facendo dei prelievi ripetuti di sangue che poi può essere eventualmente ritrasfuso, in caso di necessità nel post-operatorio .

Preparatevi comunque, se il papà è solo, ad assisterlo almeno nel post-operatorio!

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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[#8]
Utente
Utente
grazie mille per la risposta.
[#9]
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta.

In considerazione del fatto che mio papà è solo ad affrontare l'intervento, ho fatto presente al mio ufficio di essere autorizzato a recarmi presso mio padre per assisterlo durante e dopo l'intervento.

Volevo chiedere, siccome l'ufficio mi ha richiesto una dichiarazione, cosa posso scivere come motivazione per il periodo e durata di assistenza post-operatoria.

Praticamente l'ufficio vuole sapere quant'è il periodo che dovro' stare presso mio padre in attesa di una sua completa autonomia indicando la motivazione per cui io sarei indispensabile per mio padre.

Comprendo l'assurdità della richiesta (esistono pure questi uffici) ma vi chiedo gentilmente cosa posso indicare come motivazione (ovviamente generale e non per il singolo caso) altrimenti non saprei cosa scrivere.

grazie

distinti saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore ,

la motivazione che deve essere segnalata è quella di dover assistere il proprio padre che deve subire un importante intervento chirurgico.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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[#11]
Utente
Utente
purtroppo è la prima cosa che ho detto.............

cmq, per un completo recupero, che periodo posso indicare all'ufficio.
[#12]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore ,

penso che 15 giorni dopo l'intervento, se non ci sono complicazioni, possono bastare.

Anche qui però l'ultima indicazione precisa gliela può dare solo l'urologo o il team urologico che opererà suo padre.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta

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[#13]
Utente
Utente
salve dottore,

mio papà in data 12/7 ha fatto l'intervento "prostatectomia radicale e linfadenectomia otturatoria bilaterale.

in data 18/7 è stata eseguita cistografia che ha evidenziato anastomosi uretrovescicale in via di cicatrizzazione.

l'esame istolocico è in corso

mio papà è stato dimesso in data 19/7 con catetere vescicale con indicazioni che sarà rimosso in data 27/7.

terapia:
-levofloxacina 500 cp 1 cp al dì per 5 gg;
-seleparina 0.3 fl: 1 fl sottocupe per 15 gg.

SULLA CARTELLA DI DIMISSIONE VIENE INDICATO CHE IN DATA 19/9 VERà SOTTOPOSTO A VISITA UROLOGICA CON, NELLA STESSA DATA, RITIRO ESAME ISTOLOGICO. Sempre in quella data verrà fatto controllo PSA ed esame urine con urinocultura.


le volevo chiedere chiarimenti GENTILMENTE:
-"linfadenectomia otturatoria bilaterale." perchè è stata fatta.
-cosa vuol dire "anastomosi uretrovescicale in via di cicatrizzazione"
- è NORMANLE CHE DEVE PORTARE PER TANTO TEMPO IL CATETERE,
- infine le volevo chiede se è normale che per l'esame istologico debbano passare due mesi per l'esito.

hai medici abbiamo chiesto diverse volte come sia andato l'intervento è loro ripetono bene, ma alla domanda se il tumore non era esteso ho totalmente eliminato dicono che devono aspettare l'esame istologico???!!! E' possibile?

secondo lei c'e qualche domanda che possiamo fare e che loro possono dirci, per capire qualcosa in più adesso senza aspettare, a loro dire, fine settembre?.

cmq mio papà, a suo dire, sta benissimo ha ripreso la sua vita di ogni giorno, è sereno, mangia, e non lamenta dolori.è un segnale per stare tranquilli?

grazie dottore per la possibilità di consulto che ci date

distinti saluti

[#14]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore,

la linfoadenectomia è fatta a scopo precauzionale e diagnostico.

L'anastomosi da lei citata è il "ricongiungimento" tra la vescica e l'uretra dopo avere eliminato tutta la prostata ed anche il catetere, in questo tipo di chirurgia, è sempre previsto.

L'ultima nota è sull'esame istologico che deve essere molto accurato e preciso e quindi richiede tempo .

