Leucociti in eccesso nelle urine: che fare?
Buongiorno, ogni anno mi sottopongo ad analisi del sangue e delle urine a solo scopo di controllo, e a questi aggiungo l'esame per la ricerca del sangue occulto nelle feci a causa di casi di tumore al colon in famiglia.
Le ultime analisi risalgono a qualche giorno fa.
L'esame del sangue nelle feci è risultato negativo (come fortunatamente finora mi è sempre successo); per quanto riguarda il sangue, sono alti i valori della bilirubina diretta, indiretta e totale (è sempre stato così in tutta le analisi che ho svolto in vita mia), e ci sono valori leggermente fuori dai range nell'emocromo: RBC alto di poco, MCV e MCH bassi di poco.
Questi valori di RBC, MCV e MCH erano venuti fuori anche due anni fa, mentre l'anno scorso erano nella norma.
Il medico di base non ha dato importanza a questi valori perché compresi entro il 10% dai limiti del range.
L'esame delle urine, che era sempre risultato perfetto in passato, ha rilevato un valore alto di leucociti: 48, mentre il limite è 20.
Il mio medico di base mi ha chiesto se ho bruciori o problemi durante la minzione, ma io non noto nulla di particolare.
Ha ipotizzato allora una prostatite, ma io non ho alcun sintomo.
L'unico sintomo che ho nelle ultime settimane è un dolorino che ogni tanto mi viene nella zona del colon, riguardo al quale il medico mi ha consigliato di non assumere più lattosio (ma io ho fatto l'anno scorso il breath test e non ha avuto un esito chiaro, nel senso che i valori ottenuti erano poco oltre il limite fra tolleranza e intolleranza).
Io, pur avendo da qualche anno una digestione difficile, con flatulenza e consistenza delle feci diversa da quella di qualche anno fa, non rilevo problemi dopo aver assunto lattosio o altri cibi in particolare.
In sostanza per il problema dei leucociti nelle urine il dottore mi ha detto di non far nulla e di tornare da lui solo in caso di comparsa di sintomi.
Considerando che non sono contento del tempo e dell'attenzione che mi ha dedicato, vorrei chiedere: cosa posso fare per andare un po' più a fondo alla questione dei leucociti, anche senza ricetta del medico di base?
L'urinocoltura potrebbe essere utile?
Oppure ritenete che sia corretto non far nulla, come mi diceva il medico di base?
Grazie anticipatamente
Le ultime analisi risalgono a qualche giorno fa.
L'esame del sangue nelle feci è risultato negativo (come fortunatamente finora mi è sempre successo); per quanto riguarda il sangue, sono alti i valori della bilirubina diretta, indiretta e totale (è sempre stato così in tutta le analisi che ho svolto in vita mia), e ci sono valori leggermente fuori dai range nell'emocromo: RBC alto di poco, MCV e MCH bassi di poco.
Questi valori di RBC, MCV e MCH erano venuti fuori anche due anni fa, mentre l'anno scorso erano nella norma.
Il medico di base non ha dato importanza a questi valori perché compresi entro il 10% dai limiti del range.
L'esame delle urine, che era sempre risultato perfetto in passato, ha rilevato un valore alto di leucociti: 48, mentre il limite è 20.
Il mio medico di base mi ha chiesto se ho bruciori o problemi durante la minzione, ma io non noto nulla di particolare.
Ha ipotizzato allora una prostatite, ma io non ho alcun sintomo.
L'unico sintomo che ho nelle ultime settimane è un dolorino che ogni tanto mi viene nella zona del colon, riguardo al quale il medico mi ha consigliato di non assumere più lattosio (ma io ho fatto l'anno scorso il breath test e non ha avuto un esito chiaro, nel senso che i valori ottenuti erano poco oltre il limite fra tolleranza e intolleranza).
Io, pur avendo da qualche anno una digestione difficile, con flatulenza e consistenza delle feci diversa da quella di qualche anno fa, non rilevo problemi dopo aver assunto lattosio o altri cibi in particolare.
In sostanza per il problema dei leucociti nelle urine il dottore mi ha detto di non far nulla e di tornare da lui solo in caso di comparsa di sintomi.
Considerando che non sono contento del tempo e dell'attenzione che mi ha dedicato, vorrei chiedere: cosa posso fare per andare un po' più a fondo alla questione dei leucociti, anche senza ricetta del medico di base?
L'urinocoltura potrebbe essere utile?
Oppure ritenete che sia corretto non far nulla, come mi diceva il medico di base?
Grazie anticipatamente
[#1]
La presenza di leucoiciti è comunque ancora molto moidesta e non significativa a fromte una assenza di sintomi specifici. Le basse vie urinarie risentono parecchio della qualità della funzione intestinale, che nel suo caso parrebbe non ottimale e magari meritevole di qualche attenzione in più, anche dal punto di vista dietologico/nutrizionale. Dal nostro punto di vista l'unico consiglio generalmente velido è quello di mantenere una ottima idratazione lungo tutta la giornata.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Grazie mille.
In effetti è da oltre un anno che, anche con un paio di visite ed esami, cerco di indagare sulle mie difficoltà di digestione, ma non sono riuscito a trovare una risposta chiara; volevo capire proprio se i leucociti nelle urine e le difficoltà digestive potevano essere collegati.
Le chiedo a questo punto: sarebbe il caso di ripetere l'esame delle urine fra un mese o due per vedere se ci sono cambiamenti?
Grazie
In effetti è da oltre un anno che, anche con un paio di visite ed esami, cerco di indagare sulle mie difficoltà di digestione, ma non sono riuscito a trovare una risposta chiara; volevo capire proprio se i leucociti nelle urine e le difficoltà digestive potevano essere collegati.
Le chiedo a questo punto: sarebbe il caso di ripetere l'esame delle urine fra un mese o due per vedere se ci sono cambiamenti?
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 8.4k visite dal 05/12/2020.
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