Psa 0.15 dopo prostatectomia e radioterapia

Buongiorno; mio padre di 70 anni riscontra nel 2016 PSA a 7.1. Sett 2016 prostatectomia e linfoadenectomia.
Istologico: adenocarcinoma bilaterale, invasione perineurale, infiltrazione connettivo fibroadiposo dello spazio vescicolo-prostatico, infiltrazione apice prostatico, cellule a ridosso del margine circonferenziale.
GS 4+3 pT3aN0 (0/13) R1.
Psa dopo intervento <0.03 poi da gennaio 2018 PSA 0.03 sino a maggio 2019 con PSA 0.13.
Da questo ultimo psa decisione con team radioterapia delle molinette di procedere a radioterapia di salvataggio iniziata a luglio 2019 (DFT 70 Gy in 35 frazioni mediante tecnica conformazionale).

Psa a 3 mesi dalla fine della radioterapia: dic 2019: 0.12, poi 03-30:0.13 sino a ieri dic 2020: psa 0.15.
I radioterapisti hanno detto di proseguire con controlli trimestrali del psa è fissato un’altra visita a giugno 2021.

Quando si raggiungerà il valore di 0.20 procedere con PET PSMA presso le Molinette per individuare sede di ripresa della malattia, che potrebbe anche interessare un osso.
La mia domanda: ma a questi valori la pet non è ancora cieca, cioè il numero di cellule e’ ancora così esiguo da non poter essere visualizzato?
Che fare?
Come procedere?
Grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
La PET ad alta sensibilità è quanto di meglio oggi abbiamo per rilevare la presenza di cellule di derivazione prostatica, ma la sua sensibilità con valori di PSA nell'ordine dei 2 decimi è molto bassa, al punto da renderne vana l'esecuzione. D'altronde per aumenti di valore così modesti a 4 anni dall'intervento non si può certo parlare di una franca e pericolosa ripresa di malattia. Diremmo pertanto che i consigli impartiti siano ampiamente condivisibili.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie. Secondo Lei quindi se si effettuasse una pet psma con calore 0.20 sarebbe quasi certo di non trovare nulla? Se si trovasse una recidiva in loggia prostatica o in un linfonodo delle pelvi oppure in un osso, si potrebbe ritrattare con una radioterapia stereotassica oppure e’ d’obbligo la terapia ormonale sia se si trovasse la recidiva sia che non la si vedesse ancora con la pet Psma?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
In medicina, come è ben noto, non esistoino certezze ma solo probabilità. Si presuppone che le indicazioni a qualsiasi accertamento debbano essere sostenute dalla ragione. Se in un futuro la situazione si modificasse ed una eventuale PET (od altro esame più sensibile eventaualmente resosi disponibile nel frattempo) portasse ad un riscontro positivo, la situazione comporterebbe provvedimenti diversi a senconda dalla posizione e dall'entità del riscontro stesso. La circostanza più comune è quella di una persistenza di malattia localizzata in un linfonodo isolato, in questi casi ne si può ipotizzare la rimozione per via laparoscopica. In altre situazioni vi sono invece indicazioni all'inizio di una ormonoterapia di blocco androgenico. Meno probabile tutto sommato la localizzazione ossea, poiché questa comporterebbe un rialzo del PSA di gran lunga superiore. Tutto questo è però molto "metteri i carri davanti ai buoi", diremmo che al momento vi siano abbondanti margini.o di tranquillità.
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Utente
Utente
Grazie mille. Siamo nelle mani dei radioterapisti dell’ospedale Molinette che Lei conosce per essere molto competenti. Auguro a Lei buon natale e felice 2021, sperando in tempi migliori per tutti: grazie ancora.
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