Il suo esito ci permette poi di fare una corretta prognosi (cioè dire se tutto procederà per il meglio) ed eventualmente impostare altre terapie , ecc, ecc.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta

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[#15]
Utente
Utente
grazie mille per la risposta




[#16]
Utente
Utente
dottore le volevo chiedere , mio padre operato il 13/7 in data 6/8 e stato ricoverato a causa di forti dolori nella zona operata. Praticamente aveva lo stimolo per orinare ma non riusciva a causa di forti dolori. Adesso si trova ancora ricoverato per accertamenti. I medici hanno fatto sapere che c'è un problema ai reni. Loro dicono che vogliono fare drenaggio naturale al fine di evitare un intervento. Ma praticamente cos'a mio papa? Di che intervento si potrebbe trattare? Lei pensa che è necessario un controllo in un'altro nosocomio? grazie
[#17]
Utente
Utente
oggi sono riuscito a parlare con un dottore mi ha detto che mio papà ha un ammasso di linfonodi nei reni e che vogliono evitare un'intervento chirurgici causa rischio di infezioni. Loro sperano di farli esplellere con drenaggi. Ma solo con drenaggi si può farli espellere? Per l'intervento lei cosa ne pensa? Loro dicono che detta presenza è stata scatenata dall'intervento. Può essere? Grazie
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore,

le informazioni che ci invia sono confuse e poco chiare e non ci permettono di capire l'attuale e reale situazione clinica di suo padre.

Cerchi di avere più notizie precise ed attendibili se desidera avere un nostro parere, anche se "parziale", attraveso questo mezzo di comunicazione.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta

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Dr. Mauro Seveso Urologo 1.2k 60
Gentile Signore, probabilmente si tratta di un linfocele post operatorio. Consiste in una raccolta di liquido linfatico che si forma in seguito alla asportazione dei linfonodi. Occupando un volume all'interno dell'addome può provocare una compressione sugli organi circostanti ( vescica, arterie , vene, ureteri) determinando disturbi di varia entità. L'approccio è sicuramente conservativo in fase iniziale ( mediante drenaggio percutaneo della raccolta) ma in caso di perssitenza è consigliabile lo svuotamento ( chirurgico o laparoscopico).
Ci tenga informati
Cordiali saluti

Dott. Mauro Seveso
Responsabile Unità Operativa di Urologia
Istituto Clinico Città Studi , Milano

[#20]
Utente
Utente
Innanzitutto grazie per i consulti che offrite,

i medici praticamente hanno detto che mio papà nei reni ha un consistente accumulo di linfo o linfonodi (non so se è la stessa cosa ma un medico ha usato la parola linfa è l'altro linfonodi " gentilmente me lo potete confermare questo dubbio?").

Mio papà, che ha ancora gamba dx gonfia e dolori sul fianco dx e gamba dx, è ancora ricoverato dal 08/08/09; vogliono eseguire una nuova risonanza per vedere se questo accumulo sta diminuendo, hanno aggiunto che se questo accumulo viene riscontrato che sta diminuendo lo dimettono optando per un'espulsione naturale, mentre se è uguale vogliono fare un'espulsione con l'inserimento di un tubicino direttamente nei reni.

Anche queste due opzioni ci fanno stare preoccupati perchè il primario (ke ora è in ferie) aveva fatto capire che volevano evitare l'intervento in quanto c'è rischio di infezioni!!

Mio papà, durante questo ricovero, come cura sta facendo una puntura nella pancia per la goagulazione (causa gamba gonfia e causa vecchia trombosi alla gamba dx.) Inoltre stanno facendo una puntura nel sedere di antibiotici per l'accumulo che ha nei reni.

Hanno effettuato pure dei test del sangue e hanno riferito che l'emocromo è regolare.

Loro fanno capire che non c'e niente di preoccupante e che questo problema e conseguenza dell'intervento.

