Cistite e -mannosio waterfall
Buongiorno, si sent molto parlare di Mannosio per la cura della cistite (Candida per le donne) e' un prodotto naturale che, pare, sia molto efficace in alternativa agli antibiotici. C' e' qualche informazione degli "addetti ai lavori" che non siano interessati alla promozione e ala vndita di tale prodotto ? GRAZIE
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Utente
Gazie per l'immediata risposta. Donne e uomini ch scrivono sui vari siti e forum parlano di successi, usanso il D-Mannosio (non citando anche antibiotici) Forse non sono tutti "interessati" a promuovere tale prodotto. Esiste, pare, anche un podotto italiano di nome "Ausilium" sempre efficace. Siamo tante persone che, dopo anni di "intossicazione" da antibiotici, cercano disperatamnte un'alternativa - magari meno dannosa - Pare che male non fa per cui, perche' non tentare ? GRAZIE
[#3]
Cara signore
eviti il fai da te, e la mia risposta alla sua domanda è assolutamente no, se non dietro prescrizone medica e non intendo giustificare tale risposta. Peraltro anche in questo sito abbiamo avuto fulgidi esempi di pubblicità progresso, peraltro abbiamo la possibilità di bloccare i consulti quando si sospettano tali manovre.
eviti il fai da te, e la mia risposta alla sua domanda è assolutamente no, se non dietro prescrizone medica e non intendo giustificare tale risposta. Peraltro anche in questo sito abbiamo avuto fulgidi esempi di pubblicità progresso, peraltro abbiamo la possibilità di bloccare i consulti quando si sospettano tali manovre.
[#4]
Utente
GRAZIE ancora. Sono d'accordo con Lei sull'evitare il "fai da te". Ma il desiderio di sperimentare altre forme e tentativi per "star meglio" credo che venga da parte di molti. Io soffro da anni di "vescica neurologica" e, non essendoci guarigione (provato di tutto) e non potendo fare a meno di cateterismi giornalieri; l "cistite" e' una delle conseguenze quasi inevitabile (tralascio le eventuali altre complicazioni che Lei ben sapra') Ebbene e' da anni che combatto con batteri tipo: " PSEUDOMONAS AERUGINOSA, KLEBSIELLA PNEUMONIAE, STAPHYLOCOCCUS e, recentemente, ENTEROCOCCUS FAECALIS (non ne ricordo altri) Curati sempre con robuste dosi di antibiotici. Ho notate, ultimamente,che gli antibiotici non hanno piu' alcun effetto. Per ben tre volte ho tentato di curare l'Enterococcus Faecalis senza effetto (ovviamente con antibiogramma) Sentito il parere di altri con il medesimo problema e con insuccessi ancora piu' marcati del mio. Da qui nasce la disperazione la sfiducia ma non la rassegnazione. Cosa si fa quando gli antibiotici non portano piu' alla guarigione? So che Lei non sara' d'ccordo. Ma il pensiero alla medicina alternativa puo' sfiorare chiunque. GRAZIE
[#5]
Caro lettore ,
le dico subito che in presenza di una "vescica neurologica" in cui si fanno dei caterismi intermittenti per svuotare completamente la vescica è "normale" purtroppo la presenza di vari ceppi, tipo quelli da lei citati .
Generalmente in questi casi si attuano tutte le misure profilattiche per evitare , minimizzare e controllare queste infezioni -contaminazioni e, a meno che ci sia una infezione grave sintomatica con febbre , brividi, ecc delle vie urinarie, non si usa in modo indiscriminato un'antibioticoterapia.
Si monitorizza di solito il quadro clinico e si prendono pochi antibiotici!
Poi sul D-mannosio confermo quello già detto dal collega Cavallini e cioè che questo è uno zucchero semplice che viene riassorbito otto volte più lentamente del normale glucosio (lo zucchero che generalmente usiamo in cucina).
Una volta assorbito, questo non viene metabolizzato subito ma una buona parte, attraverso il sangue, è filtrato dai reni e poi espulso nelle vie urinarie.
Lì sembra possedere la proprietà di "attaccarsi" ai batteri ed infatti in presenza di D-mannosio i batteri, soprattutto l' Escherichia Coli, sembrano preferirlo ed insieme formano un’entità che viene eliminata più facilmente durante la minzione.
Le basi che giustificano l'azione di questo zucchero sono sostanzialmente queste.
Il D-mannosio esiste in commercio come estratto da legno di larice fermentato.
La forma di somministrazione più usuale è una polvere a 50 g per dose. Dopo averlo preso si consiglia di aspettare circa un’ora e poi bisogna berci sopra molta acqua per "lavare" la vescica.
Il D-mannosio è indicato soprattutto come terapia di lungo termine.
Il miglioramento della situazione clinica, quando si presenta, è più significativo dopo circa tre mesi di terapia continuata.
Normalmente è sufficiente una dose di 50 mg al giorno.
La dose deve essere sempre aggiustata secondo l’età e la situazione clinica generale del paziente.
Attenzione ai diabetici dove si raccomanda di controllare regolarmente ed attentamente la glicemia.
Detto questo poi si ricordi sempre, come regola generale, prima di iniziare qualsiasi strategia terapeutica, di consultare il suo medico di medicina generale ed il suo urologo.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
le dico subito che in presenza di una "vescica neurologica" in cui si fanno dei caterismi intermittenti per svuotare completamente la vescica è "normale" purtroppo la presenza di vari ceppi, tipo quelli da lei citati .
Generalmente in questi casi si attuano tutte le misure profilattiche per evitare , minimizzare e controllare queste infezioni -contaminazioni e, a meno che ci sia una infezione grave sintomatica con febbre , brividi, ecc delle vie urinarie, non si usa in modo indiscriminato un'antibioticoterapia.
Si monitorizza di solito il quadro clinico e si prendono pochi antibiotici!
Poi sul D-mannosio confermo quello già detto dal collega Cavallini e cioè che questo è uno zucchero semplice che viene riassorbito otto volte più lentamente del normale glucosio (lo zucchero che generalmente usiamo in cucina).
Una volta assorbito, questo non viene metabolizzato subito ma una buona parte, attraverso il sangue, è filtrato dai reni e poi espulso nelle vie urinarie.
Lì sembra possedere la proprietà di "attaccarsi" ai batteri ed infatti in presenza di D-mannosio i batteri, soprattutto l' Escherichia Coli, sembrano preferirlo ed insieme formano un’entità che viene eliminata più facilmente durante la minzione.
Le basi che giustificano l'azione di questo zucchero sono sostanzialmente queste.
Il D-mannosio esiste in commercio come estratto da legno di larice fermentato.
La forma di somministrazione più usuale è una polvere a 50 g per dose. Dopo averlo preso si consiglia di aspettare circa un’ora e poi bisogna berci sopra molta acqua per "lavare" la vescica.
Il D-mannosio è indicato soprattutto come terapia di lungo termine.
Il miglioramento della situazione clinica, quando si presenta, è più significativo dopo circa tre mesi di terapia continuata.
Normalmente è sufficiente una dose di 50 mg al giorno.
La dose deve essere sempre aggiustata secondo l’età e la situazione clinica generale del paziente.
Attenzione ai diabetici dove si raccomanda di controllare regolarmente ed attentamente la glicemia.
Detto questo poi si ricordi sempre, come regola generale, prima di iniziare qualsiasi strategia terapeutica, di consultare il suo medico di medicina generale ed il suo urologo.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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www.centrodemetra.com
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#7]
Gentile lettore,
ci tenga comunque aggiornati sull'evoluzione della sua situazione clinica, se lo desidera.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 18k visite dal 22/04/2009.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.