Bruciore minzione esami negativi
Buongiorno,
Sono una donna di 40 anni.
Circa 3 mesi fa ho iniziato ad accusare un bruciore dei genitali esterni lieve e bruciore post minzione che permane nel tempo.
Fatto esami urine 2 volte a distanza di qualche settimana (tutto nella norma, pochissimi batteri) e urinocultura (negativa).
In attesa dei risultati degli esami citati prendo un monuril.
Nessun miglioramento.
Vado dalla ginecologa che a parte un lieve rossore esterno dice che a livello di vagina è tutto perfetto.
Mi da delle creme lenitive che però nn aiutano particolarmente.
I sintomi persistono e sono sempre più associati alla minzione.
La ginecologa mi dice di andare dall urologo.
Questo ultimo mi dice che non vede nulla di strano (no particolari rossori o secrezione) che essendo gli esami negativi sarà un’infiammazione, che passerà.
Faccio per sicurezza anche esami mts, sia tampone vaginale che ricerca nelle urine (a distanza di settimane).
Tutto negativo.
A un certo punto la sintomatologia quasi sparisce, ma mi sottopongo ad una cistoscopia di controllo (2 anni fa sono stata operata per un papilloma uroteliale) che rileva tutto nella norma, e tutto ricomincia.
Cosa posso fare?
Un altro consulto?
Io sono esaurita dalla continua sensazione di bruciore.
Grazie molte
Sono una donna di 40 anni.
Circa 3 mesi fa ho iniziato ad accusare un bruciore dei genitali esterni lieve e bruciore post minzione che permane nel tempo.
Fatto esami urine 2 volte a distanza di qualche settimana (tutto nella norma, pochissimi batteri) e urinocultura (negativa).
In attesa dei risultati degli esami citati prendo un monuril.
Nessun miglioramento.
Vado dalla ginecologa che a parte un lieve rossore esterno dice che a livello di vagina è tutto perfetto.
Mi da delle creme lenitive che però nn aiutano particolarmente.
I sintomi persistono e sono sempre più associati alla minzione.
La ginecologa mi dice di andare dall urologo.
Questo ultimo mi dice che non vede nulla di strano (no particolari rossori o secrezione) che essendo gli esami negativi sarà un’infiammazione, che passerà.
Faccio per sicurezza anche esami mts, sia tampone vaginale che ricerca nelle urine (a distanza di settimane).
Tutto negativo.
A un certo punto la sintomatologia quasi sparisce, ma mi sottopongo ad una cistoscopia di controllo (2 anni fa sono stata operata per un papilloma uroteliale) che rileva tutto nella norma, e tutto ricomincia.
Cosa posso fare?
Un altro consulto?
Io sono esaurita dalla continua sensazione di bruciore.
Grazie molte
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Gentile lettrice,
un altro consulto non lo si nega a nessuno poi, quando sono presenti queste "problematiche urologiche , oltre alle indicazioni mirate terapeutiche che solo il suo urologo od andrologo le può dare, utile seguire anche alcune indicazioni di tipo dietetico-comportamentale:
1) vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza;
2) limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc.;
3) lo stesso vale per le bevande come il caffè, il tè, le bibite gassate od alcoliche;
4) altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2 3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;
5) combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;
6) se si fuma, spegnere la sigaretta perché la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;
7) tenere d'occhio la bilancia;
8) infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.
Si ricordi comunque che sempre la visita medica rappresenta il solo strumento diagnostico per poterle dare un’indicazione terapeutica corretta e che i consigli forniti via internet vanno sempre intesi come meri suggerimenti di comportamento.
Un cordiale saluto.
un altro consulto non lo si nega a nessuno poi, quando sono presenti queste "problematiche urologiche , oltre alle indicazioni mirate terapeutiche che solo il suo urologo od andrologo le può dare, utile seguire anche alcune indicazioni di tipo dietetico-comportamentale:
1) vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza;
2) limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc.;
3) lo stesso vale per le bevande come il caffè, il tè, le bibite gassate od alcoliche;
4) altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2 3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;
5) combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;
6) se si fuma, spegnere la sigaretta perché la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;
7) tenere d'occhio la bilancia;
8) infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.
Si ricordi comunque che sempre la visita medica rappresenta il solo strumento diagnostico per poterle dare un’indicazione terapeutica corretta e che i consigli forniti via internet vanno sempre intesi come meri suggerimenti di comportamento.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.9k visite dal 05/12/2020.
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