Noi famigliari siamo molto preoccupati e siamo un po perplessi sul come mai mio papà è ricoverato da 7 giorni è come terapia ha solo due punture giornaliere. (Questa precoccupazione nasce dal fatto che quando ha fatto l'intervento di prostactomia radicale retropubica mio papà l'hanno dimesso dopo neanche 7 gg di ricovero con indicazioni di fare punture alla pancia presso il proprio domicilio)

Noi abbiamo la preoccupazione che mio papà viene tenuto ricoverato come per precauzione ad un'eventuale comparsa improvvisa di un qualche malore grave. Secondo voi protrebbe trattarsi invece di un normale protocollo di ricovero?

GRAZIE
[#21]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore ,

da quanto ci scrive, sembra, come anche suggerito dal collega Seveso, un linfocele, cioè una "raccolta di linfa".

Il ricovero è un atto precauzionale per valutare il quadro clinico di suo padre in diretta e poi prendere le dovute indicazioni terapeutiche del caso.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta

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[#22]
Utente
Utente
grazie per la risposta.
Siccome abito a milano Avevo pensato di fare un consulto da qualche specialista. Ho fatto richiesta delle cartelle cliniche. Ha chi posso rivolgermi?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore ,

per l'eventuale scelta dell'urologo da consultare chieda un consiglio al suo medico di fiducia ed anche il nostro sito la può orientare .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta

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[#24]
Utente
Utente
Finalmente sono riuscito ad avere un pò di notizie più precise nella situazione clinica di mio papà (purtroppo lui vive a LE ed io lavoro a MI).Cmq nel ricovero del 6/8,successivo all’intervento del 13/7, aveva 1 GROSSO ammasso di linfocele lungo i vasi illiaci esterni a dx.Dopo 15 gg dimesso(blocco diminuito a 6cm;Terapia cefixoral 400mg x 5 gg e yovis bust 1 x 15 gg). I medici hanno optato x l’eliminazione naturale tramite l’urina.In data 23/9 da nuovo eco l’ammasso è di 11.5 x 3.5cm??(DoMANDA:MA E'DIMINUITO DAI 6 CM DELLA PRECEDENTE ECO??)Mio papà diverse volte ha ricorso a cure c/o l’osp. x allargare la condotta urinaria causa difficoltà ad urinare operazione ke verrà ripetuta il 7/10.In data 19/9 l’urologo,dopo programmata visita, consegnava referto esame istologico.Il dott. notando PSA 0.002, Urinocultura con nulla di rilevante(ph ok, leucociti, glucosio, proteine, emogobline, corpi chetonici, biluribina tutto a valore 0; mentre Urobilinogeno 0.2 e nitriti assenti) e referto es.istologico non consigliava nessuna terapia (radioterapia ecc) indicando solo controllo psa ogni 3 mesi.L’unica indicazione consigliava eco x residuo ammasso linfocele con terapia antibiotica x 3 gg.Noi famigliari siamo titubanti sul fatto ke non fa nessuna terapia.(radio, ecc) E’ normale? o conviene fare un consulto c/o uno specialista!!.Se si, ki si occupa di tali terapie.Vi invio i dati dell’esame istologico. Praticamente sono tre referti: Il 1° è della Prostata con vescicoli seminali, la diagnosi è “Adenocarcinoma convenzionale della Prostata score di G.6(3+3) interessante meno della metà del lobo sx (circa mm5) la neoplasia non presenta (nelle sezioni esaminate) foci di diffusione extracapsulare, ma giunge a ridosso del margine di resenzione chirurgico. Apice,base,vescicola seminale indenni.Il 2° è dei Linfonodi Otturatori iliaci Sx con diagnosi nr 07 linfonodi indenni. Il 3° è dei linfonodi Otturatori iliaci dx con diagnosi nr. 05 linfonodi indenni.
GRAZIE mille
[#25]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore ,

purtroppo arrivati a questo punto il discorso clinico si fa veramente complesso e difficile da capire solo attraverso una e-mail sia sul "linfocele" che sull'"allargare la condotta urinaria causa difficoltà ad urinare".

Anche le indicazioni terapeutiche ricevute dal vostro urologo non possono essere valutate e giudicate da questa postazione senza aver fatto in diretta il controllo della reale situazione clinica di suo padre.

Un cordiale saluto.
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